BABY BOSS

201797 minTutti   Amore e FamigliaFigli, neonati

L’arrivo di un fratellino in famiglia rivoluziona abitudini e modi di fare. Se poi il bambino ha una particolarità tutta sua (veste in abiti scuri, cravatta e occhiali da membro dei servizi segreti) rende l’esperienza ancora più singolare. Il bebè è membro di una associazione internazionale, la Babycorp con il preciso incarico di capire perché sono sempre meno i bimbi nel mondo. Un simpatico film di animazione adatto a tutti e tratto dall’omonimo romanzo (del 2010) di Marla Frazee. Disponibile su Youtube, Apple tv, Amazon Prime, Netflix.

Tim è un ragazzo fortunato: ha due genitori che si occupano a tempo pieno di lui senza fargli mancare nessuna attenzione. Questa situazione idilliaca è però messa in discussione dall’arrivo di un fratellino che oltre a privarlo di tutte le attenzioni dei genitori si dimostra essere un bimbo speciale appartenente ad un gruppo, la Babycorp, che ha come scopo quello di occuparsi della difesa dei bambini nei confronti della sempre più diffusa moda di sostituire i figli con i cuccioli che prendono il posto, in casa, dei bambini. Un bimbo che, nei fatti, è un boss…


Valori Educativi



Rapporto fra fratelli. Amicizia. Educazione dei figli. L’attenzione ai bambini superiore a quella che bisogna avere nei confronti degli animali. La naturale paura infantile per la nascita di un fratellino.

Pubblico

Tutti

Giudizio Artistico



Sceneggiatura e regia sono di tutto rispetto. Ritroviamo McCullers che aveva sceneggiato con il suo stile di battute esplosive, tutta la serie Austin Powers mentre Tom McGrath, ha curato la regia di tutta la serie Madagascar di cui ci siamo occupati a più riprese e del quale ritroviamo il suo stile velocissimo

Cast & Crew

Our Review

Il film, tratto da un romanzo omonimo del 2010 di Marla Frazee, si apre con la voice over del protagonista che presenta la sua idilliaca situazione familiare: due genitori che hanno occhi solo per lui, lo coccolano in tutti i modi possibili e gli permettono di coltivare una fervida fantasia che solo in un bambino di sette anni può trovare un tale terreno fertile. Il tutto fino all’arrivo di un inaspettato fratellino che mette in crisi tutto il suo mondo di affetti e di abitudini.

Baby boss

Questo fratellino, oltre a rubargli tutte le attenzioni dei genitori che si orientano al più piccolo di casa si dimostra alquanto strano: arriva in casa in taxi, veste in abito scuro, con cravatta nera (sembra un Blues Brother in miniatura) e, cosa ancora più assurda, parla come il capo di un’azienda. L’assurdo è vederlo mettersi a capo del gruppo dei bambini del vicinato che, praticamente, lavorano per lui. Un vero e proprio leader, insieme!

Il piccolo, quindi, che non è un bambino come gli altri, è, per l’appunto, un “Baby Boss” inviato dalla Babycorp (l’associazione che crea i bebè e si occupa di inviarli nelle varie famiglie in giro per il mondo). Il piccolo nuovo arrivato ha un compito preciso: capire come sconfiggere l’azienda che diffonde nel mondo i cuccioli che prendono il posto dei bambini nelle famiglie.

E sarà lo stesso piccolo Boss, dopo aver risolto le difficoltà di ordine gestionale con il proprio fratello maggiore, a dare le ragioni della sua missione: «Non c’è abbastanza amore in giro per il mondo ed io devo scoprire il perché». Così il Baby Boss spiega al suo fratellino la ragione della sua missione.

Nonostante si tratti di un film di animazione diretto a tutti, il messaggio offerto è chiaro e molto serio: il film appare come la denuncia alla diffusa denatalità che vede la sostituzione dei bimbi nel mondo con la scelta di accogliere dei cuccioli di animali, un surrogato del bene che porta un bimbo. Non vi è dubbio che leggendo le percentuali costantemente discendenti di nuovi nati messi al mondo ogni anno ci rendiamo conto della serietà del messaggio veicolato dal film.

baby boss

Il film ha la delicatezza di non trattare il “problema” del “da dove arrivano i bambini”: nella scena, infatti, in cui i due fratellini ne parlano lo fanno accennandolo all’orecchio l’uno dell’altro e in questo non possiamo che evidenziare la delicatezza di non trattare di un argomento così importante (quello della riproduzione umana) che resta di mera responsabilità dei singoli genitori.

Il film mette al centro il problema della diffusa moda di prendere i cuccioli al posto del fare figli: e questo spiega come la critica più spietata al film sia arrivata proprio da ambienti di sinistra che hanno bollato come banale e poso entusiasmante un film con un messaggio molto chiaro a favore della vita oltre che assai simpatico.

A tal riguardo, ultima semplice annotazione, il film, che è adatto per tutti, è carico di citazioni e riferimenti a film, canzoni e cartoni animati famosi: Il Signore degli Anelli, La Compagnia dell’Anello, Voltron, Blackbird (Beatles), I Predatori dell’Arca perduta, Mary Poppins tanto per fare qualche esempio.

Autore: Enzo Vitale

Details of Movie

Etichetta
Giudizio Artistico
Paese  USA
Tipologia
Valori Educativi 7
Tematiche (generale)
Tematiche-dettaglio
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