WATER HORSE LA LEGGENDA DEGLI ABISSI

2007110'Tutti  

Loch Ness sarebbe uno sconosciuto paesino nella campagna scozzese se non fosse per il mito del mostro che “vivrebbe” all’interno dell’omonimo lago. Un mito tramandato da leggende celtiche ed esploso nel secolo scorso grazie a controverse fotografie. In virtù di questa leggenda Loch Ness si è trasformata in ambita meta turistica, piena di gadget che celebrano il drago marino. Anche il cinema ha cercato di celebrare questo mito o semplicemente di cavalcare le potenzialità di merchandising senza però mai troppo successo.

Valori Educativi



Una favola che indaga sul tema della paternità: quella sognata da Angus che ripensa con nostalgia al padre morto, quella provata dal bimbo, che fa da padre al grosso mostro marino

Pubblico

Tutti

Giudizio Artistico



L’unico difetto del film è di disperdersi un po’ troppo in rivoli narrativi superflui, perdendo a volte di vista il vero cuore del racconto.

Cast & Crew

Our Review

Water Horse: la leggenda degli abissi, tratto da un racconto di Dick King-Smith, autore anche di Babe, maialino coraggioso, cerca di rinverdire la saga, proponendosi di spiegarci le origini del mito. Ci si immagina allora che il Mostro sia della specie dei draghi marini: ne può esistere solo uno per volta sulla terra e quando il precedente esemplare sta per morire depone un uovo da cui nascerà il successivo esemplare.

Sul finire della seconda guerra mondiale il mare sospinge l’uovo proprio sulle coste scozzesi ed è qui che lo trova Angus Macmorrow, bimbo triste e malinconico da quando il padre è morto in guerra. Proprio quell’uovo però gli permetterà di diventare uomo.

Seguendo uno schema già noto dai tempi di E.T. l’extraterrestre di S. Spielberg, infatti, il timido e chiuso ragazzino torna a vivere grazie all’incontro con la strana creatura, un mostro ben più sensibile e amorevole degli umani.

E questo è il maggior merito del film, usare il mito di Loch Ness come mezzo e non fine per raccontare una favola coinvolgente ed edificante. Una favola che indaga sul tema della paternità: quella sognata da Angus che ripensa con nostalgia al padre morto, quella provata dal bimbo, che fa da padre al grosso mostro marino e quella raggiunta da Lewis Mowbray, aiutante di famiglia, che conquista giorno dopo giorno le grazie della famiglia e impedisce al vanesio capitano Hamilton di sedurre il cuore della vedova e assumersi l’onere di un’educazione marziale nei confronti di Angus.

Tutto questo è possibile grazie ai miracoli dell’animazione grafica capace di dare realtà e simpatia al buffo cucciolo di drago prima e all’enorme mostro poi.

L’unico difetto del film è di disperdersi un po’ troppo in rivoli narrativi superflui, perdendo a volte di vista il vero cuore del racconto. Per il resto Water Horse: la leggenda degli abissi risulta un buon film per famiglie, un intrattenimento piacevole per bambini e adulti.

Autore: Andrea Valagussa

Details of Movie

Titolo Originale The water horse: legend of the deep
Paese USA
Etichetta
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Users Reviews

  1. Daniela Cinquegrana

    Come finisce?
    Non ho fisto la fine
    Di water horse leggenda abissi
    8

    7.0 rating

    Come finisce?
    Non ho fisto la fine
    Di water horse leggenda abissi
    8

    • francoadmin

      Cito cosa dice wikipedia: confesso che anch’io non l’ho visto
      Nel corso degli anni successivi alla scomparsa di Crusoe, diverse persone affermano di averlo visto, ma Angus non l’ha mai più rivisto. kit e Sam ringraziano il vecchio narratore e chiedono il suo nome, che rivela essere lo stesso Angus MacMorrow. All’esterno del pub, una madre chiama suo figlio, che sta camminando lungo una spiaggia e scorge un altro uovo, suggerendo quindi che Crusoe sia morto, lasciandosi dietro un discendente per diventare il prossimo cavallo marino.

      Cito cosa dice wikipedia: confesso che anch’io non l’ho visto
      Nel corso degli anni successivi alla scomparsa di Crusoe, diverse persone affermano di averlo visto, ma Angus non l’ha mai più rivisto. kit e Sam ringraziano il vecchio narratore e chiedono il suo nome, che rivela essere lo stesso Angus MacMorrow. All’esterno del pub, una madre chiama suo figlio, che sta camminando lungo una spiaggia e scorge un altro uovo, suggerendo quindi che Crusoe sia morto, lasciandosi dietro un discendente per diventare il prossimo cavallo marino.

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