ENRICO PIAGGIO – UN SOGNO ITALIANO
Una storia tutta italiana e del made in italy nel dopoguerra, dell’imprenditore Enrico Piaggio, famoso per l’invenzione e la produzione della Vespa, lo scooter divenuto famoso nel mondo icona di una celebre scena del film Vacanze Romane. Disponibile su Raiplay
A Pontedera, nel 1952, la vecchia fabbrica di aerei di proprietà della famiglia Piaggio, dopo la guerra, si è trasformata divenendo la sede di produzione della famosa Vespa nata dall’idea di Enrico Piaggio e dal progetto dell’ingegnere Corradino D’Ascanio. Purtroppo, la concorrenza prova a mettere in difficoltà l’azienda con manovre finanziare poco corrette che puntano ad affossare il lavoro e impossessarsi del prestigioso marchio. È grazie ad un’idea geniale che si riesce a rialzare le sorti dell’azienda, simbolo di un’Italia che vuole rinascere: proporre l’utilizzo della Vespa nel film Vacanze Romane per la scena in cui Gregory Peck e Audrey Hepburn vanno in giro per Roma.
Valori Educativi
Una storia vera che mette al centro la dedizione al lavoro, l’attenzione di un capo d’azienda per le proprie maestranze, le virtù della fortezza e della speranza del protagonista ma anche l’importanza data alla famiglia in cui, il protagonista, trova la forza per affrontare le sue difficoltà. Segnaliamo anche il delicato atteggiamento delle due protagoniste (Paola e Susanna) che si fanno rispettare dai propri corteggiatori.
Pubblico
10+Film adatto a tutti ma bambini più piccoli vanno accompagnati. Il protagonista è quasi sempre nell’atto di fumare. Da una scena si capisce che il protagonista aveva una relazione non regolare prima del matrimonio.
Giudizio Artistico
Fotografia molto luminosa. Sequenze del film accompagnate da musiche che ne sostengono la visione rendendo particolarmente piacevole.
Cast & Crew
Regia
Umberto Marino
Sceneggiatura
Franco Bernini
Roberto Jannone
Francesco Massaro
Our Review
«Era il 1953. L’Italia era giovane e allegra e la Vespa si accingeva a diventare uno dei simboli più inimitabili e popolari del talento italiano» questa la frase che racchiude un film ben fatto e, nonostante non del tutto fedele ai fatti per ragioni di sceneggiatura, sintetizza il senso della vita di un uomo, Enrico Piaggio che, con un’idea geniale, riesce a imporre un marchio italiano a livello mondiale.
Sono inventati le figure del banchiere Cosimo Rocchi-Battaglia (in cui sono sintetizzati tanti che si sono opposti al progetto Piaggio) e la giovane Susanna “Suso” Vannucci, segretaria dell’Ing. Piaggio (è un omaggio alla famosa sceneggiatrice Suso Cecchi D’Amico).
«La Vespa – come si dirà nella pellicola che ne narra la storia – è giovane, allegra, spensierata» ma – ci fa capire il film – tutto quanto di bello ci può essere nel mondo e nella vita deve essere guadagnato con grande fatica, senza demordere, lottando fino alla fine per vedere realizzato un sogno.
Purtroppo, il protagonista fa notare che «l’Italia è un paese sempre in salita» a causa di chi non è capace di fare dell’onestà il proprio stile di vita. È onesto, invece, il protagonista che realizza il suo sogno grazie al sostegno di una famiglia che ama, che fa di tutto per tenersi stretta e che sarà colpita da chi, in tutti i modi, cerca di mettergli i bastoni tra le ruote per squallide ambizioni economiche.
Il film parte da una data e un luogo precisi: Pontedera 1952. A pochi anni dalla fine della guerra, in Italia, come in altri luoghi del mondo c’è un grande desiderio di rinascita. E non è facile! Una situazione drammatica che non concede ad una industria (la Piaggio) quella serenità necessaria per lavorare. È in questo scenario che si sta girando, a Roma, Vacanze Romane.
Il film è anche l’esaltazione di un prodotto italiano: «Ma che motoretta? La Vespa è un’invenzione, una cosa nuova: ha rimesso in moto l’Italia». Qui appare l’originalità di un’idea che ha superato il tempo ed è stata capace di imporsi sul mercato internazionale facendo la sua parte nella difficile ripresa economica di una nazione devastata.
Ovviamente, però, per fare cose grandi, ci vuole coraggio: il coraggio che, Enrico Piaggio, forse anche con non poca spavalderia, mostra nel cercare di essere d’aiuto ai suoi operai in tanti modi. Sicuramente il più significativo è quando, per difendere alcuni dei suoi operai dalla deportazione in Germania, durante la ritirata tedesca dall’Italia, si becca una pallottola.
L’idea di Piaggio è che per far rinascere un paese è necessario che ci si possa muovere con facilità: all’inizio si realizza quello che fu chiamato “paperino”. Poi, il padre della Vespa, rendendosi conto della non massima fruibilità da parte di tutti (la dovevano usare donne, levatrici, geometri, preti…) studia qualcosa di completamente nuovo: la Vespa, per l’appunto. D’impatto la scena del film in cui il protagonista fa notare che le donne non potevano utilizzare i primi prototipi della Vespa (non potevano mettersi a cavallo del sellino indossando la gonna). In pratica, all’ingegner Piaggio va riconosciuto il merito di aver segnato un punto in avanti nell’ottenimento della parità tra i sessi anche nell’utilizzo di un moderno mezzo di locomozione.
Il film è una piacevole storia italiana che ha non pochi tratti romantici per le due storie d’amore dei principali protagonisti. Una storia che fa bene all’animo e che rende orgogliosi di esser parte di un popolo che non si è mai arreso ed ha mostrato, in quel difficile dopoguerra, di fare di più, di fare meglio.
06/06/2023
Autore: Enzo Vitale
Details of Movie
Etichetta | FamilyOro |
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Paese | ITALIA |
Tematiche (generale) | Da una storia vera Lavoro e Societa' |
Tematiche-dettaglio | Etica del Lavoro |
Giovanni
Una recensione che mette in luce aspetti che, spesso, lo spettatore non considera. Grazie. Consigliato il film
Una recensione che mette in luce aspetti che, spesso, lo spettatore non considera. Grazie. Consigliato il film