THE RIDE – STORIA DI UN CAMPIONE
La storia vera di John Buultjens che, a causa delle violenze subite in casa da piccolo e per l’educazione suprematista ricevuta, si ritrova ad esser chiuso in riformatorio. Uscirà perché affidato ad una coppia interraziale che lo adotterà, donandogli una seconda fondamentale possibilità nella vita, a diventare un campione di BMX. Disponibile su Amazon Prime
John, quando è ancora molto piccolo, accoltella il padre per difendere la madre dall’aggressione paterna. A causa di questo episodio, che segue altri piccoli fatti criminali in cui è coinvolto, si ritrova ad esser rinchiuso in un riformatorio. È dotato di un animo gentile, intelligente e profondo che però, nel luogo in cui si ritrova a vivere (il riformatorio), è costretto a soffocare mostrandosi violento e aggressivo anche per l’educazione suprematista ricevuta. La tenacia della sua assistente sociale gli permette di avere l’unica vera occasione della sua vita: essere accolto da una famiglia in affidamento. Per John inizia una nuova vita dove dovrà imparare ad aprirsi e a fidarsi di chi gli vuol bene. L’affetto dei genitori affidatari e, soprattutto, l’amicizia con il padre affidatario, Eldridge, lo incoraggerà a seguire le sue passioni fino a renderlo un campione di BMX.
Valori Educativi
Il film mostra quanto possano incidere gli insegnamenti negativi ricevuti in età infantile nel periodo adolescenziale e come ognuno possa decidere di cambiare. Interessante la tenacia dei genitori adottivi capaci di accogliere il protagonista nonostante le sue profonde resistenze.
Pubblico
10+Alcune scene di violenza che non guastano la pellicola. Il film, nella sua totalità, coinvolge lo spettatore nella storia del protagonista.
Giudizio Artistico
Il film non è particolarmente originale nella scenografia e nelle scene, nonostante la spettacolarità nell’utilizzo della BMX. Tali limiti sono, comunque, superati agevolmente dalla interessante e veritiera trama
Cast & Crew
Regia
Alex Ranarivelo
Our Review
«Ho sentito dire che non puoi scegliere da dove vieni, ma puoi scegliere dove vuoi andare. La mia vita non è sempre stata così: le scelte che ho fatto mi hanno spinto vicino al limite. Quelle scelte non mi hanno solo portato fin qui, mi hanno portato a qualcosa che non pensavo potesse realizzarsi». Queste le parole che la voice over del protagonista introduce alla storia di un ragazzo dotato di delicatezza, intelligenza e profondità d’animo, nonostante il passato molto travagliato. Le parole iniziali rappresentano il senso e la spiegazione di tutto quanto il film: una storia vera.
La narrazione aiuta a comprendere come l’aggressività, presente sin dalle prime scene, abbia segnato il piccolo protagonista nel profondo al punto che, anche quando l’oramai adolescente John inizierà a capire che la vita è preziosa, sembra non volerlo lasciare: c’è un passato che lo perseguita attraverso quei legami (il fratello, in particolare) che è impossibile tagliare.
La storia è ambientata in California, dove la BMX, lo sport in cui il giovane John si dimostrerà essere un campione, è uno degli sport più affermati: nel film entra in scena, nella parte di sé stesso, anche un famoso campione di skate, Steve Caballero.
Sullo sfondo dell’intera vicenda, chi guarda il film, è chiamato a confrontarsi con le ideologie di stampo nazista con cui sin da piccolo deve fare i conti il protagonista e da cui è profondamente condizionato.
Nel dipanarsi della trama si comprende che proprio la violenza gratuita di chi si lascia condizionare dalle teorie suprematiste sarà la spinta, per la coppia (interraziale) di genitori affidatari a spingerli a scegliere John. E sarà in quella famiglia che John, scavando nel passato dei nuovi genitori, grazie soprattutto alla delicatezza di Marianna – che sin dal primo incontro riesce a scalfire le difese ingiustificate del giovane adolescente – che arriverà a capire quanto possano essere false e pericolose certe teorie.
È indubbiamente interessante, nel film, il rapporto che si instaura tra John ed Eldridge, il padre affidatario (uomo di colore e promessa dello sport), per due ragioni: si mostra la difficoltà intergenerazionale tra un uomo (maturo) e un ragazzo (che vuol “giocare” ad essere uomo) e la capacità di conquistarsi la fiducia necessaria in campo educativo capace di annientare le paure che per troppo tempo hanno condizionato il giovane protagonista.
Il film si presta anche ad una riflessione sui ruoli degli assistenti sociali (nel nostro caso è interpretata da Sasha Alexander) e di come possano avere un’influenza positiva sulle scelte dei ragazzi loro affidati.
The Ride è sì una storia vera, ma allo stesso tempo è anche un “favola a lieto fine” capace di mostrare come, nella misura in cui si è capaci di vincere sé stessi e le proprie paure, ci si può rialzare dal proprio fango costruendo qualcosa che merita di essere ricordato. Allo stesso tempo – come si comprende dai disegni del protagonista – è anche un modo per aiutare a comprendere che chi si sente solo come Ulisse nell’affrontare il gigante Ciclope può, aprendosi alla fiducia all’altro, ritrovarsi a combattere battaglie che da soli incuterebbero molta più paura.
Enzo vitale
Autore: Enzo Vitale
Details of Movie
Etichetta | FamilyOro |
---|---|
Giudizio Artistico | 7 |
Paese | USA |
Tipologia | Film |
Titolo Originale | The Ride |
Tematiche (generale) | Adolescenti Adozione Amore e Famiglia Da una storia vera Sport |
Maja
Sometimes, a movie touches your soul and leaves you with something deeper than just entertainment. The Ride – Story of a Champion is one of those films: an emotional, profound, and human journey that captures the viewer’s heart.
The movie tells the story of a young man whose past is marked by negative teachings and childhood trauma, heavily influencing his adolescence. Yet, at the core of this intense narrative lies a powerful message of hope and redemption: everyone has the ability to change, to rewrite their destiny, even when the odds seem stacked against them.
What makes this film truly special is the unwavering tenacity and unconditional love of the adoptive parents, who embrace the protagonist with extraordinary strength. Despite his initial resistance, they manage to see beyond his fears and vulnerabilities, showing him that a different, better future is possible. It’s a moving example of how love and support can transform a life.
The storytelling is interwoven with strong emotions and touching moments that push you to reflect on the weight of the past and the courage it takes to confront it. This movie isn’t just a sto—it’s a life lesson.
If you’re looking for a film that will move you, inspire you, and show you the power of human resilience, The Ride – Story of a Champion is a must-watch. Prepare yourself for an experience that will stay with you long after the credits roll.
Sometimes, a movie touches your soul and leaves you with something deeper than just entertainment. The Ride – Story of a Champion is one of those films: an emotional, profound, and human journey that captures the viewer’s heart.
The movie tells the story of a young man whose past is marked by negative teachings and childhood trauma, heavily influencing his adolescence. Yet, at the core of this intense narrative lies a powerful message of hope and redemption: everyone has the ability to change, to rewrite their destiny, even when the odds seem stacked against them.
What makes this film truly special is the unwavering tenacity and unconditional love of the adoptive parents, who embrace the protagonist with extraordinary strength. Despite his initial resistance, they manage to see beyond his fears and vulnerabilities, showing him that a different, better future is possible. It’s a moving example of how love and support can transform a life.
The storytelling is interwoven with strong emotions and touching moments that push you to reflect on the weight of the past and the courage it takes to confront it. This movie isn’t just a sto—it’s a life lesson.
If you’re looking for a film that will move you, inspire you, and show you the power of human resilience, The Ride – Story of a Champion is a must-watch. Prepare yourself for an experience that will stay with you long after the credits roll.