THE TWILIGHT SAGA – ECLIPSE

Per Bella l’approssimarsi del diploma non segna un traguardo negli studi, ma il termine concordato con l’amato vampiro Edward per essere “trasformata”. Ma a contrastare la sua decisione, oltre alle incertezze dello stesso Edward (che non vuole condannarla a un’eternità senz’anima), ci si mette il licantropo Jakob, deciso a conquistare l’amore di Bella. A complicare le cose una catena di omicidi che scuote Seattle e preannuncia l’arrivo di un esercito di vampiri neonati che la crudele Victoria ha creato per uccidere Bella. Per difendere l’amata Edward e Jakob formeranno una forzata alleanza che metterà a nudo l’intreccio imprevedibile dei sentimenti che li lega.

Valori Educativi



La pellicola ha il suo punto di forza in una scelta di racconto molto precisa, che asseconda l’esasperazione dei sentimenti, rispetto ai quali non esistono ragioni da opporre né regole da seguire se non il puro sentire

Pubblico

10+

Qualche scena di violenza

Giudizio Artistico



Una pellicola che non brilla certo per qualità artistiche; l’andamento è sempre piuttosto faticoso, con lunghe scene di chiacchiere sentimentali intervallate da sequenze d’azione neanche troppo spettacolari e una quasi totale mancanza di ironia

Cast & Crew

Our Review

Il triangolo no…così diceva una volta una canzone. E invece è proprio questa figura geometrico-sentimentale a dominare il terzo capitolo della saga di Twilight creata da Stephenie Meyer, affidato a un nuovo regista (David Slade, esperto di vampiri dal precedente 30 giorni di buio) che ne amplificasse gli elementi di action, comunque sempre secondari rispetto ai tormenti amorosi dei tre protagonisti (riecheggiati dagli altri personaggi).

Tormenti che si attorcigliano intorno alla possibilità di “amare più di una persona” in modi diversi e a diverse condizioni, pasticciando con l’educazione dei sentimenti e le espressioni dell’affettività, lanciando qualche affondo sullo stato dell’anima del non morto, ma poi opportunamente dimenticandolo in nome di un romanticismo esasperato ed un po’ zuccheroso.

Così mentre Bella cerca di forzare le resistenze di Edward (ora apparentemente passato oltre l’irresistibile attrazione per il sangue di lei) per convincerlo a consumare il loro legame in un rapporto sessuale e lui invoca la sua educazione d’altri tempi per convincerla ad accettare prima di sposarlo (buone le intenzioni, peccato manchi un approfondimento delle ragioni…), il licantropo Jakob non si arrende all’evidenza e punta proprio sull’attrazione sessuale (e il senso di colpa)  per allontanare Bella dalla sua irrevocabile decisione.

Che però è, per l’appunto, irrevocabile e mai messa in discussione da un personaggio, Bella, che appare sempre più fastidioso nel suo narcisistico dibattersi in dilemmi che non sono mai veramente tali, e nonostante questo sono continuamente assecondati da chi la circonda.

La saga della Meyer (che si è rivelata un brand  potente benché, sospettiamo, effimero) ha saputo intercettare, in un’epoca di rapporti usa e getta, le fantasie di adolescenti in cerca di romanticismo (e non solo il loro), affascinate dalla promessa di un amore eterno e potentissimo, in cui la desiderata dose di trasgressione non è data da eccessi di natura sessuale, ma dal fatto di essere sempre sul filo di un pericolo mortale.

Un tema che qui viene in qualche modo esplicitato nel confronto tra Bella (decisa a unirsi a Edward prima di diventare vampira, mentre lui prima vuole che si sposino) e il suo amato, ma la cui soluzione viene poi rimandata senza che in merito si esprima un giudizio profondo, mentre il comportamento cavalleresco del vampiro rappresenta un modello maschile che potrebbe essere positivo se non rischiasse di apparire oggi forse poco realistico e quello del giovane licantropo, al contrario, esalta in modo semplicistico l’esuberanza di tanti adolescenti nostrani.

L’idea che esista una sorta di predestinazione che lega gli amanti, poi, costituisce l’ultimo ingrediente di una pellicola che non brilla certo per qualità artistiche; l’andamento è sempre piuttosto faticoso, con lunghe scene di chiacchiere sentimentali intervallate da sequenze d’azione neanche troppo spettacolari e una quasi totale mancanza di ironia che avrebbe invece alleggerito e movimentato l’insieme senza per forza di cose pregiudicare un approfondimento tematico, come hanno dimostrato negli ultimi anni pellicole come quelle della saga di X-Men.

Del resto Eclipse, come i suoi antecedenti, ha il suo punto di forza in una scelta di racconto molto precisa, che asseconda l’esasperazione dei sentimenti, rispetto ai quali non esistono ragioni da opporre né regole da seguire se non il puro sentire. A conferma di ciò lo spazio esiguo che è dedicato all’ambito scolastico che pure dovrebbe costituire il luogo e il pensiero dominante per una ragazza sulla soglia del diploma…

In ogni caso il discorso pronunciato dall’amica di Bella ai diplomati (che non abbiamo mai visto sudare sui libri…) è un invito a “fare scelte sbagliate” come modo di trovare la propria strada seguendo il proprio cuore (invito che Bella interpreta facendosi avanti con il, a suo avviso, troppo cavaliere Edward), e con questo si esaurisce ogni pretesa di giudizio sulle scelte dei personaggi, dato che le regole imposte dal padre di Bella, Charlie, vengono facilmente aggirate in nome di un interesse superiore…

Del resto con il recupero di altri personaggi della saga (gli altri vampiri del clan vegetariano dei Cullen) non fanno altro che riecheggiare il medesimo tema, legando a coppie i futuri compagni di strada di Bella decisa ad uscire dalla sua condizione di “anormale” abbracciando l’immortalità, resa un po’ malinconica dall’addio a mamma e papà, ma mai, proprio mai preoccupata della sua anima immortale…

È bizzarro pensare che nella morale mormona che la Meyer  traspone nei sui romanzi (e che viene trascritta abbastanza pedissequamente nei film) l’esercizio della virtù della continenza (quanto reggerà lo sanno i lettori, per ora non gli spettatori) si sostituisca ad una più integrale visione dell’essere umano e del suo destino, lasciando che questa saga così popolare tra giovani e non si nutra di una limitatante e limitata visione dell’essere umano.

Autore: Franco Olearo

Details of Movie

Titolo Originale The Twilight Saga - Eclipse
Paese USA
Etichetta
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