TRAFFICANTI

2016114 min18+  

David, che vive a Miami, non è ancora riuscito a trovare un lavoro che lo soddisfi. Guadagna qualcosa come massaggiatore terapista a domicilio ma quando decide di investire i suoi risparmi comprando una partita di lenzuola di puro cotone egiziano per venderla ai soggiorni per anziani di Miami, si accorge ben presto che la sua iniziativa è destinata al fallimento. Come se non bastasse, Iz, la ragazza con cui convive, lo informa che stanno aspettando un bambino. A questo punto David incontra Efraim, un suo vecchio compagno di scuola che lo invita a unirsi a lui nella vendita di armi all’Esercito degli Stati Uniti. David accetta con la promessa di favolosi guadagni e in effetti la ditta da loro costituita riscuote in poco tempo un grande successo. Spinti dal desiderio di guadagnare sempre di più, decidono alla fine di imbarcarsi in un affare più grande di loro…

Due giovani fanno affari d’oro vendendo, senza esperienza, armi all’Esercito Americano. Una storia vera di facili guadagni sulle sventure della guerra


Valori Educativi



Il film mostra un atteggiamento ambiguo: costruisce dei personaggi cinici e ambiziosi che di fatto diventano gli eroi del racconto in grado di realizzare, con l’astuzia e l’inganno, favolosi guadagni, fino a quando non vengono smascherati

Pubblico

18+

Turpiloquio continuo con frequenti riferimenti sessuali, uso di droga

Giudizio Artistico



Ottima recitazione dei due protagonisti, in particolare di Jonah Hill, la regia di Todd Phillips si concentra più sui fatti che sulle parole con un ritmo serrato

Cast & Crew

Our Review

La storia raccontata in questo film si ispira a fatti realmente accaduti ed è questo il suo vero, indiscusso, interesse. Non sono pochi i film che hanno affrontato il tema del traffico d’armi ma la bravura del regista Todd Philips sta proprio nell’esser riuscito a farci immergere nel mondo di questi commercianti che operano a migliaia di miglia da qualsiasi campo di battaglia, nel metterci alla loro scrivania per consultare la lunga lista di bandi che ogni giorno vengono emessi dall’esercito americano per l’acquisto di armi (siamo ai tempi della guerra in Irak), nel compilare l’offerta e poi click! Spedirla via Internet sperando di vincere. Per trovare le armi da rivendere basta partecipare alle numerose fiere di armi che vengono organizzate negli Stati Uniti, dove si si ritrovano tutti i maggiori fornitori mondiali e quando le quantità diventano troppo importanti, bisogna alzare il livello di rischio, entrare nel sottobosco dei mediatori irregolari che riescono a trovare la merce giusta in magazzini non ufficiali.

Il racconto è ravvivato da sequenze avventurose (la corsa, con un camion carico di armi, attraverso il deserto dell’Irak, che nella realtà non è mai avvenuta) e da spunti romantici (l’amore contrastato fra Daviz e Iz) ma l’interesse del film sta proprio nella descrizione dettagliata di quel meccanismo che prometteva profitti favolosi; nel modo eccessivamente aperto e “democratico” con cui l’Esercito Americano accettava di comperare armi anche da piccoli e  spesso  sconosciuti mediatori, probabilmente per far fare ad altri il lavoro sporco di andare in giro per il mondo a cercare armi o proiettili, di provenienza non ortodossa.

Efraim e David sono molto diversi fra loro: il primo è un cinico dominato da una bramosia di guadagno senza limiti; il secondo è un debole che ha dei buoni principi (sostenuto in questo dalla sua ragazza Iz) ma non sa resistere alla lusinga di facili guadagni.

La descrizione della vita e degli affari dei due protagonisti ricalca, in modo quasi   gemellare, il più famoso The Wolf of Wall Street di Martin Scorsese (non a caso l’attore Jonah Hill, bravissimo, è presente in entrambi). I loro dialoghi sono intercalati da un turpiloquio continuo e ogni occasione è buona per sniffare un po’ di polvere bianca. Efraim, in particolare, sa mentire con destrezza, spende le serate in locali notturni, si compra le donne per una notte come comprerebbe qualsiasi altro oggetto di lusso e per raggiungere i suoi obiettivi non esita a falsificare documenti e a disattendere i suoi impegni con i fornitori. Appena riesce a metter le mani su un buon affare, cerca subito di tradire i suoi soci per sottrar loro parti del guadagno.

Il film finisce come la vera storia è finita: Efraim e David vengono arrestati dall’FBI e Efraim trascorre quattro anni in prigione. Dovremmo concludere che alla fine si tratta di un film positivo perché i “cattivi” vengono puniti. In realtà ci troviamo di fronte a un altro dei tanti racconti ormai presenti nei serial televisivi (Breaking Bad,,..) o al cinema (The Wolf of Wall Street), su degli  “eroi cattivi”. E’ vero, si tratta di protagonisti che fanno una brutta fine ma intanto abbiamo potuto appassionarci alle loro imprese perché in fondo, ciò che conta, è Instant living: ”è vero, ora sono stato punito- sembrano dirci questi eroi-  ma quanto è stato divertente essersi sentito, sia pur per poco, come il padrone del mondo e ho potuto fare tutto quello che volevo..”.

Questo film, che beneficia di un’ottima recitazione e una regia asciutta ed essenziale, ha il merito di aver denunciato una grossa, dolorosa verità: quando un governo è impegnato a spendere del denaro pubblico per affrontare tragici eventi (una guerra, ma anche un terremoto, una calamità naturale) si alza subito in volo uno stormo di avvoltoi, che non si rattristano molto per i morti che questi eventi portano con sé ma sono solo ansiosi di accaparrarsi una fetta dei tanti soldi che verranno spesi in queste occasioni

Autore: Franco Olearo

Details of Movie

Titolo Originale War Dogs
Paese USA
Etichetta
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