SUBSERVIENCE
In un futuro vicino una famiglia si appoggia, per affrontare i piccoli problemi pratici di ogni giorno, a una domestica- robot salvo poi comprendere la gravità della loro scelta. Un film distopico che finisce per spaventare senza approfondire. Su PrimeVideo
Nick lavora in un cantiere edile. Sua moglie Maggie è stata ricoverata perché deve essere presto operata al cuore appena verrà trovato un donatore. La coppia ha due bambini piccoli e Nick ha problemi a lavorare e a prendersi cura di entrambi. Decide quindi di acquistare una baby -sitter robot dalle sembianze di una giovane donna (Megan Fox) a cui dà il nome di Alice. Questa si mostra da subito adatta al compito, è amorevole con i bambini e servizievole nei confronti di Nick. La sua tendenza però a trovare sempre e comunque ciò che lei ritiene vantaggioso per colui che considera il suo utente primario la porta a prendere decisioni pericolose….
Valori Educativi
Una famiglia, nonostante la fragilità di uno dei suoi componenti, ritrova la sua unità di fronte a un comune nemico.
Pubblico
18+Bambini sottoposti a un pericolo mortale. Incontri sessuali. Dettagli di un intervento chirurgico. Linguaggio spesso esplicito.
Giudizio Artistico
Gli sceneggiatori mettono troppa carne al fuoco spostandosi dall’ analisi di un nostro prossimo futuro alla spettacolarità di un thriller da luna park perdendo così coerenza narrativa. Molto brava Megan Fox nella parte di una donna-robot.
Cast & Crew
Megan Fox
Michele Morrone
Our Review
Diciamo la verità: chi non ha visto con interesse ma al contempo con preoccupazione la diffusione dell’A.I. e la creazione di robot simil-umani sempre più efficienti? Chi non si è innervosito nel chiamare per telefono un call center per poi accorgersi che sta parlando con una signorina partorita da un computer che parla grazie all’intelligenza artificiale?
Questo film ci pone in un’epoca, non certo lontana, nella quale robot molto (troppo) simili a uomini e donne reali, possono svolgere servizi anche qualificati. Il loro corpo è quello di un essere umano; la loro capacità di discernere gli accadimenti nel mondo e di prendere le giuste decisioni derivano dal loro potente, ma freddo, cervello digitale. Se questi robot manifestano ottime capacità nell’accudire i bambini, nel sostituire gli operai di cantiere nei lavori pericolosi, addirittura nello svolgere interventi chirurgici delicati, appare evidente il rovescio della medaglia: tanti uomini e donne, questa volta reali, perdono il loro lavoro. Tutta la prima parte del film sviluppa i risvolti sociologici di questa tematica mostrando da una parte le capacità di Alice nell’accudire dei bambini e il loro papà rimasto solo a casa (forse troppo solo..) ma anche l’effetto dirompente del licenziamento degli operai di un cantiere, sostituiti da equi-funzionali robot. Nella seconda parte il film vira verso il thriller: i robot sviluppano una coscienza deviata e occorre difendersi per sopravvivere.
Il film ha voluto lasciarci qualche messaggio? Il suo problema è che ha finito per mettere troppa carne al fuoco. Si è partiti dalle tematiche di gestione di un piccolo nucleo familiare, dall’ansia per un importante intervento chirurgico, dai problemi sociali di un cantiere edile, per poi esplodere in un combattimento generalizzato robot-esseri umani dove ormai ciò che conta è solo la curiosità di scoprire se i nostri simili riusciranno a sopravvivere. E’ un peccato perché dobbiamo concludere che non è stato fatto alcun passo avanti nell’approfondire questa interessante tematica ma si è sfruttata ancora una volta la sua spettacolarità e ci si è appellati alle nostre più irrazionali paure verso il progresso. Occorre aggiungere che questo film ha una strana preferenza per gli ambienti ospedalieri: in diverse occasioni, più di un personaggio finisce nelle loro corsie. Magnifica Megan Fox nella parte di Alice: ci trasmette una inquietante e fredda ambiguità. Non si può dire lo stesso di Michele Morrone nella parte di Nick: il suo è un personaggio che rimane incompiuto, perennemente travolto dagli eventi e incerto sul da farsi.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Paese | USA |
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Tipologia | Film |
Valori Educativi | 6 |
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