SABRINA (1954 – 1995)
La figlia di un autista piena di fascino dopo una immersione nelle Parigi elegante viene contesa fra due rampolli di una ricca famiglia. Una magnifica Audrey Hepburn. Su Prime Video
Sabrina è una giovane figlia dell’autista dei Larrabee, una ricca famiglia di Long Island. Quando i Larrabee organizzano una festa danzante, lei ha l’abitudine di salire su un albero del loro giardino per ammirare indisturbata David, il giovane rampollo della famiglia, di cui è segretamente innamorata. Lo vede ballare con altre affascinanti e facoltose ragazze mentre lei non ha potuto beneficiare da lui neanche di uno sguardo di interessamento. Profondamente delusa, tenta il suicidio chiudendosi in garage e accendendo i motori delle macchine. Interviene casualmente Larry, il fratello maggiore di David, che la salva in tempo. Sabrina ha modo di dimenticare le sue delusioni amorose frequentando a Parigi, per due anni, una scuola di cucina. Al suo ritorno appare trasformata: lo stesso David ne resta affascinato, non riconoscendo in quella donna affascinante e sofisticata, la piccola Sabrina. Scocca subito la scintilla ma l’ipotesi di un loro matrimonio non è gradito ai suoi genitori: Larry, che gestisce gli affari di famiglia, aveva combinato per il fratello un matrimonio di interesse con una ricca ereditiera.
Si interessa di risolvere il problema lo stesso Larry, approfittando dell’indisposizione temporanea di David: ha in mente di convincere Sabrina di tornare a Parigi. I due iniziano a frequentarsi ma qualcosa di imprevisto accade: anche Larry è attirato dal fascino della ragazza mente Sabrina si accorge che lui è una persona sensibile, non è il rigido uomo di affari che si aspettava…
Valori Educativi
L’amore vero trionfa e David è capace di sacrificarsi per il proprio fratello
Pubblico
TuttiGiudizio Artistico
Un racconto che sa mantenere un tono leggero da commedia e che beneficia della magnetica presenza di Audrey Hepburn
Cast & Crew
Regia
Billy Wilder
Our Review

Perché un film di successo come Sabrina (1954) resta a lungo patrimonio della memoria collettiva? Sarebbe bello avere una risposta esauriente a questo interrogativo ma alcuni elementi di verità possono venir individuati. Per questo film è importante la trama che sviluppa la scoperta del vero amore dopo una falsa partenza e la scelta dei protagonisti di comportarsi con onestà e generosità. La presenza di Audrey Hepburn è risolutiva: una tipo di donna nuovissima, elegante e dai grandi occhi da confrontare con le maggiorate del tempo come Marilyn Monroe.
Fondamentale anche la regia di Billy Wilder (L’appartamento, che aveva un tocco particolare per le commedie: mentre il racconto romantico si sviluppa, vengono inseriti piccoli divertenti camei, come il cuoco a Parigi che rompe continuamente delle uova o il padre di Larry, con i suoi trucchi per nascondere alla moglie che si sta fumando un sigaro o ancora i test che mette in atto Larry per vantarsi della solidità della nuova piattaforma costruita dalla sua azienda (tutti devono salire sulla piattaforma e saltare senza sosta). Ma la “magia” di un film non è necessariamente abbinata a una qualità artistica elevata (il film, inizialmente candidato a 6 premi Oscar nel 1955, ne vinse uno secondario, quello sui costumi) e in effetti ci sono alcune, piccole, “stranezze”.
Iniziamo dalla sceneggiatura: una ragazza si prende una cotta per un uomo per lei irraggiungibile e decide di suicidarsi? Appare effettivamente eccessivo anche perché Audrey Hepburn ha problemi a mostrare un volto disperato ( questo tentato suicidio è stato giustamente eliminato nella versione del 1995). Anche la notizia che David abbia alle spalle tre divorzi (forse per sottolineare che ci troviamo di fronte a un uomo non solo leggero ma anche spregiudicato) risulta un dettaglio sgradevole che è stato eliminato nella versione del 1995. Sabrina si trasferisce per due anni a un corso di cucina a Parigi e ritorna nei panni di una affascinante modella all’ultima moda. Cosa sarà successo? Abbiamo visto Sabrina sempre tra i fornelli.
La versione del 1995 ha corretto questa anomalia: Sabrina va a Parigi da Vogue proprio per diventare una fotografa di moda. Una scelta che spiega meglio il fascino che Sabrina riesce ad esercitare quando ritorna in USA ma non si comprende ugualmente perché la figlia di un autista abbia maturato questa vocazione.
La scelta di Humphrey Bogart per interpretare la parte di Larry (sappiamo che per il regista fu una seconda scelta), a parte il salto di età fra lui e la Hepburn, risulta poco convincente (lo stesso Bogart non fu convinto del suo personaggio). Alla fine, come in Casablanca, riesce ugualmente a essere convincente se visto nella prospettiva di un duro con un cuore tenero.
Resta una incertezza proprio riguardo al personaggio di Sabrina. In che modo passa da una cotta adolescenziale verso il don Giovanni di turno a un amore maturo, nei confronti di una persona concreta, con la testa sulle spalle come Larry? Non risulta molto chiaro ma siccome abbiamo parlato di “magia” ci sono in effetti delle componenti magiche in questo film: a convincere è proprio la favola della ragazza povera che entra nel mondo dell’alta società. Dobbiamo considerare anche che siamo nel 1945 e con gli occhi di oggi sembra che la scelta dell’amore da coltivare sia tutto dalla parte degli uomini. Alla donna non resta che attendere le loro decisioni.
La versione del 1995, come già anticipato, ha eliminato alcune “stranezze” della sceneggiatura, ha aggiunto una nota di modernità (Larry raggiunge Sabrina con il Concorde arrivando a Parigi prima dell’aereo di lei), i dialoghi sono molto più curati e meglio sviluppato è l’innamoramento fra Larry e Sabrina) ma al botteghino è stato un flop. Perché? Perché la magia (merito soprattutto della presenza della Hepburn) non si può replicare a tavolino. O c’è o non c’è. Occorre aggiungere che il tono iper-romantico e delicato che viene impiegato nella versione 1995 sembra più adattarsi a un tempo ormai passato piuttosto che a quello, diretto e sbrigativo di oggi.
Autore: Franco Olearo
There are no reviews yet.