BETTER MAN
Il cantante Robbie Williams racconta, in un musical, la sua storia sul grande schermo. Una vita segnata da sregolatezza e grandi risultati artistici. Ottima la regia di Michael Gracey
Il cantante Robbie Williams (sceneggiatore della pellicola) racconta, in un musical, la sua storia sul grande schermo. Un padre ambizioso che, per inseguire il successo, trascura e abbandona la famiglia per un lungo periodo. Il debutto nei Take That, il modo di fare spregiudicato, l’abuso di alcool e sostanze, il grande affetto per la nonna, la sua lotta interiore con i fantasmi del passato. Una vita segnata da sregolatezza e grandi risultati artistici.
Valori Educativi
Una storia di ascesa, caduta e redenzione: raggiunto il successo, Robbie ha iniziato il suo percorso di disintossicazione e ha messo su famiglia
Pubblico
14+Uso esplicito di droghe. qualche oscenità, turpiloquio
Giudizio Artistico
Le coreografie associate alle canzoni più celebri dell’artista inglese sono realizzate in maniera superlativa. il regista Michael Gracey conferma la sua consumata abilità nella direzione di musical
Cast & Crew
Robbie Williams
Jonno Davies
Regia
Michael Gracey
Our Review
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Abituati a biopic musicali quasi patinati e romanzati (Bohemian rhapsody, Rocketman, Back to black, Judy, Elvis… solo per citarne alcuni), la visione di Better man lascia il pubblico in sala un po’ spiazzato, un po’ sconvolto e un po’ sorpreso.
Spiazzato per le numerose e insolite scelte di sceneggiatura e regia. Tra tutte, la più significativa quella di mettere sullo schermo un protagonista dalle fattezze di scimmia elaborata con la CGI (Robbie Williams ha voluto rappresentarsi con le fattezze di una scimmia perché, ha detto in una intervista, “questo è il modo in cui mi sono sempre visto io”): sicuramente una soluzione che mantiene alta la curiosità.
Sconvolto prima dalla biografia del protagonista e poi dalla scelta di non fare sconti nel raccontarla attraverso le immagini.
Se già nella docuserie Netflix Robbie Williams aveva raccontato la sua esistenza anche nei suoi lati più oscuri (dalla dipendenza da sostanze all’alcolismo, passando attraverso la depressione), niente di tutto ciò viene tralasciato dalla pellicola. Un padre ambizioso per sé e assente per il figlio, un desiderio smodato (e disordinato) di successo, un modo di fare sprezzante, il rapporto affettuoso con la nonna: tanti frammenti che hanno sempre fatto crescere in lui il desiderio di trovare una sintesi tra le due identità a tratti contrastanti Robert e Robbie, la persona e l’artista di successo. Sarà infatti Nigel Martin-Smith (Interpretato da Damon Harriman) a “ribattezzare” Robbie il protagonista al momento del suo ingresso nei Take That.
La scelta narrativa, poi, di mettere in scena il protagonista come un primate e, in relazione a ciò, rappresentare come delle “scimmie incattivite” i fantasmi del passato che fanno capolino negli spettacoli del cantante davanti al grande pubblico, se all’inizio risulta essere alquanto misteriosa e graffiante, nel suo esito finale ha in sé un qualcosa di liberante.
Ma lo stato d’animo che più di ogni altro prevale quando arrivano i titoli di coda è sicuramente la sorpresa. Prima di tutto per le coreografie associate alle canzoni più celebri dell’artista inglese: realizzate in maniera superlativa e riprese con una dinamicità molto coinvolgente. In secondo luogo, per gli accostamenti musicali. Il confronto tra Frank Sinatra e Robbie Williams sembra disegnare una parabola quasi contrapposta: da una parte il primo che attraverso la bellezza della sua musica riesce a far dimenticare per qualche istante i problemi (così come dice Peter Williams al figlio Robert all’inizio del film) dall’altra il secondo che fa nascere la sua arte proprio dalle traversie personali e condivide con il suo pubblico questi dolori. Ultimo, ma non d importanza, la scelta del genere musical (non si può non considerare, a riguardo, che il regista Michael Gracey aveva avuto modo di mostrare tutta la sua abilità nella direzione di questo tipo di film in The Greatest Showman): balli e musiche, infatti, in tutta la loro spettacolare eleganza fanno risaltare, per contrasto, la drammatica irrequietezza del protagonista.
Una storia di riscatto che nel finale fa intravvedere uno spiraglio di speranza e rinascita.
Autore: Francesco Marini
Details of Movie
Paese | USA AUSTRALIA Cina FRANCIA U.K. |
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Tipologia | Film |
Tematiche (generale) | Fascino della musica |
Tematiche-dettaglio | Droga |
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