Marty Byrde, un abile consulente finanziario di Chicago, sposato con due figli (l’adolescente Charlotte e il ragazzo Jonah) può godersi una vita agiata perché segretamente, assieme al suo socio Bruce, ricicla denaro sporco per un cartello messicano. La situazione precipita quando Del Rio, il boss del cartello, si accorge che qualcuno ha sottratto otto milioni di dollari dal contante che periodicamente consegna loro per il riciclaggio. Del Rio uccide brutalmente Bruce e coloro che hanno trasportato il denaro e risparmia Marty solo perché lui gli promette che sarà in grado di lavare 500 milioni di dollari in cinque anni a Ozark, una località turistica frequentata da persone facoltose. Del Rio lo mette alla prova: dovrà andare a Ozark con tutta la famiglia e con 8 milioni di dollari in contanti che dovrà riuscire a riciclare nel giro di tre mesi…
Se un cartello della droga messicano ti ha concesso un’ultima opportunità prima della tua esecuzione, è meglio darsi da fare assieme a tutta la famiglia. Un serial ad alta tensione senza eroi, dove tutti sono chiusi nel loro egoistico opportunismo. Su NETFLIX
Copenaghen oggi. Birgitte Nyborg è capogruppo dell’area dei moderati del parlamento danese e alle ultime elezioni ha avuto un successo inaspettato, senza però diventare partito di maggioranza. Riesce ugualmente a essere nominata primo ministro grazie all’imbastitura di un abile equilibrio di alleanze. Diventa così il primo ministro-donna nella storia della Danimarca e si impegna nel difficile compito di conciliare il suo incarico politico con la sua vita privata. E’ sposata con due figli e ha stabilito un patto con il marito: lui si occupa per cinque anni in priorità della famiglia (per questo motivo ha lasciato un posto di prestigio in una industria nazionale per dedicarsi all’insegnamento universitario) mentre la moglie porta avanti il suo impegno politico. Ma la nomina a primo ministro arriva proprio quando Birgitte ha esaurito i cinque anni a sua disposizione...
Otto ragazzi e ragazze hanno diciassette anni e vanno alla stessa high school. Rue, afroamericana, vive con la madre (il padre è morto dopo una lunga malattia), soffre di attacchi di panico e ha trovato un modo di sfuggire alla realtà con la tossicodipendenza; Jules, appena arrivata alla scuola, è una transgender al femminile, soffre di autolesionismo e cerca di annullarsi accettando appuntamenti con uomini adulti contattati via Internet. Maddy, di origine messicana, ha una relazione passionale con Nate, quarterback della squadra di football ma deve nascondere le sue ferite a causa delle tendenze sadiche di lui. Kat soffre per essere una ragazza oversize ma ha trovato un modo virtuale di vivere, scrivendo romanzi porno che pubblica online e intrattenendo, con una maschera da catwoman sul viso, video-telefonate erotiche con uomini interessati. Christofer, un afroamericano giocatore di football, ha un incontro amoroso, durante una festa, con Cassie, incuriosito dal fatto che lei abbia postato su Internet alcune sue foto senza veli….
Il serial ci fa conoscere alcuni ragazzi che frequentano un rinomato liceo privato dei Parioli. Chiara è bionda, è sportiva, si allena con costanza nella corsa veloce e spera che i suoi genitori la mandino per un anno in una scuola negli Stati Uniti assieme alla sua migliore amica Camilla (ma non ha il coraggio di rivelarle che il fratello di lei, Niccolò, è il suo amante segreto); Ludovica è bruna, dallo spirito ribelle e molto libera perché la madre, divorziata, è sempre impegnata a trovare, senza successo, un uomo che resti con lei. Damiano, dopo la morte della madre, è stato iscritto a quello stesso dal padre, ambasciatore di un paese arabo. Sempre molto impegnato, il padre trascura Damiano, che viene presto preso di mira da Niccolò perché gli fa concorrenza nello spaccio della droga a scuola ed è diventato il suo rivale per la conquista di Chiara. Fabio, il figlio del preside, è un ragazzo tranquillo, bloccato dall’educazione rigida impostagli dal padre e fa fatica a trovare un vero amico nella scuola.
In una città (immaginaria) tedesca di nome Winden ci sono alcune grotte in un bosco e una centrale nucleare. Misteriosamente un ragazzo scompare, strani fenomeni elettrici provocano sbalzi di corrente apparentemente senza causa, in alcuni momenti gli uccelli cadono dal cielo morti. Le indagini della polizia riguardo al ragazzo scomparso conducono ad un caso analogo di 33 anni precedente. Tutto questo si incrocia con la torbida storia di quattro famiglie che abitano la piccola città: i Kahnwald, i Nielsen, i Doppler e i Tiedemann. Gli strani fenomeni e le sparizioni, nella realtà, sono legati a viaggi nel tempo che i protagonisti si trovano a fare nei 33 anni dei cicli temporali. Di stagione in stagione, poi, si amplia l’arco temporale dei viaggi: se nella prima i viaggi cominciano nel 2019 e poi coinvolgono il 1986 e il 1953, nella seconda arretrano fino al 1921. Nella terza alcuni dei protagonisti finiscono nel 1888 e, novità rispetto alle altre due stagioni, viene introdotto un mondo parallelo (su una diversa linea temporale) dove gli eventi si sono svolti in maniera differente da quando visto in tutte le precedenti puntate.
Brain Heart, World è un documentario diviso in tre parti visibile gratuitamente in rete (con invito a fare donazioni), sugli impatti negativi che causa il consumo di pornografia sul singolo individuo, sulle relazioni umane, sull’intera società. Il documentario è disponibile sul sito dell’associazione Fight the New Drug, che si autodefinisce “non-religious and non-legislative”. In effetti, nella sua lotta alla pornografia non si appoggia a motivazioni religiose o etiche ma fa un ampio uso di interviste a professionisti che hanno studiato il problema da un punto di vista medico, psicologico e sociale e si avvale della testimonianza di persone che hanno vissuto sulla propria pelle gli effetti devastanti della dipendenza dalla pornografia o che hanno lavorato nell’industria del porno.
Un abile contabile non trova niente di male a guadagnare molti soldi riciclando il denaro di un cartello della droga. L’etica dell’opportunità è quella che prevale in questa prima stagione del serial, senza alcuna redenzione
Pubblico
18+
Rapporti sessuali etero e omosessuali con nudità parziali, scene con nudità in un locale di strip tease, uccisioni violente con mutilazioni ma senza dettagli cruenti
Giudizio Artistico
La serie ha ricevuto diversi premi e nomination tra cui una nomination ai Golden Globe come Miglior Attore in una serie drammatica a Jason Bateman, un Premio Emmy a Julia Garner come miglior attrice non protagonista in una serie drammatica e molte altre nomination
Marty sa far valere i soldi che gli vengono affidati. Se ne accorge Del Rio che gli prospetta guadagni strepitosi se accetta di prendersi cura del lavaggio dei soldi del cartello. Marty risponde che sua moglie non sarebbe d’accordo. Quella sera, Marty e Wendy sono seduti sul sofà del salotto. Marty la informa dell’ottima offerta che ha ricevuto ma anche che l’ha rifiutata. Però sorride, mentre glielo dice, quasi a cercare una sua complicità. Lei accetta di parlarne tanto per parlarne (le è stata da poco rifiutata una opportunità di lavoro). I vantaggi sarebbero molti: tanti soldi quanto basta per sistemarsi per tutta la vita. E gli svantaggi? Forse la prigione, forse la vendetta della mafia ma non potrà mai succedere, dice Marty. In fondo lui non ruba a nessuno: si limita a “muovere il mouse su di un computer”. Alla fine la frase decisiva: “se va bene a te, va bene anche a me”. E’ Wendy che toglie la maschera a quella conversazione un po’ ipocrita: “lo desideriamo entrambi”. Tra un sorriso malizioso e l’altro, i coniugi decidono di lavorare per un cartello della droga, così, semplicemente, valutando vantaggi e rischi in un’ottica esclusivamente soggettiva. Alla loro coscienza non ci sono lr categorie superiori del bene e del male ma è solo una questione di convenienza. In effetti, una sorta di insensibilità, di apatia del vivere pervade tutti i personaggi di questo serial. i coniugi Byrde si presentano come una coppia affiatata ma a un certo punto della storia lei lo tradisce (non ci viene spiegato il motivo di questo comportamento); il piccolo Jonah sembra un ragazzo giudizioso ma poi veniamo a scoprire che si guarda siti pornografici (in realtà lo fa anche il padre); Charlotte, adolescente irrequieta, approda alla perdita della verginità in un modo sbrigativo e anaffettivo con un ragazzo che poi non vedrà più. Ci sono non poche scene di incontri sessuali, sia etero che omosessuali, ma senza passione, quasi lo sfogo di una natura
malata. Lo stesso protagonista non risulta particolarmente simpatico: ha un elevato controllo delle situazioni che sfiora la freddezza. Quando qualche familiare cerca di conoscere la sua opinione su cosa sta accadendo, lui preferisce il silenzio. Il serial richiama inevitabilmente il più famoso Breaking Bad: anche in quel caso un tranquillo professore di chimica che scopre di avere il cancro e deve mantenere un figlio handicappato, segue rigorosamente il principio di utilità: decide di produrre anfetamine e di scalare la piramide dei narcotrafficanti, incurante delle conseguenze. I serial sono simili nel meccanismo dei colpi di scena (entrambi i protagonisti vivono in perenne stato di pericolo e affrontano i loro avversari solo con la loro superiore intelligenza e lo strumento della parola) ma le similitudini finiscono qui. Marty e Walter (il protagonista di Breaking Bad) sono entrambi dei delinquenti ma lo spettatore finisce per comprendere meglio, quasi per simpatizzare per il secondo che sta fronteggiando una società ingiusta (si può rileggere la bella recensione di Alessandra Caneva su questo sito) che non per il primo, che utilizza i suoi talenti solo per disporre di maggiore benessere materiale. Gli stessi delinquentelli di Ozark che Marty finisce per disturbare con le sue attività o il proprietario dello squallido strip club del luogo sono caratterizzati da una palese mediocrità. Il serial stesso, nell’ottavo episodio, provvede a farci conoscere la filosofia di vita del protagonista che utilizza come paravento dei suoi comportamenti. E’ seduto al tavolo di un bar assieme all’amico Bruce che cerca di consolarlo perché Wendy, incinta, ha perso il bambino in un incidente d’auto. “Non puoi incolparti di ciò che è successo: tutto accade per un motivo” dice Bruce. Marty non è d’accordo: “non c’è nessuno che sta scrivendo il nostro destino: le cose accadono perché la gente fa delle scelte, compiamo degli atti che producono fatti. E questo crea un effetto valanga. Poi altre persone prendono decisioni e il ciclo continua, la valanga prosegue. E quando gli eventi della vita non dipendono dalle azioni delle persone, come quando un bambino di 5 anni muore di tumore, non puoi dire a quelle famiglie, che tutto accade per una ragione. Noi decidiamo cosa far succedere e poi strisciamo in un buco a morire “. Marty avrebbe potuto liberamente fare scelte opposte, ribaltare la scala dei valori e puntare sugli affetti familiari e sulla solidarietà verso gli altri; cercare cosa ci accomuna come esseri umani piuttosto che vederci come tante monadi isolate che pensano al proprio interesse e che collidono, rimbalzano fra loro secondo un rigido determinismo.
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