Donnie Darko è un adolescente che vive in una linda cittadina americana, ha una simpatica famiglia, va a scuola ed ha la ragazza. Tutto andrebbe per il meglio, ma Donnie è considerato uno schizofrenico: lui vede cose che gli altri non vedono.... vv
La storia narra le vicende di Joe Coughlin, rapinatore figlio di un capitano di polizia di Boston. Dopo una terribile vicenda personale Joe si trasferisce a Ybor City, quartiere di Tampa, in Florida, dove diventa un contrabbandiere e un trafficante di rum e, più tardi, un famigerato gangster
Renato (Kim Rossi Stuart) vive in modo precario del suo lavoro di cameramen in una casa modesta assieme ai suoi figli Tommi (Alessandro Morace) di 11 anni e Viola (Marta Nobili), appena adolescente. Renato cerca di fare del proprio meglio per portare avanti una famiglia senza una madre, alternando momenti di tenero affetto a scatti d'ira quando i figli non seguono i semplici schemi mentali che si è costruito per loro. Una sera arriva in casa Stefania (Barbora Bobulova) , la mamma dei due ragazzi, che supplica di venir perdonata e di poter esser di nuovo accolta in casa.
Due ragazzini si azzuffano in un giardino e i rispettivi genitori decidono di incontrarsi per appianare i rancori in modo civile. Ben presto, però, i quattro tireranno fuori le proprie contraddizioni più profonde fino alla massacrante resa dei conti, in cui ognuno si rivelerà per quello che è veramente...
Tutta la vicenda si svolge all’interno del quartiere residenziale di una non meglio individuata città americana, con i suoi bei viali alberati su cui si affacciano lindi e curati giardini di villette monofamiliari; vediamo i suoi abitanti che li percorrono facendo lo jogging o si scambiano saluti di cortesia attraverso le siepi di recinzione, fra il taglio dell’erba e la potatura delle rose della specie "american beauty".
Kurt Gerstein, coscienzioso esperto in veleni contro i parassiti, cristiano protestante ma anche ufficiale delle SS, si accorge con sgomento, in un suo viaggio nella Polonia occupata, che lo Zyklon B che egli aveva fornito per opere di disinfestazione viene in realtà usato per sterminare in massa famiglie ebree.
Donnie usa la bicicletta per spostarsi lungo i bei viali alberati della zona residenziale della piccola cittadina dove vive per raggiungere la scuola; lì se la deve vedere con le provocazioni di un compagno insolente e gli tocca sentire la lezioni di una professoressa bigotta la quale, influenzata da un locale santone-psicologo, assilla i suoi studenti sull'importanza di non aver paura della vita e di abbandonarsi all'amore. Fin qui la storia potrebbe sembrare quella di un classico film del filone adolescenziale, neanche troppo originale. In realtà si inserisce ben presto nella storia una sovra-dimensione paranormale: Donnie, sonnambulo e giudicato dagli altri uno schizofrenico, ha degli incontri con un misterioso essere che indossa una maschera in forma di coniglio e che gli predice la prossima fine del mondo. Donnie vive così una doppia vita fra incubo e realtà e cerca di decifrare la minaccia incombente. La vicenda prende a svilupparsi come un thriller perché Donnie è come spinto da una forza a lui superiore che gli fa compiere azioni vandaliche contro la scuola e l'odiato psicologo tanto osannato dai professori. L'impostazione e la complessità di Donnie Darco lo avvicinano a Twin Peaks, lo sceneggiato televisivo degli inizi degli anni '90 che tanto successo ebbe anche in Italia. Anche lì si realizzava la fusione di generi diversi, dalla commedia al thriller, dall'horror al sentimentale, dal drammatico al fantascientifico. Vi è però una sostanziale differenza: Lynch era affascinato da ciò che sembra e non è, tutto giocato sull'ambiguità delle persone. Qui la struttura melodrammatica è meno complessa: solo il protagonista è ossessionato dal suo essere presente in una doppia realtà e se il fascino di Twin Peaks stava sopratutto nell'intrigante meccanismo della storia in se stessa che coinvolgeva tutti i personaggi in un unico mistero, qui penso prevalga l'identificazione con l'adolescente Donnie Darco , nel suo modo di essere se stesso ma al contempo desiderare di essere un'altra persona, magari per farsi notare da tutti e forse nel desiderare di diventare cattivo per vendicarsi della scuola o di qualche persona opprimente. Ritengo sia stato questo il motivo del successo in America di un film che, nato con poco successo nelle sale, è diventato poi un cult in videocassetta fra il pubblico giovanile, grazie ad un fenomeno di passaparola. Il film esce comunque troppo tardi in Italia (è del 2001) perché possa beneficiare dell'influenza di tale successo, che è difficile da comprendere, guardandolo adesso.
Il finale è a sorpresa e pertanto non verrà rivelato: si tratta comunque del classico ribaltamento dell'ottica con cui va visto il film, ma non attendetevi sorprese eclatanti come era successo invece in "il sesto senso" oppure in "The others".
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