LA PARTE DEGLI ANGELI

2012101 min14+  

Robbie, cresciuto da genitori delinquenti, ha passato l’adolescenza dentro e fuori dal riformatorio e l’ultima condanna l’ha scontata per aver picchiato un ragazzo fino a fargli perdere la vista da un occhio,. Ma ora la sua ragazza Leonie sta per partorire un bambino e lui ha deciso di rigare dritto. Per l’ultima intemperanza si becca 300 ore di servizi sociali, ore durante le quali incontra Rhino, Albert e Mo, sbandati come lui su cui nessuno punterebbe nulla. Nessuno tranne Henry, l’uomo che si occupa di loro e che fa conoscere a Robbie e agli altri il mondo del whiskey e delle distillerie… Robbie si scopre anche un certo palato per la bevanda ma l’occasione della vita potrebbe venire dall’asta di una botte pregiatissima. Peccato che l’idea di Robbie non sia propriamente legale…

Ken Loach ci propone, divertendoci, una storia di speranza, un invito a dare, anche ai ragazzi più sbandati, una possibilità di riscatto


Valori Educativi



Il film sottolinea che anche i ragazzi più sbandati hanno bisogno di uno sguardo diverso su di loro, qualcuno disposto a dare una seconda (e magari anche terza e quarta) possibilità che li spinga a muoversi

Pubblico

14+

Turpiloquio, una scena di violenza, uso di alcol e droga.
Censura UK: VM15

Giudizio Artistico



Ken Loach conferma la sua grande capacità di narrare e di delineare caratteri, questa volta con toni esilaranti e inattesi

Cast & Crew

Our Review

Un padre e una madre spesso in galera e incapaci di crescerlo, un’adolescenza da senzatetto, drogato e piccolo delinquente, una certa tendenza a menare le mani. Sono questi gli handicap che sembrano condannare Robbie, agli occhi del mondo ma anche di se stesso, ad un destino da perdente e da nullità.

A cambiargli la vita, però, arriva la nascita di un figlio, che sembra insegnargli con la sua sola presenza un senso di responsabilità verso se stesso, ma anche verso gli altri, che non aveva mai posseduto e che gli infonde il desiderio di cambiare.

Anche questo però non sarebbe sufficiente se sulla strada di Robbie non arrivasse qualcuno pronto a dargli credito nonostante tutto, a credere in lui e nel suo desiderio di crescere. Henry, l’uomo che si occupa di uno scalcagnato gruppo di mezzi delinquenti e disperati destinati ai servizi sociali, è a sua volta un uomo solo e ferito dalla vita (si intuisce con discrezione una famiglia lontana, forse perduta con un divorzio) ma ancora capace di appassionarsi al destino di ragazzi su cui nessuno scommetterebbe nulla e di condividere con loro le sue passioni.

Prima di tutto quella per il whisky, che diventa una scuola di vita, oltre che di gusto, per ragazzi abituati a bere tanto e male, solo per stordirsi, e che imparano per prima cosa (almeno qualcuno di loro) il rispetto per una bevanda che richiede tempo e dedizione.

Da una visita a una distilleria e da una degustazione a Edimburgo nasce una passione condivisa e poi un piano folle e geniale per rubare un whisky che vale milioni di sterline. Un missione che unirà Robbie (che deve trovare un modo per sfuggire al suo destino già scritto e per dare un futuro anche a Leonie e al loro figlioletto) e i tre amici scalcinati quanto lui: la cleptomane Mo, lo spudorato Rhino e soprattutto Albert, che sembra vivere in un mondo tutto suo sospeso tra idiozia e genialità.

L’incontro tra i quattro delinquentelli e il mondo sofisticato dei collezionisti di whiskey è meno assurdo di quello che può sembrare e del resto quel che ha in mente Robbie non è una vita di crimine in scala più grande ma la terra promessa di un lavoro vero.

Quello che, secondo Loach (fedele in questo, seppure in una forma assai più positiva, umanistica e sorridente, al suo immancabile assunto marxista), risolverebbe tanti problemi della gioventù sbandata di oggi. Forse però quello di cui questi ragazzi hanno davvero bisogno è uno sguardo diverso su di loro, qualcuno disposto a dare una seconda (e magari anche terza e quarta) possibilità che li spinga a muoversi. Forse solo qualcuno troverà il modo di spendersi bene questa occasione e di non buttarla via in bottiglie da poco conto, ma ne sarà valsa la pena.

La “parte degli angeli” cui fa riferimento il titolo è la parte di whiskey che ogni anno evapora nell’aria e va apparentemente perduta. Ma forse no…come non vanno perduti gli atti di gentilezza e fiducia, che Robbie saprà premiare con un nettare che vale centinaia di migliaia di sterline anche se è nascosto nella bottiglia di una bibita da supermercato.

 

Autore: Laura Cotta Ramosino

Details of Movie

Titolo Originale The Angels’ share
Paese Gran Bretagna Francia Belgio Italia
Etichetta
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