LAST MINUTE MAROCCO

Valerio, un diciassettenne figlio di genitori separati, vive con il padre Sergio per sfuggire alle premure ossessive della madre. Approfittando della permissiva e distratta educazione paterna, invece di partire per il solito raduno estivo in montagna si unisce a tre amici in un avventuroso viaggio in Marocco. Scoperti quasi subito i piani di Valerio, la madre obbliga l’ex marito a mettersi sulle sue tracce.

Valori Educativi



Possibile che l’unico obiettivo che si possa dare a un teen ager sia quello di trovare del buon fumo e rimorchiare senza impegno?

Pubblico

18+

Una rappresentazione insistita dell’uso di droghe leggere, una scena sensuale. Una visione degradata e qualunquista dei giovani di oggi

Giudizio Artistico



Il film mescola gli ingredienti degli ultimi successi del box office con una spruzzata di sociologia da quattro soldi, giusto per darsi un tono e assicurarsi i contributi ministeriali

Cast & Crew

Our Review

Mescolare gli ingredienti degli ultimi successi del box office con una spruzzata di sociologia da quattro soldi, giusto per darsi un tono e assicurarsi i contributi ministeriali, è un’operazione un po’ vigliacca e tutto sommato poco redditizia anche da un punto di vista commerciale.

Dopo Che ne sarà di noi e Notte prima degli esami 1 e 2, ecco l’ennesima commedia giovanilista, ecco gli ennesimi ragazzetti ormonali della borghesia romana, gli ennesimi genitori assenti. Ma questa volta deve essere sembrato uno spreco di energie investire sulla sceneggiatura o su temi che avessero una minima parvenza di profondità o interesse generazionale.

Dimenticatevi le svolte brillanti e l’umorismo di Notte prima degli esami, dimenticatevi le domande esistenziali (?) di Silvio Muccino & Co. sotto il cielo di Santorini. In Last Minute Marocco ci sono solo ragazzini che inseguono campi di cannabis e flirt estivi, rincorsi da genitori più confusi e immaturi di loro. Il tutto condito con i luoghi comuni del turismo giovanile e gli stereotipi sulla società multietnica, che si vorrebbero spacciare per ricerca sociale (la vecchia generazione di immigrati marocchini è rappresentata come patriarcale, vendicativa, abituata a imporre matrimoni forzati; i giovani sono spacciatori pronti a truffare e rubare, forse corrotti dalla società occidentale?).

Ma il vero bluff si annida nel concept: il film promette una storia sul rapporto padre -figlio, ma lo spunto è solo un pretesto per digressioni sentimental-esotiche in un Marocco da catalogo Alpitour. Sergio, il padre distratto interpretato da un altrettanto svogliato Valerio Mastandrea, riesce infatti a uscire dall’avventura marocchina senza nemmeno sfiorare l’obiettivo per cui era partito, e cioè recuperare un contatto con il figlio adolescente. In compenso però, invece di riportare a casa il ragazzino, trova l’amore (?) in uno splendido esemplare di femmina locale, fresca di ripudio. Non che Valerio, il figlio, sentisse poi così forte il bisogno di una vera figura paterna, nonostante le dichiarazioni messegli in bocca dalla sceneggiatura ("Sogno un padre che se torni tardi a casa la sera, pah, pah, due ceffoni"): per tutto il film, infatti, sembra interessato soltanto a conquistare la bella Jasmina, oltre che a fumare canne, naturalmente.

Per il resto, intorno all’esilissima linea Sergio-Valerio si muovono sbiadite figurine di adolescenti: il bulletto alla ricerca di emozioni forti (interpretato dal nuovo idolo delle teen ager Nicola Vaporidis, molto più simpatico nei panni dell’imbranato Luca di Notte prima degli esami) e, sulla falsariga di Ma che ne sarà di noi, il secchione troppo serio e incapace di divertirsi. Come da copione, basterà l’incontro con una ragazzina scafata, durante la classica festa a base di alcol e musica, per avviare la radicale metamorfosi. Sebbene i loro predecessori nel filone vacanziero-studentesco non fossero certo personaggi indimenticabili, al confronto di questi tre manichini bidimensionali i regazzini di Veronesi e Brizzi sembrano improvvisamente mostri di simpatia o profondità.

E poi passi la voglia di trasgressione, passi il vuoto pneumatico in cui vivono oggi i ragazzi, ma è possibile che l’unico obiettivo che si possa dare a un teen ager sia quello di trovare del buon fumo e rimorchiare senza impegno? Oppure questo cinismo e questo nulla appartengono agli sceneggiatori, presumibilmente ormai molto lontani dall’adolescenza? I personaggi “adulti” del film sembrerebbero confermare la triste ipotesi. Di Valerio Mastandrea si è già detto, ma anche la madre apprensiva interpretata dalla Cucinotta merita una menzione: folgorata dall’incontro con un aitante “mentore” di passaggio nella sua agenzia viaggi, le basterà una vacanza esotica con lui per smettere di preoccuparsi del figlio e imboccare finalmente la sua strada verso “l’autoliberazione”.

Autore: Chiara Toffoletto

Details of Movie

Titolo Originale LAST MINUTE MAROCCO
Paese Italia
Etichetta
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