L’AMORE IN TEORIA
Milano, al giorno d’oggi. Leone è un brillante studente di filosofia. È innamorato della bella Carola dai tempi del liceo ma è timido e impacciato con le ragazze. Per compiacere Carola, finge, davanti ai suoi genitori, di essere il suo ragazzo e di uscire la sera con lei. Si tratta in realtà di una copertura perché Carola va a trascorrere la serata con il suo amante Manuel. Leo si incontra spesso con tre amici fidatissimi, assieme ai quali si sta preparando per un esame ma con i quali, intorno al tavolo del bar dove si incontrano non mancano di confessarsi le loro avventure sentimentali. La situazione degenera quando una sera, Carola esce con la Maserati del padre e quando Manuel si mette alla guida, provoca un incidente. Viene incolpato ingiustamente Leone che viene costretto a lavorare per qualche tempo ai servizi sociali. Qui incontra Flor, un’attivista ambientale arrestata per le sue manifestazioni provocatorie. I due giovani non potrebbero essere più diversi ma Leo, provocato Flor, accetta di parlare anche lui a un sit-in di protesta ambientalista. Leone riscuote gli applausi del pubblico e tra lui e Flor nasce una certa simpatia. Ma intanto Carola incontra Leone e gli comunica che ha lasciato Manuel…
Luca Lucini
Gennaro Nunziante
Valori Educativi
Il film ben esprime il senso dell’amicizia mentre l’amore come sentimento affiora a fatica, svincolato dall’attrazione sessuale (sia in senso etero che omosessuale)
Pubblico
14+Riferimenti sessuali verbalmente espliciti. Un incontro sessuale con nudità parziali
Giudizio Artistico
Il regista Luchini affronta con realismo ma con gradevole leggerezza il tema proposto. Nicolas Maupas si conferma un attore in crescita
Cast & Crew
Regia
Luca Lucini
Sceneggiatura
Gennaro Nunziante
Our Review

Le coppie fisse sono solo un costrutto culturale non ce n’é una che funzioni: è questa la sentenza pronunciata da Flor, la scatenata attivista ambientale, che di fronte ai fiori che gentilmente Leone le offre, dichiara che: Il romanticismo patriarcale non è proprio il mio.
È chiaro che questo film che esce vent’anni dopo Tre metri sopra il cielo (2004) dello stesso regista Luca Lucini si è proposto di farci un aggiornamento del rapporto che esiste fra i giovani e l’amore. Oltre all’attualità della contestazione ambientale, impersonata da Flor, le differenze fra i due film non potrebbero essere più marcate: Scamarcio in Tre metri sopra il cielo esprimeva l’archetipo del macho su una motocicletta rombante, mentre lei (Katy Saunders) era una dolce e inesperta ragazza per bene.
Nel nuovo lavoro, le due donne protagoniste (Martina Gatti e Caterina De Angelis) sanno bene quello che vogliono e fanno sesso mentre il ragazzo (Nicolas Maupas) è timido, studioso e vergine. Solo la figura della donna-madre resta intatta nel suo valore: Leone ha il rammarico di non potersi confidare con lei (la mamma è morta) perché sicuramente lo avrebbe capito e lo avrebbe aiutato a valicare la soglia dell’amore.
Con questi presupposti, l’amore può nascere ugualmente?
Oltre ai venti anni di distanza fra i due film citati, è importante la differenza di età che sussiste fra i protagonisti dei due film (nel primo lei è una liceale dell’ultimo dell’anno; nel secondo lui sta per laurearsi). Nel primo c’è la scoperta dell’amore, nel secondo i due protagonisti compiono un cammino difficile verso quella meta, perfino contro loro stessi: per loro innamorarsi vuol dire avere il coraggio di una trasformazione radicale. Se Leone deve impegnarsi a uscire dal proprio guscio protettivo per mettersi in gioco, per Flor si tratta di togliersi di dosso quella crosta ideologica che si è costruita e arrendersi all’evidenza del sentimento dell’amore.
C’è un altro fattore che si inserisce con evidenza nel racconto: l’amicizia. Leone e i suoi tre amici si riuniscono al solito bar per prepararsi al prossimo esame, per festeggiare con un bicchierino in più i compleanni e altre ricorrenze ma anche per confidarsi, a cuore aperto, i loro successi/insuccessi sessual/amorosi. L’amicizia sembra vincere il suo concorrente: l’amore. Con l’amicizia si è sempre sinceri e leali e si può sempre contare su di un aiuto disinteressato. L’amore è più incerto e fragile. La stessa Flor, dopo la notte trascorsa con Leone, spera che possano continuare a restare solo amici: “guarda che pesantezza che si è creata! Io non sono così”.
Alla fine l’amore trionferà ancora una volta ma la vera sconfitta è la sessualità: trasformata in un passaggio necessario per la crescita, svincolata dal suo servizio all’amore e al matrimonio.
Il film del regista Luca Luchini ha il pregio del realismo, pur con il suo tono gradevole e leggero ed esprime la sincera volontà di fotografare le nuove generazioni. Dispiace che nella sequenza finale, quando Leone, di fronte ai suoi professori e con il sostegno di tutti i suoi amici, espone conclusioni della sua tesi di laurea, il regista viene meno alla regola del Show, don’t tell.
Tra rabbia e paura è difficile trattare un sentimento come l’amore. le emozioni ci vengono addosso ma noi tentiamo di ignorarle. Occorre Educazione sentimentale: dobbiamo imparare ad ascoltare ad ascoltarci. Con frasi come queste dette da Leone, il film si trasforma in un manifesto teorico che umilia la materia viva che aveva esibito fino a quel momento. L’accenno all’ultimo minuto, all’educazione sentimentale resta un tema incompiuto. In realtà occorre in modo più ampio essere uomini o donne che non vivono di singole felicità istantanee ma che sanno progettare la loro esistenza, capaci di alimentare vocazioni che impegnino per tutta la loro vita.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Paese | ITALIA |
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Tipologia | Film |
Tematiche (generale) | Young Adult |
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