I TESTIMONI

2006112'Diseducativo  

Medhi  e Sarah sono una coppia che ha avuto da poco un figlio. Lui, di origine nordafricana, è ispettore di polizia mentre lei scrive racconti per bambini e non gradisce il suo nuovo status di madre. Menu è un giovane arrivato da poco a Parigi : raccoglie compagnia nel parco parigino che tradizionalmente ospita gli incontri fra omosessuali. Attraverso comuni amicizie incontra Medhi e inizia una serie di manovre per cercare di  sedurlo....

Valori Educativi



Apologia del sesso libero e/o a pagamento, sia etero che omo

Pubblico

Diseducativo

“I TESTIMONI”

(Les Témoins)

Recensione di Franco Olearo

Valori/Disvalori

Si suggerisce la visione a partire da:

Giudizio tecnico

Sconsigliato

Apologia del sesso libero e/o a pagamento, sia etero che omo Per i disvalori espressi, le frequenti nudità femminili e esplicite intimità omosessuali Buone interpretazioni, accurata analisi introspettiva dei personaggi
Per i disvalori espressi, le frequenti nudità femminili e esplicite intimità omosessuali

Giudizio Artistico



Buone interpretazioni, accurata analisi introspettiva dei personaggi

Cast & Crew

Our Review

Que sto film è una apologia della prostituzione, sia essa femminile o maschile o, se non a pagamento, di un sesso  consumato in tutte le possibili direzioni e svincolato da qualsiasi altro legame affettivo. Una donna, colta a fare il "suo lavoro" in una casa di appuntamenti, dichiara orgogliosa che il suo è il più bel mestiere del mondo; il protagonista Menu, ormai deturpato dall'AIDS arrivato al suo stadio finale, si trucca pesantemente  perché desidera andare per l'ultima volta nel giardino degli incontri omosessuali: però questa volta, come  gesto di attenzione nei confronti dei suoi prossimi partner, "si è portato i preservativi".
Medhi e Sarah sembrano una coppia normale, sopratutto adesso che hanno avuto un figlio, ma lei ritiene che non poter smettere di avere rapporti extra coniugali perché questo vorrebbe dire  menomare la sua libertà. Gli da fastidio il suo nuovo status di madre  e non trova di meglio che mettersi i tappi nelle orecchie per poter continuare a scrivere.
Adrien è un dottore cinquantenne omosessuale in cerca di giovani disponibili mentre Steve è ragazzo americano, appena arrivato a Parigi e senza soldi che riesce a trovare  un letto per dormire offrendo le sue grazie al primo che incontra (lo stesso Adrien).
Sono questi i componenti di una curiosa comunità di amici (si intravede qualche affinità con quella di  Saturno contro) che si avvia (siamo nell'84-'85) affrontare l'impatto  dell'AIDS.

La seconda parte del film si concentra infatti sull'arrivo di questa epidemia  e su come la comunità omosessuale sia stata corresponsabilizzata e  perseguitata; è la parte che serve al regista per far scattare nello spettatore l'empatia e il patetismo verso i nostri seguaci dell'amore libero  e l'odio verso i retrogradi "benpensanti".

E' l'aspetto che ha colto quella parte della critica (la maggioranza) che ha osannato il film. "Il diritto all'amore, in qualsiasi modo finisca per esprimersi, è un valore che il film difende fino in fondo" (Paolo Mereghetti- dal Corriere della Sera).
."…immagini di sfolgorante bellezza, come se la vitalità, il desiderio, lo splendore dei corpi e della natura, fosse ancora la miglior risposta possibile al male." (Fabio Ferzetti, 'Il Messaggero', 6 luglio 2007)
"Il film è un dramma sull'insensatezza di ogni schema (etero, omo, istituzionale, di costume): le ideologie tradizionaliste sono un cancro per la vita così come l'AIDS.."(Pier Maria Bocchi, FilmTV).

I due attori protagonisti, Johan Libereau e Sami Bouajilla, sono di origine nordafricana anche se appaiono pienamente inseriti nel contesto parigino. Per un momento ho provato a riflettere su come un film simile potrebbe venir percepito in altre parti del mondo: mi riferisco a quella gran parte del globo terrestre dove ancora oggi si combatte per i beni primari come il mangiare, la salute, il trovare un lavoro; dove sono violati i diritti fondamentali dell'individuo: ebbene questo occidente che si è liberato dalle primarie necessità materiali, che gode di libertà di espressione grazie a consolidate democrazie, di cosa si preoccupa, che cosa agli sta a cuore? A giudicare da questo film, questo occidente opulento appare ripiegato su se stesso a contemplare l'ombelico della sua sessualità, per costruirsi un egocentrismo refrattario a ogni impegno familiare e sociale. L'apparente solidarietà che percepisce fra i componenti di questa comunità-simbolo, di questi "testimoni" del titolo è una semplice complicità che consente loro di poter esser liberi di fare quel che più loro aggrada.

Una parola su Emmanuelle Béart: la lunga lontananza dagli schermi deve aver fatto scattare in lei una voglia di recuperare il tempo perduto: non perde sequenza di questo  film per mostrare le sue grazie ma i segni del tempo che si stanno inesorabilmente affollando sul suo volto e quelle labbra deturpate dal silicone fanno di lei solo una pallida immagine di quello che è stato  il simbolo della bellezza francese.

Autore: Franco Olearo

Details of Movie

Titolo Originale Les Témoins
Paese Francia
Etichetta
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