ITALIANS

Il film è diviso in due episodi indipendenti. Nel primo Fortunato (Sergio Castellitto) dopo una vita passata a esportare Ferrari rubate nei paesi arabi è stanco e vuole passare la mano: punta quindi sul giovane Marcello (Riccardo Scamarcio) che se la fa di nascosto con la moglie del capo (scopriremo poi che non è il primo), per farsi accompagnare in quello che dovrebbe essere l’ultimo viaggio a Dubai. L’attraversamento del deserto comporta varie peripezie e sorprese, compresa una gara automobilistica improvvisata, fino a una imprevista conclusione.
Nel secondo episodio, invece, Giulio (Carlo Verdone) dentista e studioso di fama internazionale, deve andare a un convegno a San Pietroburgo, e un suo amico, preoccupato dalla sua depressione, che imputa in buona misura all’ astinenza dal sesso del nostro luminare (lasciato dalla moglie), lo mette in contatto con un faccendiere italiano, sorta di manager di squillo d’alto bordo. Il nostro Giulio, incantato dalla bella e dolce interprete che lo accompagna al congresso (Ksenia Rappoport)  prima dice di no a questi incontri organizzati, fino a quando l’occasione gli capita proprio sotto il naso… Ma le cose non sono così semplici: si  troverà in guai davvero grossi… E anche qui la conclusione sarà sorprendente (sorprendente ma non molto credibile, in questo caso).

Valori Educativi



L’inizio fa pensare molto male (si teme una escalation di volgarità) ma poi le storie virano verso un tono senz’altro non per bambini, ma neanche così volgare

Pubblico

14+

Un paio di brevi immagini di nudo o a contenuto sessuale, molte volgarità verbali e di situazione

Giudizio Artistico



Cast & Crew

Our Review

Giovanni Veronesi, uno dei “re” delle nostre recenti commedie, ha preso in prestito il marchio Italians di Beppe Severgnini del Corriere della Sera, ma – e qui è uno dei lati curiosi della vicenda – lo ha usato per rovesciarlo. Mentre Severgnini ha compiuto un’operazione culturale encomiabile dando visibilità a quei giovani emigrati italiani colti, attivi, moderni, cosmopoliti che lavorano in banche, centri di ricerca, grandi aziende internazionali, ecc.,  Veronesi e i suoi si affidano ai vecchi stereotipi degli italiani cialtroni ma di buon cuore.

Detto questo, non ci sarebbe molto da aggiungere. Il film a tratti fa ridere – soprattutto quando le conseguenze catastrofiche delle debolezze di Verdone lo mettono in veri pasticci – e poggia sulle spalle di due grandi attori come Verdone e Castellitto, ben supportati dalla Rappoport (bravissima come al solito) e da Scamarcio, più una serie di caratteristi e comprimari che fanno il loro dovere. In entrambi gli episodi, l’inizio fa pensare molto male (si teme una escalation di volgarità) ma poi le storie virano verso un tono senz’altro non per bambini, ma neanche così volgare come si sarebbe temuto; i due finali hanno addirittura un certo tocco di poeticità.

La formula produttiva di De Laurentiis è analoga a quella delle serie di “Natale a …”: attori famosi, location di lusso, paesaggi da cartolina, marchi in bella vista. In poche parole, un giro turistico-narrativo a poco prezzo che attrarrà soprattutto coloro che questi luoghi (Dubai, San Pietroburgo) non potranno mai visitarli dal vivo.

Insomma, un film medio, senza infamia e –soprattutto- senza lode, che può strappare qualche risata, ma che non dice proprio niente di nuovo sugli italiani all’estero: al contrario, sembra uscire da un catalogo delle commedie di qualche decennio fa.

Autore: Franco Olearo

Details of Movie

Titolo Originale ITALIANS
Paese Italia
Etichetta
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