DUNE – Parte 2

2024156 minFantasy, Messianismo, Saga

In questa seconda parte, il protagonista Paul è ritenuto dal popolo dei fremen il messia che li  libererà dai conquistatori stranieri. Un'opera mastodontica, dal respiro epico. Ben sviluppato il conflitto tra cuore e ragione politica. In Sala

Il film riparte da dove era finita la parte uno. Paul Atreides (Timothee Chalamet) e sua madre, Lady Jessica (Rebecca Ferguson), dopo essere riusciti a sfuggire all’agguato teso dalla casata rivale degli Arkonnen in combutta con l’imperatore, che si è risolto nel massacro della casata Atreides e nella morte del Duca Leto Atreides, padre di Paul, si sono aggregati alla tribù fremen guidata da Stilgar (Javier Bardem), di cui fa parte, tra gli altri, Chani (Zendaya), con la quale Paul sembra avere da subito un legame particolare. Lady Jessica, dopo aver bevuto il liquido magico dell’acqua della vita, va a stabilirsi nel sud del pianeta Arrakis, abitata dai Fremen, mentre Paul impara gli usi dei Fremen ed entra a far parte della tribù di Stilgar, unendosi a loro nel combattere gli Arkonnen nel nord del pianeta. La profezia però aleggia su Paul: sulla base della “profezia” diffusa dalle leggende della sorellanza Bene Gesserit, e rinsaldate dalla stessa Lady Jessica, la gran maggioranza dei fremen, tra cui lo stesso Stilgar, è convinta che Paul sia “Lisan Al Gaib”, il messia che libererà i Fremen dai conquistatori stranieri e riporterà l’acqua su Arrakis, trasformando il pianeta di sabbia nel “Paradiso Verde”. Paul è spaventato da questa eredità: la sua riluttanza è dovuta principalmente ai suoi sogni premonitori, che gli mostrano che se decidesse di abbracciare il ruolk di “messia”, ciò condurrebbe a una “guerra santa” in suo nome, colma di morti e  sofferenze. Perciò  decide di continuare a combattere come soldato insieme ai Fremen, e di condurre una vita semplice insieme a Chani, che nel frattempo è diventata la sua amante. Tuttavia ogni sua mossa sembra confermare la profezia, e il fanatismo cresce nei fremen. Quando nel sud del pianeta viene indetta un’assemblea tra i capi tribù per contrastare la sempre più violenta repressione degli Arkonnen, Paul dovrà decidere se abbracciare il suo destino di Messia, e guidare i Fremen verso la liberazione.

 


Valori Educativi



Il film riflette bene su alcuni temi: leader e fanatismo, ragione politica opposta al sentimento, necessità di abbracciare il proprio destino senza tirarsi indietro. Per altri versi motivo affascinante, la presenza soffocante della profezia restituisce tuttavia dei personaggi che sembrano privi di libero arbitrio. I riferimenti a una fede non meglio individuata ipotizzano un messia guerriero, quindi più islamica che cristiana

Pubblico

14+

Alcune scene di elevata violenza mentre altre possono impressionare i più piccoli

Giudizio Artistico



Messa in scena, fotografia, colonna sonora, recitazione, scenografia e costumi: tutto è perfetto, e concorre a confezionare un film dal ritmo mozzafiato, per una vicenda senza tempo dal respiro epico.

Cast & Crew

Our Review

Dune: parte due, seconda parte del film di Denis Villeneuve tratto dal primo della serie di romanzi di Frank Herbert, è un’opera mastodontica, dal respiro epico. Tutto il reparto tecnico funziona a meraviglia, a beneficio della spettacolarità del film: la fotografia è maestosa, la musica, onnipresente, immerge in un’atmosfera tesa e coinvolgente, i costumi e le scenografie rendono incredibilmente reale, per due ore e mezza, il mondo immaginato da Herbert. Anche gli attori forniscono grandi prove, soprattutto Chalamet dà un’interpretazione davvero convincente, impattante soprattutto nei momenti di maggior pathos. La vicenda di Paul Atreides è potente, e la sua battaglia per il potere trascina letteralmente lo spettatore, che resta ammaliato, come i Fremen, dal carisma profetico e mistico del giovane condottiero.

Villeneuve non indugia mai troppo in scene d’azione eccessivamente sentimentali, ma va dritto al cuore del dramma, rappresentato soprattutto dalla relazione tra Paul e Chani e dal conflitto interno di Paul tra cuore e ragione politica, ovvero tra i suoi desideri e il ruolo di profeta che sembra essere stato preparato per lui.

Nonostante il tema del destino sia ciò che rende il film e le azioni di Paul così misticamente affascinanti, la presenza costante e soffocante della profezia è nota dolente a livello etico, perché sembra eliminare il libero arbitrio dei personaggi, consegnandoli al ruolo di marionette di un destino già scritto.

Eticamente, altro tema importante è quello dell’opportunità del male necessario, ovvero compiere il male per combattere contro il male ed eliminarlo. Se da un lato l’indifferenza verso il male è un atteggiamento colpevole e meschinamente rinunciatario, d’altra parte la retorica della violenza per un bene superiore è culla di fanatismo, ed ha giustificato fin troppe nefandezze nella storia dell’umanità. Tuttavia, il film non nasconde l’aurea di fanatismo ed irrazionalismo che circonda l’operato di Paul Atreides, anzi la sottolinea, e la personifica addirittura nel personaggio di Stilgar. Gli fa da contraltare Chani, con il suo scetticismo, che diventa simbolo di quelle “ragioni del cuore” che si contrappongono al destino di leader messianico che attende Paul.

Nel complesso, comunque, Dune – parte due possiede un quoziente di spettacolarità che pochi altri film nella storia del cinema hanno raggiunto, ed è altamente consigliata la visione in sala, ancor meglio se in sala Imax. La vicenda è travolgente, la meraviglia è assicurata.

Autore: Nicoò Pedemonti

Details of Movie

Paese CANADA  USA
Pubblico
Tipologia
Titolo Originale Dune: Part Two
Tematiche (generale)
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