SAMBA
Samba è un senegalese immigrato clandestinamente in Francia. Lavora come sguattero nella cucina di un ristorante parigino ormai da dieci anni ma le autorità francesi continuano a rifiutargli in visto d’ ingresso. Decide quindi di affidarsi a un’associazione di volontari che si occupano della difesa legale degli immigrati. Fra le volontarie c’è anche Alice, una donna che fino a poco tempo prima era un alto dirigente di una società privata ma che è stata colpita da un forte esaurimento. Svolgere questo tipo di volontariato fa parte della cura che le è stata prescritta per ritrovare il proprio equilibrio…
Gli autori di Quasi Amici tornano sugli schermi con un film sull’immigrazione clandestina. Sempre bravi Omar Sy e Charlotte Gainsbourg ma il film mostra una umanità priva di nobiltà d’animo che cede al compromesso
Valori Educativi
Il film racconta con sensibilità la vita difficile degli immigrati clandestini in Francia ma i protagonisti mancano di nobiltà d’animo e si adattano a una vita fatta di compromessi
Pubblico
10+Qualche scena sensuale
Giudizio Artistico
La recitazione di Omar Sy e Charlotte Gainsbourg salva il film da un giudizio negativo a causa di una sceneggiatura sfilacciata che non emoziona
Cast & Crew
Produzione
QUAD FILMS
TEN FILMS
Gaumont
TF1 FILMS PRODUCTION
KOROKORO
Our Review
Quasi amici di Eric Toledano è Olivier Nakache con i suoi 19 milioni di biglietti staccati, ha un solo concorrente che lo batte come film più visto di tutti i tempi in Francia: Giù al nord, che ha superato i 20 milioni.
Era quindi importante andare a vedere la loro prima opera dopo un tale successo. La stessa presenza come protagonista di Omar Sy, il ragazzo di colore che trasferiva la sua allegria al suo datore di lavoro su sedia a rotelle, appariva come una garanzia di continuità.
In realtà, i due film non potrebbero essere più diversi.
Omar Sy non fa più ridere ma è alle prese con una parte assolutamente seria (ogni tanto sembra far fatica a trattenersi dallo sviluppare una situazione comica). Quasi amici affrontava un tema doloroso, quello dell’infermità irreversibile ma la bellezza del film stava proprio in quella sua capacità di trascendere il problema con un sguardo che puntava alto, alla dignità inamovibile della persona, in qualsiasi situazione si trovi. Il film era anche interessante perché sviluppava un rapporto costruttivo fra i due: ognuno aveva bisogno dell’altro.
In questo Samba si può intravvedere qualche somiglianza nella situazione creata (lui un emigrato clandestino, lei una donna dell’alta borghesia con un problema di stress da lavoro) ma Samba e Alice sono presentati in tutta la loro modestia e imperfezione. Entrambi condizionati da una situazione difficile (eterno clandestino lui, condizionato dal continuo uso di pillole antidepressive lei) non hanno guizzi di generosità umana ma entrambi trascinano la loro esistenza cercando un compromesso per vivere un po’ meglio. Il loro ritrovarsi assieme sembra più un’alleanza pratica di sostegno reciproco che un vero amore.
Il tema affrontato da Eric Toledano e Olivier Nakache è quello dell’immigrazione clandestina, raccontato con dovizia di particolari. La giornata di Samba trascorre attendendo dalle cinque del mattino che il caporale di turno scelga qualche uomo per lavorare al cantiere o si rende disponibile in piena notte per sostituire un vigilante in un grande magazzino. Paga salatamente un tesserino falso con il visto di immigrazione o deve scappare correndo sui tetti di Parigi quando la polizia fa irruzione nel cantiere.
Si tratta di un tema già più volte visitato dalla cinematografia europea: molto bello e appassionante il francese Welcome-Filmoro, sul tentativo di un giovane irakeno di attraversare la Manica a nuoto ma probabilmente più in linea con le tematiche affrontare da Samba è In questo mondo libero.. di Ken Loach sul collocamento della manodopera immigrata nelle aziende vicino Londra. In entrambi i film precedenti la vita da clandestini in cerca di normalità viene affrontato con calore e partecipazione; in questo Samba c’è una chiara visione polemica degli autori sull’indifferenza e lentezza della burocrazia dello stato ma anche il grigiore dell’umanità del protagonista, che dopo aver commesso una debolezza a danno di un suo amico, non ha il coraggio di chiedere ; forse si avvicina ad Alice non tanto perché prova una vera attrazione nei suoi confronti ma perché sta cercando una soluzione ai suoi problemi.
Di tutt’altro tono il finale di In questo mondo libero… Il giovane polacco Karol ha un guizzo di dignità e decide di tornare al proprio paese. “Io sono un uomo. Non sono un servo" esclama.
Dopo un film che ha “volato alto” come Quasi amici si resta perplessi a vedere questo Samba che mostra così poca speranza nella generosità umana.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Titolo Originale | Samba |
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Paese | FRANCIA |
Etichetta | Non classificato |
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