KUNG FU PANDA 4

2024Tutti94 min  

Si tratta dell’episodio più divertente di tutta la saga del Guerriero Dragone, ma incapace di andare oltre e di restituire al protagonista quella profondità che c’è stato modo di apprezzare in modo del tutto particolare nei primi due film della serie. In Sala

Dopo aver riportato la tranquillità nel suo villaggio, il panda Po deve tenere fede alla promessa fatta a Oogway prima della sua dipartita: fare da guida spirituale per la Valle della Pace. Il maestro Shifu, però, gli ricorda che per adempiere a questo compito, il Guerriero Dragone deve scegliere un successore e lasciare questo incarico. Compito doppiamente difficile a cui va ad aggiungersi un altro ostacolo: il nuovo nemico che fa capolino, La Camaleonte. Po non potrà essere supportato dai cinque cicloni, perché occupati in una missione. Sarà la sua nuova amica, la volpe Zhen, ad aiutarlo in questa ardua impresa.


Valori Educativi



I valori presenti sono l’amicizia e il rapporto con la propria famiglia. Ma anche il delicato equilibrio che bisogna costruire tra progetti personali e aspettative degli altri, così come il grande interrogativo legato alla ricerca del proprio posto nel mondo

Pubblico

Tutti

Giudizio Artistico



L’elevata qualità tecnica dei prodotti firmati Dreamworks è confermata. I personaggi sono ben caratterizzati attraverso le diverse traversie della storia ma manca quel tratto di inventiva e originalità che sarebbe stato necessario per distinguerlo dagli altri episodi

Cast & Crew

Sceneggiatura

Jonathan Aibel

Sceneggiatura

Glenn Berger

Sceneggiatura

Our Review

Se, come afferma il protagonista “I piatti migliori vengono dagli ingredienti più improbabili”, probabilmente gli ingredienti erano troppo ordinari e forse per niente improbabili: si può dire molto di questo film della Dreamwork, della serie Kung Fu Panda, , ma non può essere considerato il migliore.

Forse è bene sgombrare subito il campo da errate conclusioni: non è che si stia parlando di un brutto film, anzi! Ma ha un vistosissimo limite: l’“infantilismo”. Quasi sicuramente si tratta dell’episodio più divertente di tutta la saga del Guerriero Dragone (Kung Fu Panda, Kung fu Panda 2) , ma incapace di andare oltre e di restituire al protagonista quella profondità che c’è stato modo di apprezzare in modo del tutto particolare nei primi due film della serie.

Alcune tematiche che già erano state approfondite nelle precedenti pellicole ritornano, come fossero un po’ la firma autoriale: sicuramente l’amicizia e il rapporto con la propria famiglia. Ma anche il delicato equilibrio che bisogna costruire tra progetti personali e aspettative degli altri, così come il grande interrogativo legato alla ricerca del proprio posto nel mondo. La scelta di un punto di partenza un po’ inaspettato, di un’esigenza mai emersa prima, apriva a numerose e interessanti possibilità di sviluppo… possibilità, purtroppo, non sfruttate fino in fondo.

Prepararsi ad affidare il proprio incarico a qualcun altro, cedere il testimone e lasciar fare non è una cosa semplice: la riluttanza di Po nell’accettare il fatto di passare da Guerriero Dragone a guida spirituale della valle, quindi ad andare quasi “in pensione”, è un elemento molto aderente alla realtà di tante persone che sono chiamate a lasciare il proprio posto a qualcun altro. In tutto ciò, approfondire maggiormente le insicurezze e gli interrogativi a riguardo avrebbe sicuramente permesso al pubblico adulto di sentirsi più coinvolto.

Se il maestro Shifu non cambia di una virgola dall’inizio alla fine, diverso è per Po, Zhen e La Camaleonte. Pur trattandosi di una sceneggiatura dal finale molto scontato, lascia spazio per tratteggiare con discreta profondità i tre protagonisti: c’è modo di conoscere la nuova arrivata, qualche tratto del carattere del panda rimasto finora nascosto e una nuova cattiva senza scrupoli. Personaggi per niente piatti e ben caratterizzati attraverso le diverse traversie della storia.

Per quel che concerne l’animazione, invece, nessuna novità rilevante: l’elevata qualità tecnica dei prodotti firmati Dreamworks è confermata. Manca, purtroppo, quel tratto di inventiva e originalità (basti pensare a Shrek o Il gatto con gli stivali) che hanno reso famosa la casa di produzione fondata, tra gli altri, da Steven Spielberg.

Anche la colonna sonora firmata dal pluripremiato Hans Zimmer non brilla particolarmente.

Insomma, davvero un film d’animazione ben fatto. Un’occasione mancata tanto nell’originalità quanto nella capacità di parlare al pubblico adulto, non accontentandosi di farlo semplicemente ridere.

Autore: Francesco Marini

Details of Movie

Etichetta
Paese  USA
Titolo Originale Kung Fu Panda 4
Valori Educativi 7
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