Rosso il colore della morte. Della paura anche. Di quella vera perché nel bosco che confina con il villaggio ci sono creature che non amano essere disturbate. Ma M. Night Shyamalan punta sull’amore come unico antidoto al terrore.
Il carattere, i muscoli e la pelle dura contano di più che saper usare il computer. È il messaggio dello spettacolare action con cui, al quarto episodio, si conclude la fortunata serie di Die Hard.
Il navigato detective John McClane (Willis) è richiamato in partita per impedire a un ex dirigente dell'FBI (Olyphant) di manomettere la rete informatica che gestisce tutto il sistema della Nazione, dalla segnaletica stradale ai gasdotti. Gli Usa rischiano di tornare di colpo all'Età della pietra.
Malik El Djebena entra in carcere per scontare una condanna a 6 anni per l’aggressione a un poliziotto. Vorrebbe farsi i fatti suoi, ma viene costretto dal leader dei prigionieri còrsi, il vecchio ergastolano Luciani, a uccidere un altro prigioniero arabo, testimone in un processo a carico di un amico del boss. In questo modo Malik finisce sotto la protezione di Luciani, che in realtà lo disprezza, mentre il fantasma del morto comincia a visitarlo, dapprima come un incubo, poi sempre più come una compagnia nei lunghi giorni di carcere. Grazie ad un altro prigioniero arabo, Ryad, Malik impara a scrivere e far di conto e, quando una parte dei prigionieri còrsi viene trasferita altrove, Lucani lo “promuove”. Allo scadere dei primi tre anni Malik ottiene così alcuni ore di uscita, che usa per portare avanti gli affari del boss, ma anche per iniziarne di suoi con Ryad, che nel frattempo è stato rilasciato e si è fatto una famiglia. Ma non è così facile districarsi tra i poteri delle varie gang dentro e fuori il carcere e Malik dovrà fare ancora molta strada prima di farsi valere…
Un giovane che chiameremo Driver fa lo stuntman automobilistico e il meccanico di giorno, mentre di notte mette a frutto la sua abilità di guida portando in zona sicura svaligiatori professionisti. Si innamora di Irene, la sua vicina di casa, ma lei è sposata con un uomo che è appena uscito di carcere e che viene ricattato da alcuni mafiosi. Toccherà a Driver fronteggiarli....
Uno scrittore in crisi dopo essere stato tradito e abbandonato dalla moglie viene tormentato da uno sconosciuto che lo accusa di aver plagiato un suo racconto. Quello che all’inizio sembra solo il fastidio di uno scocciatore diventa il primo atto di una tragedia.
Eric e Juliana sono una giovane coppia di sposi: lei è insegnante, lui è un aspirante agente dell'FBI. Eric è ambizioso, spera di diventare presto agente e accoglie con interesse la proposta della sua responsabile (Lenny) di diventare assistente del veterano Robert Hanssen, da poco rientrato dalla Russia, con il compito di smascherarlo per le sue presunte deviazioni sessuali. Eric, nonostante abbia a che fare con un uomo ruvido, chiaramente rimasto isolato dal resto dell'apparato, finisce per apprezzarne le doti di uomo devoto alla famiglia, fervente cattolico e pieno di attenzioni verso il suo giovane collaboratore (lo aiuta nelle sue ricerche per trovare una cura per la madre malata). Grande è la sua sorpresa quando viene a sapere da Lenny che Hanssen è in realtà sospettato di essere una spia dei russi e di esser stato messo al suo fianco solo perché entrambi cattolici....
Buenos Aires al giorno d'oggi. L'agente federale Benjamin Espòsito è andato in pensione. Sente il bisogno di mettersi a scrivere un romanzo: la storia dell'omicidio di una bella e giovane donna uccisa venticinque anni fa che ancora oggi turba la sua coscienza. Confida il suo progetto a Irene, all'epoca suo superiore diretto. Lo fa anche perché la lunga consuetudine di lavoro fianco a fianco con lei nasconde un amore mai dichiarato...
Il piccolo Josh ha dieci anni e frequenta la Waldron Mercy Academy, una rinomata scuola cattolica di Philadephia. A settembre inizia l’anno scolastico ma la gioia di ritrovare i propri compagni e amici di classe è offuscata dalla tristezza per un recente lutto familiare: da poco tempo è morto il nonno che viveva in casa sua e a cui voleva molto bene. Del nonno ricorda in particolare la sua fede profonda e per questo, anche se non si considera molto credente, decide di chiedere a Dio un segno che gli dia la sicurezza che il nonno sta bene…
Malcom Crowe è un terapista specializzato in psicologia infantile. Nella scena iniziale lo troviamo in casa con la sua giovane moglie, intento a godersi un momento di svago dopo aver ricevuto, per i suoi meriti professionali, un premio dalla città di Philadelphia.. La serata è però turbata dall’intrusione violenta di un giovane psicopatico che dopo esser stato inutilmente in cura da Malcom per alcuni anni, ora è deciso a vendicarsi di lui considerandolo responsabile della sua impossibile guarigione.
L’amore come forza per affrontare la paura
Le regole sono un mezzo per l’uomo e non un fine.
Pubblico
14+
Per alcune scene di violenza ed altre impressionanti
Giudizio Artistico
Ottima interpretazione del premio Oscar Adrien Brody e dell’esordiente Bryce Dallas Howard (figlia del regista Ron Howard, il Richie Cunningham di Happy Days). L’opera non è all’altezza di Sesto Senso, il precedente lavoro di Shyamalan
Se rosso è l’“infausto” colore che attrae le creature del bosco, rosso per M. Night Shyamalan diventa anche il colore dell’amore. Un villaggio semplice, dove uomini e donne vivono lontano dai rumori della città, è l’ambientazione del nuovo film del regista de Il sesto senso. Un villaggio semplice, ma non tranquillo, perché la pace è frutto di mediazione con le creature dal colore rosso, che abitano nel bosco confinante con il villaggio. Ogni volta che il limite viene attraversato e ogni volta che il colore rosso viene avvistato le creature dimenticano la pace e si fanno vive. Ambientato nel 1897 The Village racconta il desiderio dell’uomo di avere una vita pura e libera dalle violenze e dall’eccessiva smania di potere. Shyamalan, attento conoscitore delle fobie dell’uomo, sa che la paura di ciò che non è controllabile può immobilizzare la ricerca di soluzioni necessarie, ma rischiose. Il regista infonde, perciò, in Ivy Walker una ragazza cieca figlia di uno degli anziani saggi del villaggio, la capacità di comprendere che le regole esistono per l’uomo e non l’uomo per le regole. E quando giunge un momento in cui il limite del bosco deve essere varcato e ogni paura delle creature deve essere affrontata la chiave sarà proprio l’amore, l’unica forza per affrontare il sovrannaturale e per cambiare la morte in vita. “Puoi essere intelligente – racconta il regista – puoi avere creato oggetti straordinari ma se non hai l’amore non sei nulla: preferisco la capacità di amare all’intelligenza”. È proprio qui che la nuova opera di M. Night Shyamalan stupisce perché affianca ai suoi temi classici (presenza del soprannaturale, morte, vita) “il desiderio di ogni secolo, attraverso l’amore, di ritrovare ciò che è stato importante e di recuperarlo” prosegue Shyamalan. “Mi piaceva raccontare una storia che dimostra come nell’uomo esistono due bisogni fondamentali che non collimano ovvero quello di trovare il coraggio di spezzare le regole del secolo e il desiderio di non cambiare il passato. I due desideri sono superati dall’amore che spinge gli uomini, motivati dal dolore e dalla forza, a trasformare positivamente la realtà che ci circonda. Con un’attenzione in più verso il progresso che non deve eliminare la purezza originaria e non deve, contemporaneamente, strappare all’uomo la capacità di immaginare”. Delicata storia d’amore, The Village si allontana dalle classiche opere del regista indiano e affronta direttamente il tema della paura e del coraggio dell’amore. I fan di Shyamalan potrebbero rimanere delusi da questo film che usa come stratagemma narrativo la suspence, rivelandolo quasi sin dall’inizio e mostrando allo spettatore che il terrore è una finzione creata dall’uomo per nascondere una realtà più grande.
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