Placido Rizzotto

2000110'Diseducativo  

Il film inizia facendoci  vedere,con rapide pennellate, la formazione umana di Placido: da ragazzo, pastorello di montagna, assiste all'arresto di suo padre accusato di collusione mafiosa; da giovane durante la guerra, approda ad un  impegno diretto nella resistenza. Tornato a casa (il paese di Corleone) Rizzotto si impegna nell' attività politica e diventa segretario della Camera del Lavoro.

Valori Educativi



La figura eroica di Placido che affronta quasi da solo i poteri mafiosi e latifondisti

Pubblico

Diseducativo

Per alcune scene di violenza su persone indifese

Giudizio Artistico



Ottima la scenografia e la fotografia, così come la recitazione di Mazzarella. Più incerta la regia

Cast & Crew

Our Review

Sono momenti difficili per il sindacato in una terra dominata da una distribuzione della terra ancora feudale: nel '44 già 37 sindacalisti erano stati "messi a tacere" grazie alla collusione fra la mafia ed i grandi latifondisti. Le sue scelte lo mettono in conflitto generazionale con il padre, che non riesce a capirle, ostacolano il suo amore per la bella Lia, e fanno di lui il nemico principale della mafia. Questa, dopo alcune  sue coraggiose provocazioni, ne sentenzia la morte. La sentenza  viene eseguita direttamente da Luciano Liggio (lo sciancato) ai primordi della sua carriera di mafioso. L'inchiesta sull'omicidio viene condotta con successo dall'allora capitano dei carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa.

Il bel film di Pasquale Scimera ha i tratti ed i toni di una tragedia eroica. E' importante questa premessa perché è in questa ottica va letta la definizione del personaggio coraggioso e lineare di Placido, il suo bel discorso nella sede della Camera del Lavoro per infiammare i pavidi ed incerti contadini ("il nemico non è fuori di noi ma dentro di noi, nelle nostre paure, nelle nostre incertezze,.."), la sua lucida coscienza di conoscere chi sono i suoi nemici e di quante persone hanno già ammazzato. Non per questo, anzi proprio per questo, rinuncia alla sua battaglia: lo dice chiaramente alla fidanzata Lia, che lo invita a fuggire da Corleone. Egli deve restare al suo posto, facendo quello che è giusto fare. Non ci sono mezzi toni, non ci sono sfumature, proprio perché si tratta di una rappresentazione epica. Il film è ben diretto anche se la seconda parte,quella sull'indagine poliziesca è meno interessante; la fotografia è ottima e la piccola realtà delle strade delle case di Corleone degli anni '40 è resa molto bene; una scena di violenza esplicita su di una donna rende il film consigliabile a partire dagli adulti.

Autore: Franco Olearo

Details of Movie

Titolo Originale Placido Rizzotto
Paese Italia
Etichetta
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