CORRERE PER RICOMINCIARE
Un altro Christian film dei fratelli Kendrick con un invito a tutti a con un invito (dietro la metafora di una corsa campestre) a superare le nostre sfide, anche quelle dolorose con la forza della fede e a scoprire la bellezza della riconciliazione e del perdono. A pagamento su Yutube e Amazon Prime
John Harrison è un insegnate di storia e allenatore di pallacanestro presso la Brookshire School. La scuola, però, è costretta a chiudere la squadra perché, dopo la chiusura di uno stabilimento industriale, molte famiglie hanno deciso di trasferirsi altrove e la scuola ha visto diminuire drasticamente il numero di studenti iscritti nonché le risorse economiche. La preside, quindi, decide di renderlo allenatore di corsa campestre: attività che ha una sola iscritta Hannah Scott, asmatica e con problemi di cleptomania. La ragazza vive con la nonna perché rimasta orfana da piccola. John è cristiano e, in una visita all’ospedale locale, conosce Thomas un uomo gravemente ammalato e non vedente che, in gioventù, era un campione di corsa campestre. Decide così di andarlo a trovare per farsi aiutare nel nuovo incarico ricevuto dalla scuola. Nella conoscenza reciproca non mancheranno i colpi di scena.
Valori Educativi
Come ha dichiarato il regista, Alex Kendrick: “Il nostro scopo primario è aiutare le persone, che già conoscono Gesù Cristo, a continuare a crescere e a vivere la propria fede. Possiamo fare un film, ma solo Dio può cambiare il cuore delle persone
Pubblico
TuttiGiudizio Artistico
Bravi ancora una volta i fratelli Kendrick nel toccare il cuore a un pubblico cristiano. Il tema musicale You Say, di Paul Mills, è stato per molte settimane al primo posto nelle classifiche. C’è questa volta un eccesso di sentimentalismo e un uso continuo di riferimenti biblici, anche quando non strettamente necessario, secondo una tipica impostazione protestante
Cast & Crew
Regia
Alex Kendrick
Our Review
Inizia ad essere nutrita la lista dei film cristiani prodotti dai fratelli Alex e Stephen Kendrick: noi abbiamo recensito Flywheel ,Fireproof, Affrontando i giganti, War Room, Courageous-La sfida più grande e ora eccoci alla loro ultima fatica Overcomer – Correre per ricominciare (del 2019).
Non mancano gli elementi tipici di quello che potrebbe essere considerato, ormai, quasi un genere cinematografico.
Dimensione portante è la fede in Cristo. Abbastanza evidente la matrice protestante (colui che guida la comunità viene chiamata pastore, un utilizzo diffuso di citazioni della Scrittura a volte quasi a sostegno di alcune affermazioni nei dialoghi) emerge in modo chiaro ed esplicito in tutti i personaggi principali. Una fede che non è granitica: come in ogni esperienza umana, anche l’essere cristiani a volte prevede il dubbio e la crisi. Un credere che non toglie la sofferenza, fisica o spirituale che sia, ma fornisce l’aiuto necessario per affrontarla a testa alta: tanto la comunità quanto la preghiera sono un sostegno immancabile per il cammino quotidiano. John, la moglie Amy, la preside della scuola, Thomas, nonché Hannah passano o devono passare anche da questo crogiolo per arrivare ad una maturazione interiore.
Come in altri film, anche qui l’elemento dello sport diventa un po’ uno sfondo alla storia e un po’ una metafora della vita… e della vita di fede. In particolare, la corsa campestre (non molto praticata come disciplina in Italia) richiede una buona resistenza fisica e mentale, concentrazione e capacità di razionare le forze in vista del raggiungimento del traguardo. Il terreno dissestato rende il tutto un po’ avventuroso, ma richiede molta attenzione per evitare di farsi del male fisicamente. Tutti aspetti che vengono recuperati in un’ottica di maturazione umana e spirituale: quando lo scoraggiamento, la stanchezza e la disperazione bussano alla porta, ecco che come gli atleti bisogna resistere e tirare fuori il meglio per raggiungere il traguardo.
Le relazioni sono un altro aspetto molto presente. Relazioni che, a volta, portano ferite molto profonde che possono essere guarite solo dalla misericordia. Una in particolare chiederà ad un personaggio della storia di fare questo percorso interiore per arrivare alla riconciliazione e al perdono. E anche qui la fede cristiana è capace di mostrare tutta la sua forza.
Tra gli elementi del genere, però, anche alcune criticità. Dalle citazioni della scrittura usate in modo un po’ strumentale a sostegno di quanto un personaggio pensa: quasi a dire che la Scrittura conferma il pensiero e non il contrario. Così come la preghiera concepita in senso leggermente magico: effetti praticamente immediati e, nella maggior parte, perfettamente conformi alle richieste avanzate. Sicuramente semplificazioni di sceneggiatura, che però a volta sono un po’ fuorvianti.
Per il resto, la pellicola è in perfetta continuità con le precedenti opere dei fratelli Kendrick: tanto il cast (Alex, ancora una volta, interpreta uno dei personaggi principali: nello specifico, John) quanto la parte tecnica rendono il film assolutamente godibile su grande o piccolo schermo.
Forse proprio questo mancava: delle produzioni di qualità esplicitamente cristiane (che hanno anche un buon riscontro commerciale, segno del gradimento del pubblico), capaci di reggere gli standard del mercato cinematografico e televisivo, che non mettono in svendita i contenuti e i valori della fede e che non sono noiosi o “troppo artigianali”. Insomma, un altro godibilissimo film cristiano, ben fanno e utile per passare un paio d’ore in leggerezza senza rinunciare a qualche riflessione di fede.
28/05/2023
Autore: Francesco Marini
Details of Movie
Etichetta | FamilyOro |
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Paese | USA |
Tipologia | Film |
Titolo Originale | Overcomer |
Tematiche (generale) | Ispirazione Cristiana |
Tematiche-dettaglio | Storie Laiche |
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