IL MESSIA
Il film esordisce mostrando la nascita dell’istituzione della monarchia presso il popolo eletto e la narrazione, in rapida sequenza, della decadenza di questa istituzione fino alla divisione in due regni, alla dominazione romana e alla salita al trono di un re di inaudita crudeltà: Erode il grande. In questo contesto si colloca la figura di Gesù, presentato dal Battista come il messia, il nuovo re tanto atteso, che predica le beatitudini, la misericordia e il perdono ma continua a lavorare come tutti gli altri apostoli. Mite e pacifico, si sottopone inerme alla crocefissione. L’immagine finale del sepolcro vuoto può alludere a una resurrezione
La vita eroica dell’uomo Gesù, raccontata con uno stile essenziale, dove la prospettiva soprannaturale non viene esclusa ma neanche sottolineata
Valori Educativi
Il film manifesta grande ammirazione per un uomo. Gesù, che è stato maestro di virtù e che ci ha lasciato l’esempio di una vita vissuta eroicamente. La prospettiva soprannaturale è lasciata all’interpretazione dello spettatore
Pubblico
TuttiGiudizio Artistico
Rossellini resta coerente, com’era già accaduto nelle sue opere televisive, al suo stile emotivamente distaccato e antispettacolare che dovrebbe garantire, secondo le sue intenzioni, una prospettiva obiettiva ai fatti narrati
Cast & Crew
Produzione
ORIZZONTE 2000 (ROMA)
PROCINEX
FRANCE 3
TELEFILM PRODUCTIONS (PARIGI)
Regia
Roberto Rossellini
Our Review
La semplicità e la disponibilità di Gesù viene rappresentata nel suo non stare mai con le mani in mano: ora rammenda le reti vicino al mare, ora affila un coltello per la mietitura oppure ripara un gioco fatto di legno per i bambini. Il suo anticonformismo in contrasto con i farisei, è presentato più volte: il raccogliere le spighe di sabato, accettare la Maddalena che piange ai suoi piedi o l’adultera che viene perdonata; il non digiunare perché lo sposo è con loro. Anche l’invito a una vita al servizio degli altri è molto chiaro: il perdonare settanta volte sette, la lavanda dei piedi, il discorso delle beatitudini. Gli stessi colloqui fra il re Erode e san Giovanni Battista (ce ne sono ben due nel film, assolutamente originali) servono al regista per riflettere su cosa sia per un uomo la vera libertà e la vera ricchezza.
Si tratta di un’attenzione particolare verso le virtù umane da parte di Rossellini che ci viene confermata indirettamente da don Angelicchio in un’intervista che compare su Youtube. Ai tempi in cui Rossellini stava preparando Gli atti degli apostoli, don Angelicchio era riuscito a organizzargli un incontro con Paolo VI. “Viviamo in un mondo in cui si è perduto il senso della dignità dell’uomo, della dimensione eroica, dell’impegno di essere testimoni di valori”: aveva detto il regista al papa. Paolo VI gli aveva risposto con una domanda: “lo sa Rossellini come si dice con una sola parola, propriamente cristiana, questo senso eroico della vita?” Al silenzio del regista fu il papa a dare la risposta: “ Si chiama la santità”.
Alla fine, il film finisce per non entusiasmare i cristiani perché è privo di qualsiasi rifermento alla natura divina del Cristo e al significato redentivo della croce. Mancando anche della spettacolarità necessaria per attirare un vasto pubblico, dovrebbe interessare solo a coloro che condividono il suo approccio alla storia, ma quanti saranno?
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Titolo Originale | Il messia |
---|---|
Paese | Italia |
Etichetta | Non classificato |
Tematiche (generale) | Ispirazione Cristiana |
Tematiche-dettaglio | Storie dalla Bibbia |
There are no reviews yet.