IN AMORE, NIENTE REGOLE
Nel 1925 il football americano professionale è ancora agli albori: vengono seguite più le squadre dei college universitari che quelle degli stadi. Ma Jimmy 'Dodge' ormai giocatore sulla via del tramonto ha un'idea: reclutare per la sua squadra proprio Carter, l'idolo delle partite nei college e per di più eroe della I guerra mondiale. Tutto sembra andare per il meglio quando tra loro si intromette l'intraprendente giornalista Lexie, rendendoli rivali in amore. Come se non bastasse, scopriranno presto che Lexie è stata mandata dal suo giornale per investigare sul probabilmente falso eroismo di Carter...
Valori Educativi
Cloney idealizza un mondo che probabilmente non è mai esistito, dove anche gli avversari nello sport e nell’amore sanno apprezzarsi a vicenda
Pubblico
14+Le schermaglie amorose potrebbero annoiare i più piccoli
Giudizio Artistico
Ottima ricostruzione degli anni '20, sempre simpatico Cloney; la sceneggiatura non riesce a raggiungere la brillantezza dei film a cui si vuole ispirare
Cast & Crew
Regia
George Clooney
Our Review
Questa volta Cloney regista-attore ha deciso di riesumare le romantic comedy, dove lui stesso riveste i panni che furono di Gary Grant, elegante simpaticone e Renée quelli di Rosalind Russel intraprendente giornalista ma sempre molto femminile in La signora del venerdì-1940 . A questo è stato aggiunto, per il piacere degli sportivi americani, il ricordo, ormai rivestito di leggenda, degli albori del football americano (tema molto meno interessante per un pubblico europeo).
Lo sviluppo contemporaneo delle vicende sportive della squadra con il dinamismo delle partite sempre incerte e le vicissitudini romantiche dei protagonisti costituiscono un cocktail ormai consolidato. L'operazione si può dire riuscita? Forse a metà. Molto bella e rigorosa l'ambientazione d'epoca e sempre simpatico perché autoironico il nostro George (per fortuna il suo personaggio dichiara di avere 43 anni; sarebbe stato imbarazzante ormai ipotizzarlo più giovane). Meno riuscita la parte della Zellweger: le sue smorfiette non riescono a ricostruire il piglio volitivo e (occorre dirlo) la seduzione che sprigionava da Rosalind Russell in La signora del venerdì. I meno riusciti sono proprio i battibecchi fra i due, colpa anche di una difficile traduzione, che poco hanno a che fare con i dialoghi delle commedie di George Cukor. In alcune situazioni, sopratutto la scazzottata al bar con tanto di pianista che suona imperterrito e l'irruzione della polizia per ricordare che siamo nel periodo proibizionista, sembra un modo un po' calligrafico di voler riesumare gli anni venti-trenta.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Titolo Originale | Leatherheads |
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Paese | USA |
Etichetta | FamilyVerde |
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