TESTAMENT: LA STORIA DI MOSÈ

20243 episodi da 85 min14+   FedeStorie dalla Bibbia

Il nuovo tentativo della piattaforma Netflix di provare ad esplorare le vie del sacro si rivolge ad una delle più suggestive storie della Bibbia: Mosè. Forse in modo troppo ecumenico, sincretistico e superficiale. Disponibile su Netflix.

Mosè, figlio di una famiglia ebrea, nel momento in cui il faraone ordina l’uccisione di tutti i primogeniti del popolo ebreo (in schiavitù in Egitto da 400 anni), riesce a salvarsi grazie alla madre che, fatto un cesto di vimini impregnato di pece, lo abbandona nel fiume Nilo anche se seguito a distanza dalla giovane sorellina.

La cesta è raccolta dalla figlia del Faraone che accoglie il bambino come suo figlio: per nutrirlo si rivolge ad una nutrice ebrea che, senza saperlo, è la stessa madre del bambino (indicata dalla giovane sorellina di Mosè).

Il bambino cresce e, col passare del tempo, si rende conto di essere diverso dagli altri ragazzi della corte imperiale: è animato da un profondo senso di giustizia che lo porta ad intervenire nel momento in cui uno dei guardiani sta fustigando ingiustamente uno degli schiavi. Per difendere lo schiavo uccide la guardia ebrea ma una donna lo vede e riferisce il fatto: il Faraone ordina di uccidere Mosè.

Per tale motivo ragione decide si scappare nel deserto fino ad arrivare ad un pozzo d’acqua dove riesce ad abbeverarsi ed aiuta delle donne. Unitosi alla tribù nomade a cui appartenevano le donne aiutate al pozzo, sposa Zippora, la figlia di Ietro, che lo ha accolto nella sua casa. La tribù è insediata ai piedi del sacro monte Sinai. Qui Mosè sente un forte richiamo a salire sul monte dove, arrivato in cima, incontra Dio in un roveto ardente che arde ma non si consuma. Dio parla a Mosè, gli rivela il Suo nome e gli da un ordine: portare fuori dall’Egitto il suo popolo.

Mosè, con la sua famiglia, ritorna in Egitto, dove il Faraone, inizialmente contrario, acconsente solo dopo dieci piaghe, l’ultima delle quali procura la morte di tutti i primogeniti degli egiziani. Allora, il Faraone ordina al popolo di andare via, ma poco dopo si pente e insegue gli Ebrei nel deserto fino al Mar Rosso, dove, con l’intervento di Dio, Mosè riesce a dividere le acque e passare oltre. Il Faraone, incapace di accettare la sconfitta, insegue gli egiziani nel mare ma ne è travolto. Il popolo, oramai libero, si dirige verso la Terra Promessa: qui, il popolo, vive diverse difficoltà, è testimone dell’intervento continuo di Dio, fa esperienza dell’infedeltà piegandosi davanti al vitello d’oro fatto da mano d’uomo, riceve l’Alleanza e, quindi, del dono dei Comandamenti, quali indicazioni per seguire la volontà di Dio.

 


Valori Educativi



Quella di Mosè è tra le più importanti storie della Bibbia. Al di là dei limiti interpretativi dovuti ad una superficiale consulenza teologica, la serie permette di conoscere alcuni fatti che invitano, seppur indirettamente, alla lettura del testo originale: la Bibbia.

Pubblico

14+

Alcune scene di violenza. Atmosfere macabre e, soprattutto, un messaggio che riduce al massimo della superficialità l’elemento religioso che dovrebbe essere centrale nella storia

Giudizio Artistico



Un mix di recitazione scadente e documentario in cui, coloro che sono stati coinvolti non sembrano aver preso troppo sul serio quello che stanno facendo.

Cast & Crew

Our Review

Mosè

Tre episodi (il profeta, le piaghe, la terra promessa), quelli della recente serie TV Netflix, TESTAMENT: LA STORIA DI MOSÈ, che hanno il solo scopo di aiutare lo spettatore ad entrare in contatto con quella che è – e resta – tra le storie della Bibbia, la più suggestiva e ricca di richiami e riferimenti nel Nuovo Testamento.

Per i più avvezzi alla liturgia cattolica risulterà scontato il richiamo continuo a quanto è narrato in gran parte dell’Esodo, secondo libro della Bibbia e considerato tra i principali testi del Pentateuco.

Diciamo subito che la serie tv, a tratti (solo a tratti!) interessante, neanche lontanamente ha che fare con uno dei colossal della storia del cinema, I dieci comandamenti, che ci ha regalato le interpretazioni degli indimenticabili Charlton Heston (nei panni di Mosè) e Yul Brynner (il Faraone d’Egitto) tanto per fare un paio di nomi. La tentazione di accelerare la visione, in questo caso, invece che gustarne la proiezione, con la possibilità di velocizzarne lo scorrere delle immagini, la dice lunga sulla insufficienza nel rendere con forza un contenuto carico di suggestioni.

Mosè, secondo la visione cattolica, è il liberatore del popolo d’Israele dall’oppressore Faraone (immagine del male e del peccato che tiene incatenato l’essere umano) ma non all’interno di questa serie che sembra troppo preoccupata a rileggere un testo fondamentale della Bibbia (qualcuno ha parlato di “Vangelo dell’Antico Testamento”) in chiave sociale e solo superficialmente in senso spirituale.

Mosè

La precisazione iniziale che si legge sullo schermo all’inizio del primo episodio sembra un volersi parare da ogni giustificata critica: «Questa serie è una trasposizione drammatica della storia di Mosè e dell’Esodo, alla quale si aggiungono i punti di vista di teologi e storici appartenenti a diversi contesti religiosi e culturali. Il loro contributo ha lo scopo di arricchire la narrazione, ma non deve essere interpretato come espressione dell’opinione dominante».

Ci troviamo davanti ad un docu-drama troppo preoccupato del dialogo interreligioso e che, quindi, tende ad allontanarsi dalla verità narrata nella Sacra Scrittura che, per quanto spazio possiamo fare alle diverse teorie esegetiche, resta pur sempre un racconto di fatti storici.

Durante la visione non mancano riferimenti (presentati in sovraimpressione) a precisi versetti del testo sacro: questo, però, non sembra garantire una fedele riproposizione di quanto riportato nella Bibbia.

In sintesi, diamo un giudizio che vede approssimazione, per un lavoro troppo orientato all’accoglienza della critica a causa di una scelta – che è, quindi, presa di posizione preconcetta – di non aver inserito, tra gli esperti, anche il punto di vista cattolico.

Peccato perché poteva essere un tentativo interessante di lettura e interpretazione di un testo sacro per ebrei, protestanti, musulmani e, assenti perché non coinvolti, cattolici.

Autore: Enzo Vitale

Details of Movie

Giudizio Artistico 5
Paese  USA
Tematiche (generale)
Tematiche-dettaglio
Tipologia
Titolo Originale Testament: The Story of Moses
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