OPEN WATER

200379'Diseducativo  

Prima regola: non organizzare frettolosamente le vacanze: si rischia di affidarsi ad agenzie sconosciute; seconda: non fare una spedizione subacquea con un battello con troppe persone: si può generare confusione e perdere il conto dei passeggeri; terzo: se rischiate di restare abbandonati in mezzo all'oceano, premunitevi di acqua, pistola di segnalazione, magari un cellulare con custodia impermeabile; quarto: molta preghiera

Valori Educativi



La situazione, sicuramente drammatica, che debbono affrontare i due protagonisti, non fa emergere virtù positive ma li spinge a gesti disperati

Pubblico

Diseducativo

Alcune scene impressionanti. Una nudità integrale femminile inutile per l’economia del film

Giudizio Artistico



Alla povertà dei mezzi tecnici e si aggiunge la semplicità del soggetto, impossibilitato a reggere 96′ di film

Cast & Crew

Our Review

Marito e moglie con attrezzatura subacquea abbandonati per un tragico errore a largo delle isole Bahamas, in un mare  infestato dagli squali. Non vogliamo con questa sintetica descrizione  esser reticenti per non svelarvi le sorprese di un thiller mozzafiato; il film, nei suoi 79' di sviluppo  sta tutto qui: nel triangolo mare, squali ed una coppia di subacquei..
I due protagonisti sono degli attori sconosciuti; le riprese sono state realizzate in tecnica digitale  per contenere i costi ma a quanto pare anche la sceneggiatura ha subito un simile  processo di austera semplificazione.  Tutto il film è impostato come un documentario (le riprese effettuate sulla  barca dei turisti subacquei  assomigliano molto a quelle  di un filmino amatoriale realizzato  durante le ferie estive); il dialogo è scarno e sembra volutamente improvvisato; nessun squalo è stato ricostruito tramite la computer grafica ma ad onore degli attori va riconosciuto che le riprese con gli squali che ruotano intorno a loro sono tutte vere.
Il soggetto, ispirato a una storia vera,  poteva essere interessante al più per un cortometraggio; poteva costituire  lo spunto per una puntata di quella serie televisiva realizzata da  Alfred Hitchkock tanti anni fa. Il vecchio Alfred, maestro del brivido, avrebbe saputo  sorprenderci, spaventarci ma al  contempo divertirci; questo film invece non è  un thriller ma piuttosto  un dramma angosciante.
Il regista, per trasmetterci il senso di monotonia del tempo che passa  (i due sub restano almeno 24 ore in acqua) , riprende per interi minuti la superficie  dell'oceano terribilmente piatta che si perde fino all'orizzonte oppure i volti dei due infelici che si guardano smarriti senza parlare.  Forse il regista si è dimenticato che un racconto non necessariamente ha la sua giusta resa cinematografica tramite una onesta e rigorosa  ricostruzione  dei luoghi ed i tempi reali: l'avvistamento della pinna di uno squalo sorprende la prima volta; quando si è arrivati alla quinta, decima volta continua ad essere angosciante per chi si sta domandando se è arrivata per lui l'ultima ora, ma per noi spettatori quelle pinne son solo diventate  parte integrante del panorama; il risultato netto  è un miscela amara di angoscia e di  noia..

Autore: Franco Olearo

Details of Movie

Titolo Originale OPEN WATER
Paese USA
Etichetta
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