ERA ORA
Il protagonista corre da un impegno all’altro ma in questo modo gli affetti coniugali si deteriorano. Una favola edificante sull’importanza di impiegare bene il tempo vissuto insieme per poter coltivare i propri affetti familiari. Su Netflix
Nel 2010, Dante e Alice convivono da qualche tempo in una confortevole casa a Milano. Lui lavora in una società di assicurazioni, lei è una disegnatrice di libri per bambini. Una mattina Alice sveglia allegramente Dante facendogli tanti auguri per il giorno del suo quarantesimo compleanno. Come da tradizione fra di loro, gli confeziona un plum-cake ma Dante rischia di arrivare tardi in ufficio, dà un morso veloce e scappa via. Nel pomeriggio Alice, che ha preparato per lui una festa a sorpresa con i loro amici più cari, gli telefona per invitarlo a tornare presto a casa ma Dante ha vari impegni e arriva solo a sera inoltrata. Il giorno dopo Dante si sveglia ma si accorge che è di nuovo il giorno del suo compleanno un anno dopo, nel 2011. Alice per di più, è incinta. Ormai i progressi temporali di Dante diventano inesorabili: ogni mattina che si sveglia, si ritrova un anno in avanti e nel frattempo qualcosa di insolito è accaduto….
Valori Educativi
Il film svolge la sua funzione apologetica invitando a valorizzare il tempo passato insieme, uno strumento prezioso per coltivare gli affetti.
Pubblico
10+Qualche atteggiamento di intimità coniugale, senza nudità
Giudizio Artistico
Il film ha uno sviluppo leggero e va apprezzato come favola edificante, senza troppo pretendere
Cast & Crew
Regia
Alessandro Aronadio
Our Review
Di film che giocano con salti temporali in avanti o indietro o tornando sempre nello stesso giorno, come artificio narrativo per far riflettere il protagonista sulla correttezza di certi suoi comportamenti, ne sono stati fatti tanti. In un film distopico, In Time, il tempo risulta essere addirittura un valore che può essere comperato o rubato. Ma in questo Era Ora parliamo di relazioni di coppia e di rapporti difficili fra famiglia e lavoro: è inevitabile quindi far riferimento a The Family Man, un classico del genere. In questo film del 2001 Jack, scapolo e uomo d’affare di successo, viene proiettato in una vita alternativa e si ritrova sposato con due figli a vivere del mestiere di semplice venditore di pneumatici.
In questo Era Ora, le tematiche sono simili (il problema di come conciliare il lavoro con gli affetti coniugali e familiari) ma lo sviluppo è diverso e l’accento su ciò che veramente conta viene posto in una prospettiva diversa. The Family Man, sostenuto da una ferrea sceneggiatura, sviluppa il suo teorema umano con rigore e con una forte adesione a una realtà nella quale tante coppie moderne possono riconoscersi. Era Ora lavora piuttosto per allusioni, sviluppa riferimenti indiretti a eventi che spesso suggerisce più che mostrare. In rapida sequenza intuiamo che Dante e Alice si amano, che un anno dopo, con sorpresa di Dante, lei attende un figlio; ancora un anno è nata una bambina e che stranamente Dante è stato promosso a direttore di azienda (strano perché finora ci è stato mostrato sopraffatto dagli eventi, quasi incapace di dominarli); un anno dopo ancora stanno frequentando sedute di terapia di coppia e in quello seguente lui convive con un’amante. Si tratta di un rapido susseguirsi di eventi del quale noi stessi ci stupiamo assieme allo stesso Dante, perché non conosciamo le ragioni profonde di questo degrado della loro relazione. E se all’inizio ci divertiamo nel vedere un Dante che cerca ogni volta di barcamenarsi in contesti nei quali non si riconosce, alla fine siamo costretti a ricordare che il gioco è bello quando dura poco. Il messaggio positivo arriva solo alla fine ed è tutto interiore: la soluzione consiste nel dilatare all’infinito quel tempo che spendiamo nel curare le relazioni umane con i nostri cari senza curarci del suo trascorrere. E’ ciò che Dante apprende da suo padre, che gli ricorda i suoi momenti più belli vissuti da innamorato; da Valerio, il suo amico più caro, i cui incontri periodici diventano preziosissimi ora che Valerio ha scoperto di avere il cancro; dalla figlia, che non vuole più che il padre accenda il computer quando è “di turno” per passare un pomeriggio con lei e infine, quando Alice gli prepara il tradizionale plum-cake per il suo compleanno, Dante ha la pazienza di attendere che si raffreddi e se lo gusta con calma, come lei gli ha sempre suggerito. L’inclinazione a dire invece di mostrare, presente nella sceneggiatura, persiste fino alla fine: Dante legge un libro per bambini disegnato da Alice dal titolo, guarda caso di: Le cose che passano: “Nella vita sono molte le cose che passano, si trasformano o se ne vanno. Il sogno finisce proprio come si asciugano le lacrime… ma l’amore fra mamma e figlia non svanirà mai”.
Alla fine possiamo dire di aver assistito a una gradevole, favola leggera, con la sua morale sulla giusta gestione del tempo che abbiamo a disposizione. Dispiace solo che la personalità dei due protagonisti non venga approfondita: di lui sappiamo solo che come dice Alice: “a stare con noi ti annoi a non fare niente”, mentre lei resta più costante nel suo affetto: “ho creduto a lungo di essere niente senza di te”. In The Family Man la soluzione al dilemma lavoro/famiglia veniva trovato nell’amore reciproco, l’unico in grado di annullare i propri egoismi e pensare solo al bene della famiglia nel suo complesso. Erano molto belle le sequenze nelle quali lui e lei riprendevano a frequentarsi, riscoprivano l’attrazione reciproca e imparavano a parlarsi con il cuore in mano, senza nascondersi nulla.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Autore | Franco Olearo |
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Etichetta | FamilyVerde |
Paese | ITALIA |
Pubblico | 10+ |
Tematiche (generale) | Amore e Famiglia |
Tematiche-dettaglio | Amore coniugale |
Tipologia | Film |
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