Thor viene mandato sulla Terra a vivere tra gli esseri umani e a imparare il vero significato dell'eroismo. Nel frattempo, il fratellastro Loki, suo acerrimo nemico, invierà le oscure forze di Asgard ad invadere la Terra e Thor sarà chiamato a combattere.
La mitologia nordica, un mondo magico, oscuro, gravido di sangue (spesso fratricida), popolato di mostri famelici e guerrieri possenti, non ha mai smesso di ispirare l’arte di narrare. In questa sfavillante favola visiva Il guerriero Thor, ricavato dai fumetti Marvel, imparerà ad essere generoso e a sacrificarsi per gli altri. imparerà ad essere generoso e a sacrificarsi per gli altri. Il guerriroIl
In un’epoca antica, in cui gli dei vivono sulla terra governando gli uomini (da cui si distinguono per la maggiore statura e gli straordinari poteri, oltre che per la longevità), dopo il pacifico regno di Osiride, in Egitto sta per essere incoronato suo successore il valente Horus, signore dell’aria. Seth, però, signore del deserto, ha altri piani e, dopo aver assassinato il fratello Osiride, priva Horus dei suoi occhi e dei suoi poteri e stabilisce sul paese un governo crudele. Sarà Beck, un giovane ladro spinto dall’amore per la dolce Zaya, a sconvolgere i terribili piani di Seth e ad aiutare Horus a riprendere il suo posto salvando il mondo dalla distruzione.
Nell’epoca in cui regnano prequel, sequel e spin off era atteso ormai da tempo un nuovo Men in black che ci fa sentire un po' nostalgia dei capitoli precedenti.
Arthur Curry, figlio di un umano e della regina di Atlantide, preferirebbe continuare a vivere sulla terra come un uomo comune, nonostante i suoi poteri eccezionali l’abbiano già in parte fatto conoscere al mondo come metaumano ai tempi dell’avventura con la Justice League. Ma nelle profondità dell’oceano il suo fratellastro Orm prepara una guerra contro la terra ferma e la bella principessa Mera è convinta che solo Arthur possa scongiurarla. Per farlo deve trovare il tridente perduto del re di tutti gli Atlantidi e reclamare il suo posto di erede al trono dei mari. Per Arthur è l’inizio di un’avventura che lo obbligherà a fare i conti con la sua origine e la sua vocazione di eroe.
Il dio del tuono Thor sembra ormai aver poco da fare, ora che i nove mondi sono stati tutti pacificati e il cattivo fratello Loki è stato imprigionato. E’ tempo quindi di tornare a pensare all’umana Jane Foster, che non vede da due anni, anche se suo padre Odino cerca di convincerlo a prender moglie più banalmente con una ragazza del loro reame (magari la bella guerriera Sif). E’ proprio Jane a scombinare i piani di tutti: studiando delle anomalie comparse a Londra viene risucchiata da un portale e contaminata dall'Aether, una forza da millenni nascosta al malvagio Malekith e alla sua razza che, proprio per la congiunzione ormai prossima (accade solo ogni cinquemila anni) fra i nove pianeti e la terra si risveglia. Asgard e tutto l’universo è ormai in pericolo e Thor ha bisogno perfino dell’aiuto del suo odiato fratello….
Artemis Fowl è un ragazzo irlandese di 12 anni dalle doti eccezionali, sempre il primo della classe, figlio di un agiato commerciante d’arte. Questa sua superiorità intellettuale lo ha portato a non avere amici ma a lui piace stare soprattutto con il padre, con il quale condivide una passione: i racconti di fate, elfi, goblin di cui è ricco il folklore irlandese. Ma il padre si assenta spesso verso destini misteriosi, lasciandolo in custodia alla sua fidata guardia del corpo, Domovoi Leale. Un giorno Artemis riceve la telefonata di un essere misterioso: lo avvisa che suo padre è stato rapito e verrà liberato solo se in cambio lui riuscirà a consegnare Aculos. Data la situazione eccezionale che si è creata, Domovoi apre lo studio del padre perché il ragazzo possa cercare ciò che è stato richiesto. Artemis scopre così che fate ed elfi esistono realmente, e vivono nel cuore della Terra in una città tecnologicamente evoluta chiamata Cantuccio, capitale del Regno Fatato. E’ da qui che è stato rubato Aculos, un artefatto di grande potere per chi riuscirà a impossessarsene. Anche Tubero, il comandante degli elfi, lo sta cercando così come la fata Spinella Tappo, che ha perso il padre proprio nella ricerca di Aculos…
Da bambini Hansel e Gretel vengono abbandonati dal padre nel bosco e finiscono nelle grinfie della strega che abita nella casetta di marzapane. Dopo essere riusciti a farla fuori si fanno una fama di invincibili cacciatori di streghe. È per questa ragione che vengono convocati ad Augsburg, dove sono spariti molti bambini… I due iniziano ad indagare, ma dietro le sparizioni c’è una strega potente che conosce anche molti segreti nascosti nel loro passato…
Peter Parker è un liceale emarginato che, abbandonato dai suoi genitori, è stato allevato dagli zii Ben e May. Come la maggior parte dei suoi coetanei, Peter è alle prese con i problemi quotidiani legati alla crescita tra cui il primo amore: quello per la compagna di scuola Gwen Stacy. Un giorno, Peter scopre una misteriosa valigetta che apparteneva al padre e decide di indagare sulla scomparsa dei suoi genitori. Le ricerche conducono alla Oscorp e al laboratorio del Dott. Curt Connors, un ex collega di suo padre. Ben presto, Peter dovrà scontrarsi con l'alter ego di Connors, the Lizard, e fare i conti con l'improvvisa comparsa di superpoteri che determineranno il suo destino: diventare l'eroe Spider-Man.
Sembra che finalmente Reed e Susan riescano a sposarsi: Redd ha promesso di non interessarsi a questa nuova minaccia che incombe sul mondo (pare che ci sia qualcuno che si diverte a fare crateri giganteschi in giro per il mondo e a sconvolgere le condizioni climatiche) ma in realtà ha già iniziato a lavorarci. Così quando appare Silver Surfer, l'uomo d'argento proveniente da altri mondi e dotato di poteri eccezionali, non si trova impreparato...
L’irrequieto principe Thor imparerà ad essere generoso e a sacrificarsi per gli altri. Con un’operazione simile a quella di Tolkien per la saga de Il signore degli Anelli, Kenneth Branach ha riletto la mitologia nordica in chiave di etica cristiana
«Si colpiranno i fratelli / l’uno all’altro daranno la morte». Così sta scritto nella Profezia del veggente, testo norreno del X secolo, sorgente viva di un ceppo linguistico, una cultura comune e un immaginario collettivo. La mitologia e la letteratura norrena, germanica e nibelungica, celtica e druidica, la saga dell’immortale Re Artù e del magico Merlino, il paganesimo delle genti del settentrione europeo, da qui traggono linfa preziosa. Questo universo magico, oscuro, gravido di sangue (spesso fratricida), popolato di mostri famelici e guerrieri possenti, non ha mai smesso di ispirare l’arte di narrare. Da quest’universo meraviglioso in tanti hanno tratto ispirazione: da Tolkien per la saga de Il signore degli Anelli, a Richard Wagner per la musica incalzante e sterminata. Talvolta ha richiamato persino sciagurate attenzioni, come la convinzione della veridicità del mito dell’«universo di ghiaccio» da parte di Himmler, nutrimento essenziale del suo misticismo nazista. Il cinema «blockbuster» americano nell’ultimo ventennio ha frugato a piene mani nel paganesimo nordico, capace anche di arricchire l’industria culturale di fumetti e videogiochi. Ultimo in ordine di tempo di questo «macro-genere» multimediale è Thor, sfavillante favola visiva in 3D. Dentro c’è tutto. Il padre degli dèi Odino, suo figlio Thor armato di martello onnipotente, e il fratello traditore Loki. Gli antichi eroi piovono sulla Terra come alieni, simili a noi (accedeva anche in L’ultimo vichingo). Ecco allora il New Mexico del primo avvistamento extraterrestre, la polizia segreta a metà tra Incontri ravvicinati del terzo tipo e Men in Black, gli ologrammi di Guerre stellari. C’è anche la spada di Re Artù, sostituita dal martello di Thor, conficcato non nella roccia ma nella sabbia del deserto. E poi la scienza si mescola alla magia, senza più confini. Può mancare l’amore? Certo che no. La scienziata Jane Foster (interpretata da Nathalie Portman) impegnata nella verifica di una sua ardimentosa teoria astrofisica dal cielo, oscuro e minaccioso sembra ricevere una risposta affermativa, attraverso una incredibile e
imprevista tempesta. Ma dal cielo piove un gigante biondo, Thor (l’attore australiano Chris Hemsworth), cacciato dal padre Odino (il grande Anthony Hopkins) su un mondo ostile, per espiare i peccati di superbia e insubordinazione. Come può una comune mortale non innamorasi di un così coraggioso, forte ed simpatico cavaliere? Il paganesimo, il naturalismo religioso così presente in film comeBeowulf di Robert Zemeckis o Avatar di James Cameron, non c’è in Thor di Kenneth Branagh. Perché? La risposta va ricercata nel talento del regista. Ma che c’azzecca l’autore di Molto rumore per nulla e Hamlet col fumettone tridimensionale, sovraccarico di meraviglie visive e dal costo multimilionario? Raro esempio di umanista europeo (nato a Belfast nel 1960), artista non spaventato dai fumetti Marvel Comics e dalla diffusa ostilità per gli effetti speciali, Branagh è riuscito a piegare l’immaterialità della tecnica. Ha riletto la mitologia nordica attraverso Shakespeare. E ricordandosi di San Paolo che vedeva nel pessimismo e nella disperazione dei pagani la mancanza della speranza, ha chiuso il racconto (fantascientifico quanto si vuole, ma shakespeariano e dunque eticamente cristiano) con queste parole: «bisogna continuare ad avere speranza».
There are no reviews yet.