SANDOKAN (2025, e 1-2)
La saga di Sandokan dopo il successo Rai della serie del 1967 viene ripetuta con eguale successo. I protagonisti sono stati modernizzati, incerti e indecisi sul loro futuro tranne in una cosa: cercare la propria libertà (ma da chi e da che cosa?) Su RaiPlay
Borneo 1816: i soldati del sultano del Brunei assaltano le tribù della foresta per farne degli schiavi. La piccola Sani viene catturata (diventerà in seguito la dama di compagnia della figlia del console inglese) e i suoi genitori uccisi. Labuan 1841: l’isola è stata annessa all’impero britannico ed è ora la sede del console britannico (Lord Guillonk) che ha stabilito un patto di convivenza con il sultano: sarà compito della marina inglese (al comando di sir James Brooke) difendere i commerci marittimi del sultano dai pirati. Nella prima puntata assistiamo all’assalto di un praho pirata a una nave del sultano. I pirati sono sotto il comando di Sandokan e del suo inseparabile amico portoghese, Yanez de Gomera. Una volta che la nave è stata conquistata, scoprono che era diretta a Labuan. Sandokan decide di raggiungere con una zattera l’isola, fingendosi un naufrago ma appena in acqua compare la cannoniera capitanata da sir James Broke che affonda la zattera e cattura la praho pirata con tutto il suo equipaggio. Intanto sull’isola lady Marianna figlia del console, è sconsolata: il padre le ha comunicato che per la sua sicurezza e per trovare un marito dovrà partire per Londra subito dopo il festeggiamento del su ventunesimo compleanno. Marianna si sente veramente libera solo vivendo nella natura incontaminata di quell’isola e raggiunge una roccia a strapiombo sul mare quasi pronta a un gesto disperato quando vede, sulla spiaggia sottostante, il corpo di un uomo. È Sandokan, stremato ma ancora vivo. Marianna riesce a portarlo all’ospedale di Labuan perché possa venir curato….
Valori Educativi
Gli unici protagonisti che si comportano in modo coerente con la propria funzione senza degenerare in crudeltà (al momento) sono il comandante della flotta inglese che ha il compito di sconfiggere i pirati e il console di Labuan che deve gestire al meglio quella colonia della corona. Dopo il sultano del Brunei il peggiore è proprio Sandokan che uccide, soffocandolo con un cuscino un ferito inerme. L’idea di libertà è usata più volte a sproposito: vuol dire fare ciò che più piace, senza curarsi del contesto. Marianna è una donna in formazione: sa di amare di certo la natura che la circonda ma non sa ancora come comportarsi da adulta.
Pubblico
10+Alcune scene violente (il taglio della gola con una spada, il soffocare una persona con un cuscino) sono intuite ma non viste. Lord Brooke fuma oppio.
Giudizio Artistico
Il serial eccelle nella scenografia, nei costumi, buone le interpretazioni di Ed Westwick ( sir James Brooke) e Owen Teale ( Lord Guillonk). Can Yaman: (Sandokan) fa quello che deve fare: il bel tenebroso, niente di più. Alanah Bloor (Lady Marianne Guillonk) non riesce a reggere il confronto con la bellezza e la sensibilità di Carole André nel serial del 1967. La regia va veloce in alcune scene di combattimento (i soldati inglesi cadono scinfitti in mare come birilli) e la sceneggiatura accelera certi passaggi come quando Marianna vuole subito suicidarsi perché il padre gli ha detto che deve tornare a Londra per il suo bene e la sua sicurezza
Cast & Crew
Sceneggiatura
Alessandro Sermoneta
Davide Lentieri
Scott Rosenbaum
Our Review
I primi due episodi di Sandokan, la serie Tv trasmessa da Rai1 da lunedì 1°dicembre 2025, hanno fatto il botto: 32% di share nella prima puntata, 35% nella seconda. Una serie per un vasto pubblico, di puro intrattenimento nella logica di una TV generalista, da guardare con tutta la famiglia davanti al televisore (o al Personal computer?) senz’altro impegno che quello di godersi belle ambientazioni (la scenografia e i costumi sono ottimi) e spettacolari scene di combattimenti. Occorre aggiungere l’effetto onda del successo della prima serie Sandokan del 1976, alla quale è stato reso omaggio mantenendo la sigla iniziale e trovando un nuovo bel tenebroso protagonista: non più l’indiano Kabir Bedy ma il turco Can Yaman, forse in omaggio alle serie turche di recente successo (Old Money- Mondi opposti) tutte incentrate sulla bellezza dei protagonisti. Il cast è ricco e internazionale, secondo un costume collaudato della Lux Vide per la vendita della serie in altri paesi
Rispetto alla versione del 1976 i protagonisti non sono tratteggiati in semplice bianco – nero, buoni – cattivi. Se si esclude il sultano del Brunei, che più cattivo di come è non si potrebbe e di Lord Guillonk, saldamente ancorato alle esigenze superiori della corona britannica, gli altri, sembrano tutti giovani in formazione, alla ricerca del proprio futuro. sicuramente come adeguamento della sceneggiatura ai tempi correnti
Il vocabolo “libertà” è quello che viene ripetuto con maggiore frequenza, spesso a sproposito. “L’unica cosa in cui crediamo è la libertà”: sentenzia Sandokan: “la libertà ha sempre un prezzo da pagare”. Si tratta di una libertà egoisticamente “pro domo sua”: il pirata riesce a giustificare le sue azioni contro le navi del sultano (ma lui non è un nativo di Sumatra, quindi non ha terre da riconquistare). Scopriamo anche che Sandokan (la scena non si vede ma si intuisce), ricoverato nell’ospedale di Labuan, soffoca a sangue freddo, con un cuscino, il ferito che gli sta accanto, un marinaio inglese che avrebbe potuto riconoscerlo. Non meno sconcertante è il concetto di libertà espresso dal console inglese lord Guillonk: il potere dell’Inghilterra deriva, secondo lui, dal libero commercio: “le leggi del mercato sono come le forze della natura: è la mano dello spirito della libertà che decreta la sentenza di morte per questi pirati catturati”. Non meno spiegabile è la libertà che ricerca Marianna: ama la natura selvaggia del Borneo, gli animali che vi abitano ma, quasi come una bambina ancora non cresciuta, non vede i suoi impegni sociali e familiari nei quali deve trovare se stessa ormai adulta. E l’amore? Bisogna concludere che in questa isola dell’oceano Indiano le donne sono veramente poche: intorno a Marianna ruotano ben tre pretendenti. Non si può ancora parlare di amore ma piuttosto di interessi di potere (il sultano) o di attrazione fisica. Forse l’unico che sembra usare parole di amore è sir James Brooke perché riconosce di avere molti tratti in comune con Marianna, inclusa la voglia di non lasciare il Borneo. Siamo appena al secondo episodio della serie e bisogna attendere il suo sviluppo per un esame più approfondito. Alcuni personaggi sono ancora tutti da scoprire: perché Sandokan e il portoghese Yanez de Gomera si son messi a fare i pirati?. Lo sapremo presto
Autore: Franco Olearo

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