SOUL KITCHEN

Zinos, giovane tedesco di origine greca, gestisce alla meglio il suo ristorante ricavato in un quartiere periferico di Amburgo: cucina semplice, clientela di bocca buona, poche pretese, almeno finché un vecchio compagno di scuola, Neumann, mette gli occhi sul fabbricato in vista di una speculazione immobiliare.
Ma intanto Zinos ha ben altri problemi da risolvere: l’altolocata fidanzata Nadine parte per Shangai, lui rimane con la schiena bloccata, suo fratello Illias ha bisogno di lavorare da lui per ottenere la semilibertà, mentre il sostituto cuoco è un genio pazzoide che finisce per allontanare i clienti storici.
Ma Zinos è deciso a non arrendersi e piano piano le cose cominciano a rigirare per il verso giusto: nuovo stile, nuovi clienti, grandi progetti per il futuro…ma il disastro è di nuovo dietro l’angolo

Valori Educativi



Il film presenta uno sguardo ottimista e fiducioso nelle capacità degli individui di dare il meglio di sé nonostante i propri limiti e i propri errori

Pubblico

18+

Alcune scene a contenuto sensuale, accenni di nudo, uso di droghe.

Giudizio Artistico



Un buon esempio di quel cinema di intrattenimento in formato europeo, capace di sfruttare le occasioni di racconto che i cambiamenti in atto nella società del vecchio continente offrono a piene mani

Cast & Crew

Our Review

Dopo il dramma etnico La sposa turca Fatih Akin sorprende il suo pubblico decidendo di darsi alla commedia (il film è stata una delle migliori sorprese del Festival di Venezia 2009 dove ha vinto il Premio Speciale della Giuria) e sfruttando al meglio un melting pot in salsa tedesca che normalmente fa da sfondo a drammi e storie di emarginazione.

Qui invece il volonteroso protagonista Zinos è un immigrato ben integrato (tanto da avere una ricca fidanzata tedesca, una premessa invero un po’ bizzarra, ma che si accetta grazie alla spigliatezza del protagonista), un uomo dai molti progetti e dagli affetti solidi, circondato da amici e collaboratori anche loro pieni di sogni: il barista rockettaro, la cameriera pittrice, il cuoco fondamentalista della buona cucina e in fondo anche il fratello scassinatore che si vergogna di essere stato in galera.

Zinios si arrabatta in una città caotica, ma non ostile, dove prevedibilmente gli ostacoli vengono da uomini d’affari opportunisti e burocrati del fisco e dell’ufficio d’igiene, anche loro tuttavia in qualche modo affascinati dall’allegra autarchia del locale di periferia.

Accompagnata da una musica trascinante ed eclettica la pellicola esplora un mondo dove si può passare dal fallimento al successo (e ritorno…) in una manciata di ore, ma dove tutto sommato regna una certa solidarietà tra poveracci, ma pure una curiosa forma di romanticismo a misura di tempi moderni (discreta e intelligente la linea che condurrà il protagonista verso una nuova storia d’amore).

Akin non disdegna di descrivere anche gli aspetti più grossolani di questo mondo colorato e caotico, dove la cucina raffinata del cuoco paranoico prima crea diffidenza e poi dà vita a una nuova bizzarra comunità nel vecchio magazzino abbandonato che sembra diventare un baluardo contro la disumanizzante modernizzazione delle città.

Per una volta, tra avventure tragicomiche e situazioni a un passo dal paradossale, a trionfare è uno sguardo ottimista e fiducioso nelle capacità degli individui di dare il meglio di sé nonostante i propri limiti e i propri errori e se qualche passaggio un po’ greve suggerisce cautela rispetto a un pubblico di giovanissimi, la pellicola tedesca offre un buon esempio di quel cinema di intrattenimento in formato europeo, capace di sfruttare le occasioni di racconto che i cambiamenti  in atto nella società del vecchio continente offrono a piene mani.

Autore: Franco Olearo

Details of Movie

Titolo Originale Soul Kitchen
Paese Germania
Etichetta
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