PRISMA (prima stagione)

20228 episodi di 45 min18+   High SchoolSpaccio di droga

Ludovico Bessegato  (Skam Italia) ricostruisce con elevato realismo  un universo adolescenziale e a definire i caratteri e le fragilità dei vari personaggi. Ma le storie risultano ideologicamente orientate  a sottolineare il fenomeno della fluidità. Su PrimeVideo

Conosciamo progressivamente, con l’avanzare degli episodi del serial,  alcuni ragazzi e ragazze che frequentano lo stesso liceo a Latina o che lavorano in una fabbrica locale. Andrea e Marco sono due fratelli gemelli, molto diversi caratterialmente. Andrea è più spregiudicato, acquista e vende droga a scuola e ha avuto una breve relazione con Nicol che poi ha sorpreso in intimità assieme a un’altra ragazza, Nina. Marco è timido e riservato, deve ripetere l’anno. E’ bravo nel nuoto e si allena con costanza in piscina. Suo diretto concorrente sportivo è Daniele, bello e ammirato dalle ragazze, in particolare da Carola. Daniele però la trascura perché ha conosciuto via Internet, senza aver mai visto una sua foto, una ragazza molto sensibile che riesce a capirlo e ha deciso di prendere il treno  fino a Torino per andare a conoscerla….


Valori Educativi



Un ritratto di adolescenti estremamente fragili, chiusi in se stessi e per questo incapaci di maturare. Sviluppo ideologicamente insistito del tema della fluidità sessuale. Un bell’esempio di rapporto fra un padre e un figlio che ha fatto outing

Pubblico

18+

Spaccio di stupefacenti a scuola. Disinvoltura nei rapporti sessuali fra persone di sesso diverso o dello stesso sesso

Giudizio Artistico



Ludovico Bessegato (Skam Italia) ricostruisce con elevato realismo un universo adolescenziale e a definire i caratteri e le fragilità dei vari personaggi. Ma le storie risultano ideologicamente orientate a sottolineare il fenomeno della fluidità

Cast & Crew

Our Review

Di sera, durante una grande festa, tutti i protagonisti sono presenti ma Daniele è molto depresso. L’allenatrice di nuoto gli ha detto che se non migliora è inutile che partecipi ad altre gare; il complesso musicale che ha organizzato con altri amici ha dato risultati modesti; la ragazza che credeva di aver conosciuto via Internet gli ha detto che non è vero che abita a Torino e ora non sa più neanche che sesso abbia. Carola lo trova seduto in un angolo tutto solo. Cerca di consolarlo ma lui si è chiuso nella sua malinconia. La ragazza gli si fa più vicino, si scambiano timide ma dolci carezze. Alla fine lei, forse perché è sempre stata innamorata di Daniele, forse perché si sente spinta da  un femminile istinto consolatorio, si rende disponibile e i due, là dove sono, hanno un rapporto amoroso.

Quanto narrato è uno dei tanti  incontri trasversali, non organizzati di questa generazione di adolescenti portati sullo streaming Prime Video da Ludovico Bessegato, già curatore di Skam Italia per Netflix. Ogni volta che compare una nuova serie teen viene spontaneo domandarsi se  è finalmente arrivata la serie che possa dire l’ultima parola sugli adolecenti d’oggi (Tredici, Euphoria, Baby, Sex Education, Elite, Summertime, La compagnia del cigno, Un professore..). Una domanda probabilmente priva di senso perché ci sono tante tipologie di adolescenti che vivono in contesti diversi ma bisogna riconoscere che Bessegato ha costruito un format adolescenziale particolarmente convincente.

Il format

In una Latina che appare un fondale ideale, per il suo esser nata dal nulla, moderna e senza radici,   la vita di questi ragazzi si svolge in modo pacato, senza strappi, come avviene spesso nelle vite vissute in provincia: Bessegato non usa l’espediente di inserire qualche evento eccezionale che porti bruscamente a galla certe verità  ma ciò che progredisce lentamente è la conoscenza graduale  che i ragazzi e le ragazze hanno fra loro , che va di pari passo con il cammino della conoscenza di se stessi. Sono ragazzi e ragazze che parlano per monosillabi: “Che hai?, Che c’è?” E’ la domanda che corre più frequentemente fra di loro appena si coglie un’ombra di malinconia, una riflessione che non viene esternata. Il cellulare è un compagno inseparabile con diritto di interruzione a qualsiasi ora e qualsiasi cosa si stia facendo ma viene usato più per  messaggiare che telefonare. Nelle telefonate occorre parlare mentre con un messaggio si segnala una presenza, non siinvia una comunicazione.   Non c’è nessun personaggio simpaticone, estroverso ma sono tutti molto riflessivi, impegnati nella ricerca di se stessi. Alla fine, è per mezzo di una grammatica alquanto povera (con inflessioni romanesche),   piccole gentilezze, frasi offensive  e poi richieste di scuse,   pomeriggi passati assieme al mare o a Roma, che i ragazzi e le ragazze consolidano le loro amicizie.  Come al solito i genitori non incidono nella loro formazione; sono solo coloro ch vengono informati quando i ragazzi decidono di uscire e quando vengono puniti, debbono solo aspettare che finisca la punizione per iniziare tutto come prima.  Unica significativa eccezione, verso la fine della serie,  è il bel rapporto fra un ragazzo che ha deciso di fare outing e suo  padre, che alla fine, superata la sorpresa iniziale, lo abbraccia per ricordargli che sarà sempre suo padre, in qualsiasi circostanza.

Riguardo alla loro sessualità, stranamente, in questo serial, non si parla della “prima volta”: hanno tutti 16 anni o più ed è sottinteso che il tema è stato affrontato negli anni precedenti (“chissà perché, vi aspettate sempre che una ragazza sia vergine”: esclama stupita Carola). Si parla piuttosto del tema dell’omosessualità ma in modo sostanzialmente diverso rispetto ai teen drama precedenti. I riferimenti alla realtà LGBT sono molti  (le chiamate al call center LGBT, le serate queer a Roma, i centri culturali LGBT) ma  nei precedenti lavori veniva rispettata la regola del tre: se ci sono almeno due coppie di adolescenti etero, la terza deve essere omosessuale. Ma nei lavori precedenti le storie  avanzavano in parallelo, con regole loro proprie, gli etero da una parte e gli omosex dall’altra, qui si parla chiaramente di fluidità. Due dei protagonisti, una ragazzo e una ragazza, convinti della loro omosessualità, proprio perché riescono a sentirsi  amici e vicini, finiscono per mettersi insieme anche sessualmente. Sono non poche le fluttuazioni che si sviluppano in questo gruppo di ragazzi e ragazze ma nonostante tutto, non ci sono drammi, gelosie, e  la relazione che si è formata ieri, oggi non viene mantenuta.

Il messaggio

Questi ragazzi e ragazze, coscienti della loro fragilità, alla ricerca della loro identità, potranno riuscirci? Non ci sono i presupposti: sono perfettamente chiusi in se stessi, non hanno, o meglio, non cercano modelli  di adulti da imitare, non hanno ideali da perseguire. Si riesce a maturare solo quando si esce da se stessi e in questo serial manca l’ingrediente fondamentale: non c’è l’innamoramento, non c’è l’amore. Amore è scoprire che si è felici proprio uscendo da se stessi e offrendosi come dono all’altro/all’altra. La cartina di tornasole di questa mancanza nei ragazzi e nelle ragazze di Prisma sta proprio nel loro potersi lasciare il giorno dopo un incontro amoroso senza gelosie, senza rancori perché è sottinteso che si è trattato della vicinanza di un momento, priva di qualunque impegno reciproco. Il fluttuare veloce e virtuale che compiono questi ragazzi sul proprio telefonino si è trasferito alla realtà. La perdita maggiore di significato sta proprio nella sessualità: l’atto sessuale non è più inteso come sigillo di un impegno forte di donazione reciproca che fa seguito all’accettazione responsabile, con tutto se stessi, di un amore che si è formato e che ha in potenza la capacità di generare nuove vite. In questo Prisma bisognerebbe parlare più propriamente di amicizia  sessuata. L’amicizia sta sempre al primo posto in queste storie di adolescenti e il fatto che talvolta un’amicizia si colori del piacere della scoperta di potersi confidare più pienamente con chi  finalmente ci comprende,  può accadere che venga suggellato con un atto sessuale, indipendentemente dal proprio sesso anatomico. In questa prospettiva, per motivare l’intesa fra persone, sia nel caso di sesso diverso che dello stesso sesso, non occorre disturbare teorie del tipo gender fluid ma l’estrema caduta del potere comunicativo della propria sessualità, quasi un regredire al tempo della pre-adolescenza, quando non è insolito vedere scambi di affettuosità anche fra ragazzi  o ragazze dello stesso sesso. In quest’ultimo caso la sessualità è ancora latente, nel caso di Prisma ci troviamo di fronte a una sessualità decaduta.

Autore: Franco Olearo

Details of Movie

Paese ITALIA
Tematiche (generale)
Tipologia
Tematiche-dettaglio
Be the first to review “PRISMA (prima stagione)”

Your email address will not be published. Required fields are marked *

There are no reviews yet.