HARRY POTTER E L’ORDINE DELLA FENICE
Mentre trascorre le vacanze dai soliti insopportabili zii, Harry viene attaccato da un gruppo di Dissennatori. È solo l’inizio di un anno difficile, in cui Harry dovrà difendersi non solo dagli attacchi del redivivo Voldemort, ma anche dalla malignità di chi, per un calcolo politico, insiste a considerarlo un bugiardo. Mentre Hogwarts cade nelle mani della perfida inquisitrice Dolores Umbridge, Harry e i suoi amici si allenano in segreto a combattere le arti magiche dell’Oscuro Signore e dei suoi alleati. Ma un’inquietante profezia incombe e lo scontro finale avverrà proprio nei sotterranei del ministero della magia.
Ancora un film ad alta spettacolarità ma delude la mancanza del senso del meraviglioso, che è la cifra stilistica della serie, a vantaggio di una metafora politica che è diventata prevalente
Valori Educativi
Lealta’, amicizia, amore come forza per affrontare il nemico: i valori sempre espressi dalla saga;, solo che rispetto agli altri tutto suona un po’ attaccato li’ e non “organico
Pubblico
10+Alcune scene horror e di tensione suggeriscono un accompagnamento alla visione per i più piccoli
Giudizio Artistico
Sceneggiatore e regista, troppo presi dalla possibile metafora politica contenuta nel racconto, perdono spesso di vista il senso del meraviglioso che è la cifra stilistica di Harry Potter
Cast & Crew
Regia
David Yates
Sceneggiatura
Michael Goldenberg
Our Review
Sceneggiatore e regista, troppo presi dalla possibile metafora politica contenuta nel racconto, perdono spesso di vista il senso del meraviglioso che è la cifra stilistica di Harry Potter e che fin dall’inizio gli ha attirato milioni di fan e riducono spesso gli atti di magia a semplici attrezzi del mestiere, armi potenti ma non molto più affascinanti di un kalashnikov.
Nel film, purtroppo, la profezia è relegata alla pur suggestiva sequenza finale e perde molto del suo ruolo e del suo fascino (errore ancora più grave dato che questo elemento avrà un ruolo fondamentale nel prosieguo della saga), facendo sì che si perda il senso e l’importanza di molti episodi e indebolendo il ritmo della narrazione, cui non mancano in realtà diversi momenti spettacolari ed entusiasmanti (le cavalcate in sella alle scope o a strani cavalli volanti verso Londra, la lunga battaglia finale tra Silente e Voldemort) e momenti di “culto” (il primo bacio di Harry).
Peccato che a sceneggiatore e regista interessi di più mostrare i maneggi del Ministro che manovra i tribunali contro un ragazzino innocente, imbavaglia la stampa per relegare il ritorno di Voldemort ad una menzogna e, temendo la concorrenza di Silente, impone prima una stretta censura e poi un controllo totale sulla scuola di magia, con metodi che dovrebbero essere un incrocio tra una (presunta) Inquisizione e i Servizi Segreti deviati. Così Harry e i suoi amici, che conoscono bene la realtà della minaccia che incombe, mettono su un “esercito privato” che si autodefinisce l’Esercito di Silente e che si allena in una fantastica Stanza delle Necessità,
La Rawling ha ammesso senza difficoltà di aver cercato, soprattutto nei suoi ultimi volumi, di tradurre le inquietudini di una giovane generazione che ha imparato suo malgrado a convivere con il terrore di un nemico maligno, oscuro e inafferrabile, di cui si fatica perfino ad ammettere l’esistenza.
Saltano subito, tuttavia, le analogie semplicistiche e sempliciotte che vorrebbero vedere nello sciocco ministro Caramel e nella sua longa manus Dolores Umbridge una trasparente metafora del Governo Americano e del suo Patriot Act con annesse violazioni dei diritti civili e interrogatori proibiti sui prigionieri. Tanto varrebbe associarli a chi, anche dopo l’11 settembre 2001, ha continuato ad attribuire alla CIA anziché al terrorismo islamico, l’attentato contro le Torri Gemelle.
Forse, appunto, il film avrebbe funzionato al meglio se avesse rinunciato a questa accentuazione eccessiva di chiavi di lettura di per sé sufficientemente suggestive nella loro pluralità di senso, prendendosi più tempo per approfondire nuovi personaggi (la memorabile e svampita Luna Lovegood, la perfida Bellatrix Lestrange) e raccontare frammenti del passato che emergono a tratti e che diventeranno centrali nei prossimi capitoli.
Così com’è la pellicola risulta avvincente ma ricca più di promesse che di effettive realizzazioni. E mentre Harry si avvia a combattere una battaglia che si fa sempre più temibile, privato anche nell’ultimo sogno di avere una famiglia come tutte, noi spettatori, grandi e piccoli, ci auguriamo che nel futuro ci sia chi sappia restituirci tutto lo stupore della magia che ci aveva incantato.
Elementi problematici per la visione: alcune scene horror e di tensione suggeriscono un accompagnamento alla visione per i più piccoli.
Autore: Laura Cotta Ramosino
Details of Movie
Titolo Originale | Harry Potter and the Order of the Phoenix |
---|---|
Paese | USA /Gran Bretagna |
Etichetta | FamilyVerde |
There are no reviews yet.