TOTAL RECALL – ATTO DI FORZA
In un lontano futuro, i sopravvissuti di una devastante guerra nucleare si radunano nelle uniche due zone del pianeta ancora abitabili: la Gran Bretagna, governata da un dispotico governatore, e l’Australia, dove abitano i servi della gleba. Ogni giorno, dalla colonia australiana, centinaia di operai si mettono in treno e in una ventina di minuti, dopo aver attraversato l’interno della terra, si recano nella Madre Patria per rinchiudersi in una fabbrica di robot ad avvitare bulloni. Il pendolare Doug Quaid, stufo della vita grama sempre uguale a se stessa, decide di affidarsi alle cure della “Rekall”, una clinica specializzata in impianti di ricordi artificiali. Durante la seduta, che dovrebbe regalare al cliente un passato da agente segreto (che Doug, lettore di Ian Fleming, sogna di essere), qualcosa va storto e un commando delle forze speciali irrompe nel laboratorio come se all’improvviso fosse scoppiata una guerra. Ohibò, sogno o son desto?
Total Recall è l’ennesima rivisitazione malriuscita di un cult movie proveniente dal passato recente. L'originale con Arnold Schwarzenegger è del 1990 ed era caroco di ironia: qui abbiamo solo esplosioni, scazzottate e inseguimenti dall’esito scontato
Valori Educativi
Positivo il nocciolo della trama, che affida alla coscienza e al libero arbitrio la capacità per l’essere umano di agire secondo rettitudine nonostante condizionamenti e ricatti
Pubblico
14+scene di violenza, turpiloquio, una scena di nudo
Giudizio Artistico
Ben poca è l’introspezione dei personaggi vantaggio di esplosioni, scazzottate e inseguimenti dall’esito scontato.
Cast & Crew
Produzione
Len Wiseman
Neal H. Moritz
Toby Jaffe per Total Recall
Original Film
Rekall Production
Regia
Len Wiseman
Our Review
Total Recall è l’ennesima rivisitazione malriuscita di un cult movie proveniente dal passato recente. L’originale era un film violento – da cui l’azzeccato titolo italiano Atto di forza – che sposava bene la brutale poetica del regista Paul Verhoeven (Robocop, Basic Instinct) con la smargiasseria ironica del protagonista Arnold Schwarzenegger. Vent’anni dopo troviamo al timone il creatore della saga di Underworld Len Wiseman (che si era già dimostrato incapace di rivitalizzare un classico, dirigendo l’inutile quarto episodio della saga di Die Hard) e come interprete principale l’irlandese Colin Farrell, capace di ottime cose, ma che in questo film ha l’aria svagata di chi è sempre sul punto di ordinare una seconda pinta di Guinness.
Prima o poi qualche sociologo della comunicazione dovrà spiegarci perché, nell’era della riproducibilità tecnica, la memoria cinematografica sembra essersi accorciata (o azzerata, come nel caso dell’ultimo Spider-Man, che è un semi-remake di un cult di appena dieci anni prima), tanto da consentire il rifacimento di qualunque film (che molti hanno già in dvd e tutti possono trovare on line), quando costerebbe di meno – grande schermo per grande schermo – distribuire nuovamente l’originale. Si potrebbe rispondere che alcune grandi narrazioni hanno bisogno di piccoli ritocchi per raggiungere il pubblico della nuova generazione, e che ogni fase storica ha bisogno di essere incarnata nelle sue inquietudini (la fantascienza ha principalmente questo scopo) da nuove letture al passo con i tempi. La nuova trilogia di Batman, firmata dai fratelli Nolan, è riuscita in questo intento. Questo nuovo Total Recall no: più che un “atto di forza”, di forzatura.
Eppure la narrativa di Philip K. Dick, tradotta ripetutamente al cinema nei vari Blade Runner e Minority Report (qui citati insieme a Metropolis e – ma che c’entra lo sanno solo gli sceneggiatori – Star Wars: L’attacco dei cloni), si presterebbe bene ad agganciarsi alla realtà contemporanea. L’eroe di questo film, infatti, è un agente segreto doppiogiochista cui è stata cancellata la memoria e che scopre un po’ alla volta brandelli di verità sulla sua storia e sulla sua identità. Quando ormai non ha più idea di chi sia davvero, decide di fare tabula rasa del suo passato, sposando la causa che in quel momento gli sembra più giusta. Un tema fortissimo, profondissimo, che affida alla coscienza e al libero arbitrio la capacità per l’essere umano di agire secondo rettitudine nonostante condizionamenti e ricatti. Peccato che questo tema scolori nel film senza mai incidere realmente, a danno dell’introspezione dei personaggi – che non era, invero, neanche il punto di forza del film originale – e a vantaggio di esplosioni, scazzottate e inseguimenti dall’esito scontato. Soprattutto per i timpani di chi guarda.
Autore: Raffaele Chiarulli
Details of Movie
Titolo Originale | Total Recall |
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Paese | USA |
Etichetta | Non classificato |
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