L’ALTRA DONNA DEL RE

Quando Caterina, moglie del re Enrico VIII, perde l’ennesimo figlio maschio, sono in molti a sperare di conquistarsi i favori del monarca offrendogli una distrazione femminile. Ci provano anche i Boleyn, mandando avanti l’intraprendente figlia maggiore Anna; ma Enrico rimane invece colpito dalla bellezza e dolcezza della sorella più giovane, Mary. Condotta a corte nonostante sia sposa novella, la ragazza diventa amante del re e concepisce un figlio, ma a causa di una gravidanza difficile che la costringe a letto ne perde i favori. Così Anna, decisa a questo punto ad essere più di un’amante passeggera, ha il tempo di irretire il volubile sovrano, convincendolo addirittura a divorziare da Caterina (sancendo anche la separazione dalla Chiesa di Roma) e sposarla. Il suo trionfo sarà però di breve durata: incapace di dare un erede a Enrico finirà sul patibolo con l’accusa di tradimento e nemmeno i buoni uffici della sorella potranno salvarla.

Valori Educativi



Ambigua la figura della giovane Anna, onesta sposa novella, che finisce per cedere molto facilmente alle bramosie del re. La pellicola ha comunque il merito di indicare chiaramente la negatività delle scelte dei personaggi

Pubblico

14+

Alcune scene a contenuto sessuale

Giudizio Artistico



Una sontuosa ricostruzione storica ma gli autori costruiscono un’opposizione un po’ schematica tra la dolcezza remissiva della bella Mary e la spregiudicata ambizione della manipolatrice Anna; il personaggio dell’incostante Enrico è un po’ opaco

Cast & Crew

Our Review

Probabilmente sulla scorta del grande successo ottenuto dai due capitoli della saga dedicata ad Elisabetta I d’Inghilterra ecco una pellicola che ne è una sorta di prequel, dedicato all’intreccio di passione e politica di cui furono protagonisti il sovrano Enrico VIII (già al centro di una ricca e scabrosa produzione televisiva americana, I Tudors) e le due sorelle Boleyn (Bolena per gli italiani).

Lo sceneggiatore di The Queen adatta per lo schermo un fortunato romanzo che, mettendo in secondo piano le complesse vicende politiche e i risvolti teologici legati allo Scisma della Chiesa di Inghilterra, punta invece tutto sull’opposizione di due figure femminili.

Aiutati da una scelta di cast a dir poco didascalica (due sorelle una bionda e una mora con caratteristiche fisiche molto diverse), gli autori costruiscono un’opposizione un po’ schematica tra la dolcezza remissiva della bella Mary e la spregiudicata ambizione della manipolatrice Anna; al centro dell’intreccio il personaggio un po’ opaco dell’incostante Enrico (un po’ sprecato il bravo Eric Bana, che fatica a dare tridimensionalità a una figura in origine complessa come quella di Enrico VIII, capace di conquistarsi il titolo di defensor fidei prima di rompere con Roma), e intorno a lui una corte in cui (come de resto in quasi tutti i resoconti) la migliore sembra essere sempre la regina Caterina, onesta e fiera nella sua disgrazia.

Anche la figura della madre delle due Bolena (interpretata da Kristin Scott-Thomas), disgustata dai giochi e dai compromessi portati avanti dal fratello e dal marito in cambio del potere, è un esempio positivo che controbilancia sia la spregiudicatezza manipolatrice di Anna che la sostanziale passività di Mary.

Quest’ultima, che nelle premesse doveva essere infatti il centro emotivo della storia, rischia di apparire più una vittima sacrificale che un agente positivo in un mondo corrotto; la sua pretesa di aver ceduto al re per amore è bizzarra (lo conosce da pochi giorni) e le sue azioni successive, pur dettate dal buon cuore e da un’integrità di fondo, non bastano a farne il motore della vicenda. Che, invece, è tutta dominata dalla figura negativa, ma molto più interessante di Anna, pur intrappolata in una psicologia un po’ schematica.

Purtroppo l’impostazione del racconto, un melodramma storico a dir poco romanzato più che una ricostruzione attendibile, finisce per dare un resoconto molto, forse troppo, semplificato delle vicende legate allo Scisma d’Inghilterra, lasciando solo intuire le molteplice problematiche legate alla temperie storica (la nascita degli stati nazionali, la rivalità con Francia e Spagna, le implicazioni della riforma protestante e i movimenti di rinnovamento interni alla chiesa), eliminando qualunque riferimento, per esempio, a un personaggio di primo piano come Thomas Moore.

Ad ogni modo il film mette in campo una sontuosa ricostruzione storica e se non altro ha il merito di indicare chiaramente la negatività delle scelte dei personaggi (quelle di Anna, ma anche quelle di Enrico, che portarono una frattura insanabile nel regno) e di rendere con sensibilità e delicatezza il rapporto tra le due sorelle.

Autore: Franco Olearo

Details of Movie

Titolo Originale The Other Boleyn Girl
Paese Gran Bretagna
Etichetta
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