THE TOWN
Per Doug MacRay, nativo del sobborgo bostoniano di Charlestown, quello delle rapine è un mestiere di famiglia. Quando però durante un colpo il suo amico e compagno di “lavoro” Jem prende in ostaggio Claire Keesey, la direttrice della banca, Doug si offre di seguirla per verificare che non li possa riconoscere. Poco a poco però se ne innamora e questo risveglia in lui il desiderio di una vita diversa. L’FBI, però, è sulla tracce della banda e sfuggire al proprio destino è più complicato del previsto…
Un film pieno di ritmo ma violento con Ben Affleck attore, regista e sceneggiatore che mette in scena la storia di un difficile tentativo di redenzione
Valori Educativi
Nota stonata in un percorso morale coerente e non banale resta il duplice omicidio che pure se commesso per proteggere Claire resta un atto di violenza particolarmente spietato, che riavvicina pericolosamente Doug al mondo che pure vuole lasciare.
Pubblico
18+Diverse scene di violenza a volte efferata, alcune scene a contenuto sessuale e di nudo.
Giudizio Artistico
Il film, pieno di ritmo e costellato di grandi e spettacolari scene d’azione e di efferata violenza, ma anche di guizzi di humour e di sentimento, riesce ad essere una meditazione non banale sul destino e la libertà, sulla possibilità di cambiare e sul prezzo da pagare per essa.
Cast & Crew
Produzione
Warner Bros. Pictures
Legendary Pictures
GK Films Production
Thunder Road Film Production
Regia
Ben Affleck
Sceneggiatura
Ben Affleck
Peter Craig
Aaron Stockard dal romanzo di Chuck Hogan
Our Review
Dopo il felice esordio di Gone Baby Gone, Ben Affleck torna dietro la macchina da presa (ma anche davanti, qui si cuce addosso il ruolo del protagonista, un rapinatore romantico e tormentato) adattando un altro bel romanzo di ambientazione bostoniana e mettendo in scena la storia di un difficile tentativo di redenzione sullo sfondo del miglio quadrato americano con la più alta percentuale di rapine a mano armata.
Le tre rapine scandiscono la storia: la prima, quella che segna l’inizio del rapporto tra Doug e Claire (anche se lei ancora non lo sa); una seconda pittoresca in abiti da suore e l’ultima, nientemeno che nella “cattedrale” di Boston, lo stadio di Fenway Park. A mettere i bastoni tra le ruote ai geniali criminali il testardo e spregiudicato agente FBI Frowley, rappresentante della legge i cui metodi violenti, almeno all’apparenza, differiscono poco da quelli delle sue prede.
Sono tante le catene che legano Doug MacRay a Charlestown: un mestiere maledetto trasmesso di padre in figlio, una carriera fallita di giocatore di hockey, un’amicizia, quella con il “socio” Jem, diventata una zavorra capace di tirarlo a fondo, una relazione fallita con la sorella tossica di lui, la difficile lotta contro l’alcolismo, la nostalgia per una madre sparita troppo presto.
Dentro un destino che pare già scritto- la morte o la galera- irrompe l’incontro con Claire, prima ignara vittima della violenza e dell’inganno, poi inaspettata fonte di speranza di un cambiamento. È lo sguardo indifeso e ferito di Claire, capace però di smascherare le sue fragilità, che per la prima volta fa intravedere a Doug, in crisi con un mondo di cui sente da tempo di far parte solo a metà, la reale possibilità di una vita nuova, lontano da tutto quello che ha sempre conosciuto, dove essere sé stesso e non il figlio di qualcuno.
Ma può un amore nato sull’inganno (Doug si è presentato a lei con una menzogna e fa una fatica del diavolo a tenerla lontana sia dalle indagini di un testardo poliziotto dell’FBI che dai sospetti dello psicopatico Jem) dare la salvezza a un uomo? Soprattutto quando la salvezza può giungere solo al prezzo di abbandonare per sempre gli amici di un tempo, ora sono naufraghi disperati che si aggrappano ai loro compagni di sventura e portarli verso la morte.
Come Jem, che nel passato ha salvato la vita dell’amico e per questa ragione accampa un diritto di “sangue” su di lui. Ormai schiavo della violenza come di una droga, pericolosamente imprevedibile e deciso a finire la propria carriera nel sangue piuttosto che in galera, Jem (e sua sorella Krista, tossica e ragazza madre, un tempo ragazza di Doug) rappresenta il polo opposto a Claire. Non a caso intuisce subito la “pericolosità” della ragazza nella battaglia per l’anima di Doug.
Il groviglio di morale e di sentimenti dei personaggi (resi credibili dalle ottime performance dello stesso Affleck, del protagonista di Hurt Locker Jeremy Renner, e dalla dolce e combattiva Rebecca Hall) si fa via via più complesso e difficile da sbrogliare, le azioni e le reazioni dei personaggi più violente, le loro conseguenze drammatiche, ma il racconto non perde quasi mai la bussola e fila dritto verso il suo finale inevitabile di grandiosa tragedia. E qui Affleck e gli altri due sceneggiatori si prendono qualche (grossa) libertà nel finale, preferendo regalare una speranza in più a Doug e agli spettatori. Unica nota stonata in un percorso morale coerente e non banale resta il duplice omicidio che pure se commesso per proteggere Claire resta un atto di violenza particolarmente spietato, che riavvicina pericolosamente Doug al mondo che pure vuole lasciare.
Il film, pieno di ritmo e costellato di grandi e spettacolari scene d’azione e di efferata violenza, ma anche di guizzi di humour e di sentimento, riesce comunque ad essere anche una meditazione non banale sul destino e la libertà, sulla possibilità di cambiare e sul prezzo da pagare per essa.
Autore: Luisa Cotta Ramosino
Details of Movie
Titolo Originale | THE TOWN |
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Paese | USA |
Etichetta | Non classificato |
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