Rosso il colore della morte. Della paura anche. Di quella vera perché nel bosco che confina con il villaggio ci sono creature che non amano essere disturbate. Ma M. Night Shyamalan punta sull’amore come unico antidoto al terrore.
Robert Langdon, professore di simbologia americano in visita a Parigi per presentare un libro sul “sacro femminino” viene convocato al Louvre dall’ispettore della polizia francese Bezu Fache. Nel famoso museo giace cadavere il curatore Saunière che, ferito a morte da un assassino sconosciuto, ha lasciato un messaggio misterioso sul suo stesso corpo. Ma mentre Fache è convinto che l’assassino sia proprio Langdon, la giovane Sophie Neveu, nipote di Saunière ed esperta di codici, sospetta che il nonno volesse invece che lei e lo studioso americano collaborassero a scoprire un mistero. Mentre nell’ombra è in agguato Silas, un letale “monaco” (sic!) dell’Opus Dei, Robert e Sophie, con l’aiuto dello studioso inglese Leigh Teabing, si mettono alla ricerca di un misterioso manufatto che racchiude un segreto sulla vita di Gesù.
Il film prende spunto da una storia vera: Domino era figlia dell'attore Laurence Harvey (morto quando lei era ancora bambina) e della modella Pauline Stone. Dopo una giovinezza irrequieta, trasferitasi con la madre da Londra a Los Angeles,inzia a fare i lavori più svariati (modella, pompiere, rachera) ma sempre interessata alle armi e alle arti marziali. A 20 anni si unisce ad un'agenzia di "cacciatori di taglie" scoprendo in questo mestiere adrenalinico la sua vera passione. Il regista Scott conobbe Domino 10 anni fa, intenzionato già a quell'epoca a realizzare un film intorno alla sua vita avventurosa. Domino è morta presumibilmente di overdose nel giugno del 2005.
Beth torna negli Stati Uniti da un viaggio in Oriente. Muore dopo pochi giorni è così anche suo figlio. Si salva solo il marito Mitch perchè è immune da questo nuovo virus che si diffonde per contatto fisico ed ha una velocità di propagazione poderosa. In poche settimane muoiono milioni di persone nel mondo; l'Organizzazione Mondiale della Sanità a Ginevra assieme al Centro Malattie Infettive degli stati Uniti si danno da fare per isolare il virus e debellare la pandemia mentre il caos inizia a serpeggiare per le città...
Eric e Juliana sono una giovane coppia di sposi: lei è insegnante, lui è un aspirante agente dell'FBI. Eric è ambizioso, spera di diventare presto agente e accoglie con interesse la proposta della sua responsabile (Lenny) di diventare assistente del veterano Robert Hanssen, da poco rientrato dalla Russia, con il compito di smascherarlo per le sue presunte deviazioni sessuali. Eric, nonostante abbia a che fare con un uomo ruvido, chiaramente rimasto isolato dal resto dell'apparato, finisce per apprezzarne le doti di uomo devoto alla famiglia, fervente cattolico e pieno di attenzioni verso il suo giovane collaboratore (lo aiuta nelle sue ricerche per trovare una cura per la madre malata). Grande è la sua sorpresa quando viene a sapere da Lenny che Hanssen è in realtà sospettato di essere una spia dei russi e di esser stato messo al suo fianco solo perché entrambi cattolici....
Dubai. Ray Koval, spia del MI6, viene sedotto e derubato di importanti documenti da Claire Stenwick, al soldo della CIA. I due si rincontrano tre anni dopo a Roma e, nonostante la reciproca sfiducia, finiscono a letto insieme. è Claire a proporre a Ray di “entrare in società”; lasceranno il settore pubblico e tenteranno il colpo grosso sfruttando la guerra dello spionaggio industriale. Altri due anni e li ritroviamo ad operare, apparentemente su fronti avversi, nella lotta senza quartiere tra due colossi farmaceutici. È l’occasione che stavano aspettando per fregare tutti e filarsela, sempre che si
Un giovane che chiameremo Driver fa lo stuntman automobilistico e il meccanico di giorno, mentre di notte mette a frutto la sua abilità di guida portando in zona sicura svaligiatori professionisti. Si innamora di Irene, la sua vicina di casa, ma lei è sposata con un uomo che è appena uscito di carcere e che viene ricattato da alcuni mafiosi. Toccherà a Driver fronteggiarli....
Malcom Crowe è un terapista specializzato in psicologia infantile. Nella scena iniziale lo troviamo in casa con la sua giovane moglie, intento a godersi un momento di svago dopo aver ricevuto, per i suoi meriti professionali, un premio dalla città di Philadelphia.. La serata è però turbata dall’intrusione violenta di un giovane psicopatico che dopo esser stato inutilmente in cura da Malcom per alcuni anni, ora è deciso a vendicarsi di lui considerandolo responsabile della sua impossibile guarigione.
Il piccolo Josh ha dieci anni e frequenta la Waldron Mercy Academy, una rinomata scuola cattolica di Philadephia. A settembre inizia l’anno scolastico ma la gioia di ritrovare i propri compagni e amici di classe è offuscata dalla tristezza per un recente lutto familiare: da poco tempo è morto il nonno che viveva in casa sua e a cui voleva molto bene. Del nonno ricorda in particolare la sua fede profonda e per questo, anche se non si considera molto credente, decide di chiedere a Dio un segno che gli dia la sicurezza che il nonno sta bene…
L’amore come forza per affrontare la paura
Le regole sono un mezzo per l’uomo e non un fine.
Pubblico
14+
Per alcune scene di violenza ed altre impressionanti
Giudizio Artistico
Ottima interpretazione del premio Oscar Adrien Brody e dell’esordiente Bryce Dallas Howard (figlia del regista Ron Howard, il Richie Cunningham di Happy Days). L’opera non è all’altezza di Sesto Senso, il precedente lavoro di Shyamalan
Se rosso è l’“infausto” colore che attrae le creature del bosco, rosso per M. Night Shyamalan diventa anche il colore dell’amore. Un villaggio semplice, dove uomini e donne vivono lontano dai rumori della città, è l’ambientazione del nuovo film del regista de Il sesto senso. Un villaggio semplice, ma non tranquillo, perché la pace è frutto di mediazione con le creature dal colore rosso, che abitano nel bosco confinante con il villaggio. Ogni volta che il limite viene attraversato e ogni volta che il colore rosso viene avvistato le creature dimenticano la pace e si fanno vive. Ambientato nel 1897 The Village racconta il desiderio dell’uomo di avere una vita pura e libera dalle violenze e dall’eccessiva smania di potere. Shyamalan, attento conoscitore delle fobie dell’uomo, sa che la paura di ciò che non è controllabile può immobilizzare la ricerca di soluzioni necessarie, ma rischiose. Il regista infonde, perciò, in Ivy Walker una ragazza cieca figlia di uno degli anziani saggi del villaggio, la capacità di comprendere che le regole esistono per l’uomo e non l’uomo per le regole. E quando giunge un momento in cui il limite del bosco deve essere varcato e ogni paura delle creature deve essere affrontata la chiave sarà proprio l’amore, l’unica forza per affrontare il sovrannaturale e per cambiare la morte in vita. “Puoi essere intelligente – racconta il regista – puoi avere creato oggetti straordinari ma se non hai l’amore non sei nulla: preferisco la capacità di amare all’intelligenza”. È proprio qui che la nuova opera di M. Night Shyamalan stupisce perché affianca ai suoi temi classici (presenza del soprannaturale, morte, vita) “il desiderio di ogni secolo, attraverso l’amore, di ritrovare ciò che è stato importante e di recuperarlo” prosegue Shyamalan. “Mi piaceva raccontare una storia che dimostra come nell’uomo esistono due bisogni fondamentali che non collimano ovvero quello di trovare il coraggio di spezzare le regole del secolo e il desiderio di non cambiare il passato. I due desideri sono superati dall’amore che spinge gli uomini, motivati dal dolore e dalla forza, a trasformare positivamente la realtà che ci circonda. Con un’attenzione in più verso il progresso che non deve eliminare la purezza originaria e non deve, contemporaneamente, strappare all’uomo la capacità di immaginare”. Delicata storia d’amore, The Village si allontana dalle classiche opere del regista indiano e affronta direttamente il tema della paura e del coraggio dell’amore. I fan di Shyamalan potrebbero rimanere delusi da questo film che usa come stratagemma narrativo la suspence, rivelandolo quasi sin dall’inizio e mostrando allo spettatore che il terrore è una finzione creata dall’uomo per nascondere una realtà più grande.
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