THE FAMILY MAN
Lui stava per sposare lei ma poi ha scelto di dedicarsi al successo nel proprio lavoro. Tredici anni dopo, si ritrova, per un incantesimo, a vivere quella che sarebbe stata la sua vita alternativa: sposarsi, avere figli, con un tenore di vita modesto. Chi ha avuto ragione? Un eccellente approfondimento intorno alle radici che costituiscono le basi di una vita di coppia. Su Amazon Prime, Youtube
Nel 1987, all’aeroporto JFK di New York, Jack sta salutando la sua ragazza Kate. Sta per partire per Londra per seguire, per un anno, un corso di specializzazione. Kate ha un brutto presentimento: teme che se lui parte, finiranno per non rivedersi più. Lo prega insistentemente di non partire. Jack cerca di tranquillizzala, le dice che un anno passa presto e si avvia verso l’imbarco. Tredici anni dopo, Jack è diventato un uomo di successo: è presidente di una importante azienda finanziaria di Wall Street e vive da scapolo in un lussuoso attico al centro di New York. Alla vigilia di Natale Jack non vuole mandare i suoi collaboratori a casa perché c’è da gestire una importante fusione fra due società e alle proteste dei presenti che vorrebbero tornare alle loro famiglie, li lusinga con la montagna di denaro che stanno per guadagnare. Uscito dall’ufficio ormai a tarda notte e mentre si incammina a piedi verso casa, compie un gesto generoso che evita una rapina violenta che stava per avvenire in un bar e, come “riconoscenza”, un personaggio misterioso lo avverte che riceverà una “importante lezione” che lo aiuterà a riflettere sulla propria vita. Come risultato, quando il giorno dopo Jack si sveglia, si ritrova in una modesta casa nel New Jersey, con accanto Kate, ora sua moglie e due bambini, i suoi figli, che vengono a svegliarlo. Jack scopre che il suo mestiere è venditore di pneumatici nella officina del papà di Kate mentre sua moglie è avvocato pro-bono, cioè a titolo gratuito. Jack non sa darsi pace ma non riesce a tornare nella sua precedente situazione…
Valori Educativi
Le dinamiche di una coppia vengono mirabilmente sviluppate intorno all’unico fattore determinante che sostiene la loro unione: l’amore reciproco. Un chiaro giudizio negativo nei confronti di chi tradisce la propria moglie
Pubblico
10+Alcuni riferimenti alle relazioni intime coniugali ed extra-coniugali vengono detti ma non mostrati
Giudizio Artistico
Una eccellente sceneggiatura sviluppa con rigore il tema portante, senza divagazioni o approssimazioni
Cast & Crew
Nicolas Cage
Téa Leoni
Regia
Brett Ratner
Our Review
Il film ci parla di famiglia e di amore. E lo fa in modo esteso, nell’arco di due ore, per approfondire tutti i risvolti del tema. Il film ci diverte nel mostrarci un Jack che come un pesce fuor d’acqua cerca di capire in quale mondo sia capitato ma intanto ci vengono trasmesse importanti riflessioni. All’inizio sembra che tutto avvenga secondo una facile contrapposizione, fra una vita semplice senza ambizioni dedicata interamente alla famiglia e una focalizzata sul successo nel lavoro. Jack, nella sua vita reale, abita nel cuore di Manhattan, guida una Ferrari, ha avuto piena soddisfazione nel lavoro diventando presidente di una importante azienda di Wall Street. La Kate che conosce durante “l’occhiatina nella sua vita alternativa” ha una visione ben differente; ha sempre pensato che:” saremmo invecchiati insieme in questa casa, i nostri nipotini sarebbero venuti a trovarci, ho l’immagine di noi vecchi e raggrinziti con me che traffico in giardino e tu che ridipingi il tetto”.
La reazione iniziale di Jack è quella di non capire perché non si possa aspirare al meglio, perché non può più comperarsi un abito da 2500 dollari senza battere ciglio. “Non pensavo che ti sentissi soddisfatto nell’indossare in vestito da 2500 dollari”: è la risposta di Kate. “Come hai potuto lasciarmi rinunciare ai miei sogni? Posso fare di più”: ribatte Jack. Man mano che Jack è costretto, suo malgrado a vivere la sua vita alternativa, viene fuori l’inconsistenza di questa contrapposizione. Che senso avrebbe dire che chi si dedica alla famiglia, deve automaticamente rinunciare a investire nei propri talenti, a sviluppare le proprie attitudini nel mondo del lavoro? Nella seconda fase del film le prospettive di questo rapporto familiare si trasformano. Jack si affeziona a questi due figli che, ha avuto nella sua vita alternativa, li porta a scuola nei giorni a lui assegnati, svolge con scrupolo il mestiere di venditore di pneumatici (la ditta è del padre di Kate ma Jack è subentrato quando il padre è stato colpito da un tumore), porta la sera il loro cane a fare i suoi bisogni. Ma un giorno incontra per caso il capo della società di Wall Street presso cui lavora nella vita vera. Riesce a farsi notare e ottiene una promessa di lavoro. L’incontro successivo con Kate è di nuovo drammatico. Di fronte alla prospettiva di un trasferimento a New York, lei è contraria: sarebbe uno shock per i figli e anche lei dovrà riorganizzare il suo lavoro. La situazione che si è creata è però sostanzialmente diversa dalla prima. Si è passati da una contrapposizione ideologica e quindi falsa (lavorare vuol dire sacrificare il proprio spirito familiare; seguire la famiglia vuol dire mortificare le proprie potenzialità lavorative) a una molto più realistica, che trova riscontro in tante coppie di oggi. Marito e moglie, a fronte di una famiglia già formata con due figli e consolidata in una certa città, debbono decidere sulle nuove prospettive di lavoro che si sono presentate per uno dei due coniugi, che comporta il trasferimento in un’altra città. Ancora una volta, però, i parametri che debbono portare a una decisione condivisa sono incompleti. Non è corretto decidere in base al proprio soggettivo giudizio su cosa si vorrebbe fare ma occorre un altro fattore: l’amore.
Il film sviluppa molto bene questo aspetto. Tutto inizia quasi per gioco, quando lui ritiene di aver diritto all’ultima fetta di torta rimasta, lei la vuole mangiare per se e finiscono per rincorrersi per tutta la casa, fino a finire per baciarsi, sporchi di cioccolato. Jack, che in questa vita alternativa, rivede Kate dopo un’assenza di tredici anni, non fa che ripetere sorpreso: “quanto sei bella” e rinasce intatto il desiderio di un tempo. In una cena al ristorante in occasione del loro anniversario, ora si parlano con il cuore in mano, si confidano le proprie incertezze e le proprie aspirazioni, riscoprono ciò in cui credono veramente. “Di cosa sei sicuro tu?” chiede lei. “Sono sicuro che adesso non c’è posto dove vorrei essere se non qui con te”: risponde Jack . Infine la dichiarazione risolutiva di Kate a fronte delle aspirazioni di suo marito: “mi sposterò dovunque vorrai andare e lo farò perché ti amo”.
Giunge, inevitabile, il ritorno di Jack nel mondo reale, tutto solo nel suo appartamento. Cerca di mettersi in contatto con Kate e scopre che è diventata una gallerista d’arte di successo che si sta per trasferire a Parigi. Ovviamente non raccontiamo oltre per non svelare il finale ma diciamo solo che il finale è aperto e non avrebbe potuto essere diversamente.
Il film non vuole dare una soluzione definitiva alle tematiche che ha proposto, semplicemente perché non ce ne sono. Esse variano in funzione dei coniugi e della famiglia che hanno costituito. Ma il film ha impostato molto bene i termini del problema: ognuno deve aspirare a potersi dedicare alla propria famiglia ma anche a realizzarsi in quel lavoro che valorizza le sue doti. Tutto le problematiche che possono sorgere, per mantenere l’unità della famiglia debbono sempre far riferimento alla colonna portante della loro unione: l’amore reciproco. Se entrambi dicono: “io ti amo e sono pronto/a a seguirti dove tu vorrai”, entrambi annullano i loro egoismi e finiscono per decidere cosa è giusto fare in base a ciò che è meglio per la famiglia come un tutt’uno, non in base a criteri personali.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Etichetta | FamilyOro |
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Autore | Franco Olearo |
Paese | USA |
Tematiche (generale) | Amore e Famiglia |
Tipologia | Film |
Titolo Originale | The Family Man |
Tematiche-dettaglio | Matrimonio |
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