KADOSH
Mea Sharim, quartiere degli ultraortodossi, Gerusalemme. Le vicende di due sorelle, Rivka e Malka, all'interno della minuscola comunità che ruota intorno a una sinagoga. Rivka è sposata con il figlio del rabbino, un matrimonio d'amore ma senza figli.
Valori Educativi
Un avvertimento contro i pericoli di un estremismo religioso che va a discapito dei valori umani
Pubblico
18+Per alcune scene sessuali esplicite
Giudizio Artistico
Una originale regia spoglia, lenta attenta a cogliere anche i più piccoli moti dell'animo
Cast & Crew
Regia
Amos Gitai
Our Review
E' una donna bella, modesta, sottomessa interamente alla tradizione. Una dottoressa le svela che la sterilità dipende dal marito, ma lei non lo racconta a nessuno, non si capisce se perché sa che non la crederanno o non vi crede lei stessa ( l'interpretazione letterale della Bibbia non ammette questa possibilità) o perché non vuole esporre l'amato marito all'onta e alla disperazione. Rivka viene a malincuore ripudiata e sostituita; vegeta in una stanza d'affitto, per la comunità è come morta e lei si lascia morire silenziosamente. Si uccide? La scena della sua morte tra le braccia del marito è forse il suo delirio finale, oppure è il sogno del marito oppresso dal senso di colpa e dall'amore negato, oppure è una scena reale, comunque è di grande impatto emotivo.
La sorella minore è meno succube dell'atmosfera oppressiva, si permette di pensare con la propria testa ed è innamorata di un ragazzo che si è allontanato dalla comunità, ciononostante è costretta a sposare un uomo scelto per lei dalla famiglia, fanatico e violento. Fuggirà verso un mondo libero, che non ha nulla di bello oltre al fatto straordinario della libertà.
E' un film interessante, spoglio, lento, oggettivo, dove non si ride e non si piange ma tensione non si allenta mai. Analizza la condizione femminile in una situazione di estremismo religioso. Per gli ebrei ultraortodossi le donne esistono solo per mettere al mondo i figli e lavorare così da permettere ai mariti mantenuti di studiare la Torah. Una delle preghiere del mattino è "Sii benedetto, Dio Eterno, per non avermi fatto donna". Ancor più interessante il fatto che l'ortodossia ebraica, guardata dal regista al microscopio, perde i suoi contorni per diventare l'integralismo religioso e la sua ottusa oppressione in tutti i tempi e in tutti i luoghi; la negazione dell'individuo, donna ma anche uomo, in un grottesco rapporto con Dio, al quale si fa dire tutto e il contrario di tutto, come dice Malka alla sorella mentre prova l'abito da sposa.
Può essere un'occasione per discutere dei pericoli di ogni integralismo e fanatismo, della bellezza delle libertà individuali e del rispetto per la vita delle donne.
Autore: Stefania Portaccio
Details of Movie
Titolo Originale | Kadosh |
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Paese | Israele/Francia |
Etichetta | Non classificato |
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