Donnie Darko è un adolescente che vive in una linda cittadina americana, ha una simpatica famiglia, va a scuola ed ha la ragazza. Tutto andrebbe per il meglio, ma Donnie è considerato uno schizofrenico: lui vede cose che gli altri non vedono.... vv
Renato (Kim Rossi Stuart) vive in modo precario del suo lavoro di cameramen in una casa modesta assieme ai suoi figli Tommi (Alessandro Morace) di 11 anni e Viola (Marta Nobili), appena adolescente. Renato cerca di fare del proprio meglio per portare avanti una famiglia senza una madre, alternando momenti di tenero affetto a scatti d'ira quando i figli non seguono i semplici schemi mentali che si è costruito per loro. Una sera arriva in casa Stefania (Barbora Bobulova) , la mamma dei due ragazzi, che supplica di venir perdonata e di poter esser di nuovo accolta in casa.
Tutta la vicenda si svolge all’interno del quartiere residenziale di una non meglio individuata città americana, con i suoi bei viali alberati su cui si affacciano lindi e curati giardini di villette monofamiliari; vediamo i suoi abitanti che li percorrono facendo lo jogging o si scambiano saluti di cortesia attraverso le siepi di recinzione, fra il taglio dell’erba e la potatura delle rose della specie "american beauty".
Frankie, 9 anni, non udente, è un ragazzo sensibile e chiuso in un suo mondo di fantasia: un mondo fatto di avventure e lunghi viaggi in giro per il mondo, che lui conosce attraverso le lettere che scambia con il padre che non ha mai visto, marinaio della marina mercantile. In realtà è la madre che risponde alle sue lettere: il vero padre di Frankie è un violento e la madre non ha mai voluto che i due si incontrassero...
Bella Brown è un’orfana allevata in un collegio di suore dopo che un vecchio che passava in bicicletta per il greto di un fiume l’aveva trovata, neonata, in una scatola di cartone. Bella, ormai cresciuta, vive da sola in una casa in affitto perfettamente ordinata, perché lei ha repulsione per tutto ciò che è fuori posto. Ha trovato un impiego di bibliotecaria che le serve per guadagnarsi da vivere quanto basta per finire di scrivere un racconto illustrato per ragazzi. Tutto va per il suo verso giusto quando, un giorno, il padrone di casa le intima di mettere in ordine il giardino entro un mese (lei non ama il verde) altrimenti la sfratterà. Le viene in aiuto, con saggi consigli, Vernon, un giovane vedovo che fa da cuoco e maggiordomo per Alfie, lo scorbutico e insopportabile vicino di casa…
Dafne è una ragazza Down di trentacinque anni, gioviale e spensierata, che vive in Toscana con gli anziani genitori. Un giorno, al termine di una vacanza in campeggio, la madre ha un malore e muore. L’unico genere di evento, forse, in grado di togliere il sorriso alla vulcanica Dafne. Ma è solo un momento, perché la ragazza torna presto quella di sempre. Chi invece non sembra avere le risorse e forse nemmeno la voglia per rialzarsi è Luigi, il padre, con il quale Dafne ha un rapporto a dir poco complicato. Un viaggio a piedi per raggiungere la tomba della madre, in un cimitero sperduto in mezzo alla campagna toscana, è l’occasione giusta per riscoprire l’affetto che li lega…
Zampa di Giaguaro è un giovane cacciatore Maya, figlio del capo del suo villaggio. La sua vita viene sconvolta dall’arrivo di guerrieri della città vicina, che uccidono molte persone e rapiscono le rimanenti per venderle o offrirle in sacrifici ai loro dei. Zampa di Giaguaro riesce inaspettatamente a fuggire: si scatena una caccia all’uomo senza esclusione di colpi. Ma Zampa di Giaguaro ha una spinta in più: la moglie –incinta in stato avanzato- si è nascosta con il primo loro bambino in una specie di profondo pozzo naturale, da cui ella non potrà uscire se lui non la aiuta.
Donnie usa la bicicletta per spostarsi lungo i bei viali alberati della zona residenziale della piccola cittadina dove vive per raggiungere la scuola; lì se la deve vedere con le provocazioni di un compagno insolente e gli tocca sentire la lezioni di una professoressa bigotta la quale, influenzata da un locale santone-psicologo, assilla i suoi studenti sull'importanza di non aver paura della vita e di abbandonarsi all'amore. Fin qui la storia potrebbe sembrare quella di un classico film del filone adolescenziale, neanche troppo originale. In realtà si inserisce ben presto nella storia una sovra-dimensione paranormale: Donnie, sonnambulo e giudicato dagli altri uno schizofrenico, ha degli incontri con un misterioso essere che indossa una maschera in forma di coniglio e che gli predice la prossima fine del mondo. Donnie vive così una doppia vita fra incubo e realtà e cerca di decifrare la minaccia incombente. La vicenda prende a svilupparsi come un thriller perché Donnie è come spinto da una forza a lui superiore che gli fa compiere azioni vandaliche contro la scuola e l'odiato psicologo tanto osannato dai professori. L'impostazione e la complessità di Donnie Darco lo avvicinano a Twin Peaks, lo sceneggiato televisivo degli inizi degli anni '90 che tanto successo ebbe anche in Italia. Anche lì si realizzava la fusione di generi diversi, dalla commedia al thriller, dall'horror al sentimentale, dal drammatico al fantascientifico. Vi è però una sostanziale differenza: Lynch era affascinato da ciò che sembra e non è, tutto giocato sull'ambiguità delle persone. Qui la struttura melodrammatica è meno complessa: solo il protagonista è ossessionato dal suo essere presente in una doppia realtà e se il fascino di Twin Peaks stava sopratutto nell'intrigante meccanismo della storia in se stessa che coinvolgeva tutti i personaggi in un unico mistero, qui penso prevalga l'identificazione con l'adolescente Donnie Darco , nel suo modo di essere se stesso ma al contempo desiderare di essere un'altra persona, magari per farsi notare da tutti e forse nel desiderare di diventare cattivo per vendicarsi della scuola o di qualche persona opprimente. Ritengo sia stato questo il motivo del successo in America di un film che, nato con poco successo nelle sale, è diventato poi un cult in videocassetta fra il pubblico giovanile, grazie ad un fenomeno di passaparola. Il film esce comunque troppo tardi in Italia (è del 2001) perché possa beneficiare dell'influenza di tale successo, che è difficile da comprendere, guardandolo adesso.
Il finale è a sorpresa e pertanto non verrà rivelato: si tratta comunque del classico ribaltamento dell'ottica con cui va visto il film, ma non attendetevi sorprese eclatanti come era successo invece in "il sesto senso" oppure in "The others".
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