SUPER MARIO BROS. – Il film

Innumerevoli sono i casi di film tratti dai videogiochi; solo per citarne alcuni, basti pensare a Prince of Persia – Le sabbie del tempo (2010), Tomb Raider (2001), e Assassin’s Creed (2016). Dunque, l’adattamento cinematografico di Super Mario risulta essere uno degli ultimi casi di pellicole basate sul mondo videoludico.

Eppure, grande (e meritata) è stata l’aspettativa relativa al film prodotto dalla Nintendo in quanto il precedente lungometraggio basato sulla storia dell’idraulico baffuto, realizzato nel 1993, non aveva ottenuto un grande successo per via della storia incoerente e la poca somiglianza con i videogiochi da cui traeva ispirazione.

Nel 2023, la Nintendo realizza un nuovo adattamento di Super Mario, giungendo ad un successo inaspettato; ad oggi infatti la pellicola ha incassato oltre un miliardo e duecento milioni di dollari a livello internazionale, confermandosi tra le pellicole più redditizie della storia del cinema.

Sia chiaro non si tratta di un capolavoro ma è vero che Super Mario Bros. – Il film possiede delle caratteristiche che ne hanno determinato e continuano a determinarne il successo in sala.

Innanzitutto, Super Mario Bros è il film che tutti si aspettano di guardare ovvero non riserva sorprese a livello narrativo né si discosta dalla storia originale, e risulta essere dotato di una struttura narrativa piatta e schematica (appunto da videogioco), con dei personaggi già conosciuti e con delle dinamiche già viste nei prodotti per console della Nintendo. Nonostante ciò, viene effettuato un pregevole tentativo di approfondire la storia dei suoi protagonisti, in particolare raccontando come Mario e Luigi siano molto legati sin da quando erano piccoli e mettendo in luce come Mario abbia sempre preso le difese del fratello minore quando era vittima di bullismo, o che fosse sempre pronto a sostenerlo nel momento del bisogno. Inoltre, i due fratelli vivono in una famiglia che vuole loro bene e che ha grandi aspettative su di loro; di conseguenza entrambi i ragazzi fanno di tutto per non deluderli, imbarcandosi spesso in nuove imprese e progetti e facendosi coraggio a vicenda.

Un personaggio però che più di tutti spicca all’interno del film, oltre al vulcanico Bowser (doppiato in lingua originale da un Jack Black in splendida forma), è la principessa Peach; questa volta la donna non è più “il premio” da ottenere a fine gioco, non è più la principessa indifesa da salvare, bensì un personaggio attivo e pronto a battersi per i suoi sudditi e per il bene del suo regno.

Eccezion fatta per queste apprezzabili digressioni di sceneggiatura volte a conferire un certo background ai vari protagonisti, Super Mario Bros è un film quasi del tutto realizzato in funzione del fan service, costellato di numerose citazioni ai videogiochi della saga di Super Mario (tra cui Super Mario 64, Mario Party, Super Mario Bros, Mario Kart ecc.), nonché zeppo di riferimenti agli anni Ottanta, come quando in una scena Mario gioca a Kid Icarus con la sua console NES.

Da un punto di vista tecnico, la grafica di straordinaria qualità, la regia e il montaggio risultano essere strutturati secondo la logica videoludica, puntando quasi del tutto su sequenze dinamiche volte ad intrattenere il pubblico, e facendo “progredire di livello” il personaggio di Mario come se fosse lo stesso spettatore a guidarlo.

In conclusione, Super Mario Bros. – Il film risulta essere una summa, oltre che un omaggio cinematografico, di tutti i videogiochi di Super Mario usciti negli scorsi quarant’anni. Sfruttando la tecnologia più avanzata e la struttura da blockbuster, la Nintendo è riuscita a confezionare un prodotto adatto ad un pubblico universale, facendo inoltre leva sull’effetto nostalgia che il personaggio di Mario ha determinato soprattutto negli spettatori più grandi.

In sostanza, il film vuole essere una lettera d’amore nei confronti di un personaggio videoludico che in momenti diversi ha rappresentato e rappresenta ancora, generazioni di videogiocatori.