Thor viene mandato sulla Terra a vivere tra gli esseri umani e a imparare il vero significato dell'eroismo. Nel frattempo, il fratellastro Loki, suo acerrimo nemico, invierà le oscure forze di Asgard ad invadere la Terra e Thor sarà chiamato a combattere.
La mitologia nordica, un mondo magico, oscuro, gravido di sangue (spesso fratricida), popolato di mostri famelici e guerrieri possenti, non ha mai smesso di ispirare l’arte di narrare. In questa sfavillante favola visiva Il guerriero Thor, ricavato dai fumetti Marvel, imparerà ad essere generoso e a sacrificarsi per gli altri. imparerà ad essere generoso e a sacrificarsi per gli altri. Il guerriroIl
La storia è fedelmente ispirata all’originale fumetto della Marvel che narra la nascita dell’eroe mistico Doctor Strange. Un neurochirurgo di fama mondiale, il Doctor Stephen Vincent Strange, è costretto ad abbandonare la propria professione a causa di un terribile incidente d’auto che lesiona in modo irreparabile l’articolazione delle sue mani. Alla ricerca di una cura Doctor Strange giunge in un particolare monastero tibetano dove viene a conoscenza dell’esistenza di una realtà parallela fatta di sconosciuti multiversi
In un’epoca antica, in cui gli dei vivono sulla terra governando gli uomini (da cui si distinguono per la maggiore statura e gli straordinari poteri, oltre che per la longevità), dopo il pacifico regno di Osiride, in Egitto sta per essere incoronato suo successore il valente Horus, signore dell’aria. Seth, però, signore del deserto, ha altri piani e, dopo aver assassinato il fratello Osiride, priva Horus dei suoi occhi e dei suoi poteri e stabilisce sul paese un governo crudele. Sarà Beck, un giovane ladro spinto dall’amore per la dolce Zaya, a sconvolgere i terribili piani di Seth e ad aiutare Horus a riprendere il suo posto salvando il mondo dalla distruzione.
Dopo lo schiocco di dita di Thanos e la sparizione di metà degli esseri viventi dell’universo, gli Avengers devono fare i conti con le conseguenze del loro fallimento. L’arrivo in loro aiuto di Captain Marvel li spinge a tentare una nuova mossa contro Thanos, ma riportare le cose come erano prima sarà molto più complicato del previsto e richiederà dolorosi sacrifici…
La trama segue abbastanza fedelmente il film originale del '33: New York vive ancora in pieno gli effetti della Grande Depressione e Ann Darrow (Naomi Watts), interprete di vaudeville, si trova da un giorno all'altro senza una scrittura. Incontra casualmente Carl Denham (Jack Black), regista visionario e non può non accettare il progetto un po' folle di salire sulla nave da lui noleggiata per raggiungere il sud di Sumatra dove ritiene esista un'isola abitata da animali preistorici. Durante il viaggio Ann conosce lo sceneggiatore Jack Driscoll (Adrien Brody) di cui è grande ammiratrice e i due non tardano ad innamorarsi, quando all'orizzonte compare fra le nebbie un'isola non segnata dalle carte....
Edward Bloom ha vissuto una vita piena di incontri magici e ha affascinato il mondo con le sue storie. Il figlio Will, che non ha mai voluto accettare i suoi racconti, deciderà di scoprire il rapporto con il padre e quante delle sue storie sono realmente accadute.
Ella cresce amata da sua madre e da suo padre, anche se quest’ultimo, che esercita il mestiere di mercante, deve assentarsi per lunghi periodi. La madre muore presto e il padre si sposa nuovamente con una vedova che viene ad abitare in casa loro con le sue due figlie. Durante un viaggio muore anche il padre e Ella si ritrova in balia delle tre donne che la isolano da loro, relegandola al ruolo di serva e chiamandola con l’appellativo di Cenerentola, perché ha il volto sempre sporco di fuliggine. Ella non serba loro rancore, ubbidiente alla madre che le aveva chiesto di essere sempre gentile e coraggiosa. Un giorno, cavalcando per i boschi, incontra un giovane che si qualifica come apprendista di corte ma il realtà è il principe ereditario. Fra i due nasce subito un’intesa e quando tutte le ragazze del reame sono invitate a un ballo di corte, Cenerentola spera di poterlo incontrare di nuovo.Le sue speranze restano deluse perché la matrigna le impedisce di uscire…
Il mercenario mutante sboccato e logorroico Wade Wilson, aka Deadpool, sembra aver trovato una strada grazie all’amore della sua Vanessa e alla sua capacità di eliminare cattivi a suon di proiettili e battutacce. Ma poi Vanessa muore e Wade non ha più un motivo per vivere. Almeno finché quelli che si ostinano a considerarsi suoi amici decidono di dargli una nuova missione…
Sembra che finalmente Reed e Susan riescano a sposarsi: Redd ha promesso di non interessarsi a questa nuova minaccia che incombe sul mondo (pare che ci sia qualcuno che si diverte a fare crateri giganteschi in giro per il mondo e a sconvolgere le condizioni climatiche) ma in realtà ha già iniziato a lavorarci. Così quando appare Silver Surfer, l'uomo d'argento proveniente da altri mondi e dotato di poteri eccezionali, non si trova impreparato...
L’irrequieto principe Thor imparerà ad essere generoso e a sacrificarsi per gli altri. Con un’operazione simile a quella di Tolkien per la saga de Il signore degli Anelli, Kenneth Branach ha riletto la mitologia nordica in chiave di etica cristiana
«Si colpiranno i fratelli / l’uno all’altro daranno la morte». Così sta scritto nella Profezia del veggente, testo norreno del X secolo, sorgente viva di un ceppo linguistico, una cultura comune e un immaginario collettivo. La mitologia e la letteratura norrena, germanica e nibelungica, celtica e druidica, la saga dell’immortale Re Artù e del magico Merlino, il paganesimo delle genti del settentrione europeo, da qui traggono linfa preziosa. Questo universo magico, oscuro, gravido di sangue (spesso fratricida), popolato di mostri famelici e guerrieri possenti, non ha mai smesso di ispirare l’arte di narrare. Da quest’universo meraviglioso in tanti hanno tratto ispirazione: da Tolkien per la saga de Il signore degli Anelli, a Richard Wagner per la musica incalzante e sterminata. Talvolta ha richiamato persino sciagurate attenzioni, come la convinzione della veridicità del mito dell’«universo di ghiaccio» da parte di Himmler, nutrimento essenziale del suo misticismo nazista. Il cinema «blockbuster» americano nell’ultimo ventennio ha frugato a piene mani nel paganesimo nordico, capace anche di arricchire l’industria culturale di fumetti e videogiochi. Ultimo in ordine di tempo di questo «macro-genere» multimediale è Thor, sfavillante favola visiva in 3D. Dentro c’è tutto. Il padre degli dèi Odino, suo figlio Thor armato di martello onnipotente, e il fratello traditore Loki. Gli antichi eroi piovono sulla Terra come alieni, simili a noi (accedeva anche in L’ultimo vichingo). Ecco allora il New Mexico del primo avvistamento extraterrestre, la polizia segreta a metà tra Incontri ravvicinati del terzo tipo e Men in Black, gli ologrammi di Guerre stellari. C’è anche la spada di Re Artù, sostituita dal martello di Thor, conficcato non nella roccia ma nella sabbia del deserto. E poi la scienza si mescola alla magia, senza più confini. Può mancare l’amore? Certo che no. La scienziata Jane Foster (interpretata da Nathalie Portman) impegnata nella verifica di una sua ardimentosa teoria astrofisica dal cielo, oscuro e minaccioso sembra ricevere una risposta affermativa, attraverso una incredibile e
imprevista tempesta. Ma dal cielo piove un gigante biondo, Thor (l’attore australiano Chris Hemsworth), cacciato dal padre Odino (il grande Anthony Hopkins) su un mondo ostile, per espiare i peccati di superbia e insubordinazione. Come può una comune mortale non innamorasi di un così coraggioso, forte ed simpatico cavaliere? Il paganesimo, il naturalismo religioso così presente in film comeBeowulf di Robert Zemeckis o Avatar di James Cameron, non c’è in Thor di Kenneth Branagh. Perché? La risposta va ricercata nel talento del regista. Ma che c’azzecca l’autore di Molto rumore per nulla e Hamlet col fumettone tridimensionale, sovraccarico di meraviglie visive e dal costo multimilionario? Raro esempio di umanista europeo (nato a Belfast nel 1960), artista non spaventato dai fumetti Marvel Comics e dalla diffusa ostilità per gli effetti speciali, Branagh è riuscito a piegare l’immaterialità della tecnica. Ha riletto la mitologia nordica attraverso Shakespeare. E ricordandosi di San Paolo che vedeva nel pessimismo e nella disperazione dei pagani la mancanza della speranza, ha chiuso il racconto (fantascientifico quanto si vuole, ma shakespeariano e dunque eticamente cristiano) con queste parole: «bisogna continuare ad avere speranza».
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