QUANDO MENO TE LO ASPETTI

2013112 min18+  

La bella Laura, unica erede di un ricco industriale, ha 24 anni, ma ancora attende il suo principe azzurro; quando ad un ballo incontra Sandro, un giovane musicista a corto di soldi, pensa di averlo trovato e in effetti tra i due scoppia l’amore. Poi, però, andando a trovare la zia Marianne, attrice fallita specializzata in spettacoli per bambini, Laura incontra l’affascinante e ambiguo Maxime Wolf, che le fa perdere la testa… Intanto lo scorbutico Pierre, padre di Sandro, rincontra l’indovina che quarant’anni prima gli aveva rivelato la data della sua morte. Il problema è che alla data mancano solo tre mesi e anche uno scettico inveterato come Pierre non può fare a meno di preoccuparsi…

La coppia Jaoui-Bacri (autori e interpreti – e lei anche regista – di piccoli e brillanti capolavori) hanno costruito una vivace e brillante variazione sul tema delle favole e del ruolo che hanno nella vita delle persone. 


Valori Educativi



Le favole non sono una sorta di manuale di istruzioni pre-programmato per affrontare la vita e alla fine i giovani conquisteranno l’età adulta mettendosi di fronte alle proprie mancanze e ai propri errori mentre i non più giovani imparerano ad affrontare le proprie paure come quella per la morte. Non si può negare però che il contesto narrativo sia disinvolto( la protagonista dà per scontati i rapporti prematrimoniali) e di ispirazione atea (due genitori sono sollevati quando che la loro figlia non vuole più fare la prima comunione)

Pubblico

18+

Alcune scene sensuali, presenza di rapporti prematrimoniali. Uso di stupefacenti nei festini

Giudizio Artistico



Con un’inventiva e un gusto sopraffino, che suppliscono al piccolo budget, la coppia transalpina intreccia le vicende di molti personaggi che assumono di volta in volta i ruoli delle fiabe che tutti conosciamo, continuamente scombinando le aspettative del pubblico e costringendolo a un gioco di decostruzione che però fortunatamente non è mai solo compiacimento formale.

Cast & Crew

Our Review

L’ultima fatica della coppia Jaoui-Bacri (autori e interpreti – e lei anche regista – di piccoli e brillanti capolavori come Il gusto degli altri e Così fan tutti, a suo tempo sceneggiatori anche del musicale Parole, parole, parole, oltre che di molti film purtroppo mai distribuiti in Italia) è una vivace e brillante variazione sul tema delle favole e del ruolo che hanno nella vita delle persone.

Con un’inventiva e un gusto sopraffino, che suppliscono al piccolo budget, la coppia transalpina intreccia come al solito le vicende di molti personaggi che assumono di volta in volta i ruoli delle fiabe che tutti conosciamo e che, volenti o nolenti, hanno contribuito a formare i nostri desideri e le nostre aspettative sulle vita.

Come nel caso della ricca Laura, che ha tutto dalla vita ma è pronta a credere a una pseudo-veggente che le promette l’arrivo del principe azzurro… che puntuale si presenta (proprio ad un ballo e opportunamente segnalato alla sua attenzione dal dito di una statua di angelo) nei panni di musicista povero che, novello Cenerentolo, perde una scarpa scappando per le scale.

I personaggi di Quando meno te lo aspetti, infatti, entrano ed escono dai ruoli delle fiabe, trasformandosi con disarmante leggerezza, continuamente scombinando le aspettative del pubblico e costringendolo a un gioco di decostruzione che però fortunatamente non è mai solo compiacimento formale.

Il messaggio della Jaoui (che qui si ritaglia il ruolo di Larianne, zia di Laura, un’attrice fallita, recentemente divorziata, alle prese con i tentativi di una vita indipendente e una figlia piccola che reagisce al trauma della separazione dei genitori rifugiandosi in una ricerca religiosa che lascia spiazzati gli ateissimi genitori) è volutamente decostruzionista e post-moderno. Le fiabe sono una bella cosa, soprattutto per i bambini, ma bisogna stare attenti a non lasciarsi passivamente influenzare, sperando che la vita riservi la felicità perfetta (il tradizionale “vissero felici e contenti”) e il destino sia sempre infallibilmente segnato. Insomma, non bisogna lasciare che questi racconti diventino una sorta di manuale di istruzioni pre-programmato per affrontare le paure della vita e mettersi ai ripari da errori e tradimenti.

Anche perché, come dimostra la facilità con cui Laura si innamora e disinnamora, si finisce spesso per passare da un principe azzurro a un lupo, cattivo sì, ma tanto più affascinante…

D’altra parte può capitare pure che una predizione vecchia di anni costringa a ripensamenti anche uno scettico e ateo inveterato come il burbero Pierre, che rifiuta di dare il bacio della buonanotte ai bambini e ci tiene a specificare che i morti rimangono al cimitero e non vanno né in cielo né in paradiso.

Alla fine, per lui come per Marianne, si tratta di affrontare le proprie paure (quella della morte come quella di guidare), mentre altri conquisteranno l’età adulta mettendosi di fronte alle proprie mancanze e ai propri errori. Così se forse quello del “principe azzurro” e dell’amore romantico è un mito, mentre anche un amico si può tradire, in nome del successo e in modo altrettanto doloroso anche un fidanzato, questo però non significa che non ci sia modo di essere felici in una maniera forse un po’ meno perfetta e “con qualche sbandamento”.

Una morale di sicuro attuale, che emerge leggera da questo gioco di destini incrociati, gestito con il solito immancabile brio dalla regista francese.

Dispiace, però, che finisca un po’ arbitrariamente tra i “miti consolatori” dei bambini, da superare con l’età, insieme alle fiabe e alle superstizioni, anche il senso religioso.

Quello che sembra sfuggire alla Jaoui, almeno in parte, è che se la trasformazione delle fiabe in racconti dal lieto fine fin troppo consolatorio è il prodotto di un certo tipo di cultura che detta modelli e ruoli e le sfrutta a fini consumistici, il bisogno di significato a cui anche queste narrazioni rispondono è qualcosa che nessuna sovrastruttura culturale può aver inculcato e che quindi tantomeno potrà eliminare.

Come diceva J.R.R. Tolkien nel suo saggio sulle fiabe, Albero e foglia, miti e fiabe sono la più autentica espressione dell’essere umano, animale “narrante” ancor prima che razionale, cui Dio stesso sceglie di comunicare la salvezza tramite una storia, cosicché proprio attraverso le storie che si raccontano gli uomini continuano a ripetere questo inesauribile desiderio di salvezza e di bene

Autore: Laura Cotta Ramosino

Details of Movie

Titolo Originale Au bout du conte
Paese FRANCIA
Etichetta
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