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IL BUIO OLTRE LA SIEPE

1963129 min10+   Razzismo

Nell’Alabama razzista degli anni ’30 si consuma un dramma che diventa una chiara lezione contro ogni forma di discriminazione. Su PrimeVideo

Siamo in una Alabama tutta in bianco e nero nel 1932. Gli abitanti di Mycomb, bianchi o di colore,  non si sono ancora ripresi  dalla grande depressione del ’28. In una  delle tante villette di questo ambiente rurale vive l’avvocato Atticus Finch con i suoi due figli (la moglie è morta da tempo): i piccoli Jem e Scout con la domestica di colore Calpurnia. I due ragazzi, nel tempo libero dalla scuola, amano giocare con il loro vicino Dill fra i viali delle ville impegnati risolvere  il mistero della villa accanto, dove pare abiti un misterioso sig Boo che non hanno mai visto. Il padre viene incaricato dal giudice Taylor di assumere la difesa di Tom Robinson, un ragazzo di colore accusato dall’agricoltore Bob Ewell, noto alcolizzato, di avere violentato la figlia diciannovenne Mayella. Il processo si svolge in un cotesto saturo di pregidudizi (c’è anche un tentativoio di linciaggio di Tom, sventato dallo stesso Atticus ), di fronte a un pubblico bianco carico di risentimento verso colui che ha “osato difendere un negro”. La giuria, nonostante le controprove esibite da Atticus dichiara Taylor colpevole. Mentre viene riportato in carcere Tom, che ha ormai perso ogni fiducia nella giustizia bianca, cerca di fuggire ma viene ucciso da una guardia. Tutto sembra ormai concludersi nel peggiore dei modi…


Valori Educativi



Il film esprime un chiaro messaggio contro ogni intolleranza razziale e un invito a prendersi cura dei più fragili

Pubblico

10+

Alcune minacce dirette verso dei bambini e l’uccisione di un cane potrebbero impressionare i più piccoli

Giudizio Artistico



Gregory Peck giganteggia nella sua interpretazione energica ma controllata dell’avvocato. La sceneggiatura si muove con sicurezza fra due piani: quello dei bambini e l’altro crudo e violento, degli adulti

Cast & Crew

Our Review

IL buio oltre la siepe

Il buio oltre la siepe (titolo originale To Kill a Mockingbird=Uccidere un usignolo), ricavato dall’omonimo romanzo premio Pulitzer di Harper Lee, vinse 3 premi Oscar nel 1963 ed è annoverato dall’American Film Institute fra i cento migliori film degli Stati Uniti. Un simile pedigree,  pienamente giustificato dai talenti professionali impiegati (regia, sceneggiatura, interpretazione) non sarebbe stato raggiunto se non avesso mostrato anche un “cuore caldo”, capace di appassionare lo spettatore.
Ciò avviene  grazie ai principi morali esposti e pienamente incarnati da Gregory Peck.  L’avvocato Atticus è un “giusto”: colui che cerca la giustizia e la verità con pieno autocontrollo dei propri comportamenti anche in situazioni avverse. Svolge l’incarico di avvocato difensore del “negro” Tom, incurante dei rischi che potrebbe correre; invita sua figlia che litiga troppo  spesso con i suoi compagni di scuola a cercare di mettersi nei panni degli altri per comprenderli meglio. Quando riceve uno sputo in faccia in segno di disprezzo per aver osato credere alla parola di un afroamericano invece che di un bianco, la tensione raggiunge il culmine. Lo spettatore, nel cogliere lo sguardo di Atticus che sembra voler incenerire l’avversario. prevede come inevitabile una classica scazzottata all’americana  ma Atticus estrae dalla tasca un fazzoletto, si asciuga la guancia e si allontana.

Se queste pur bellissime lezioni di etica fossero state l’unica intelaiatura narrativa del racconto, il film sarebbe scivolato nel didascalico (una ipotesi aggravata dalla figura dell’antagonista di Atticus, Bob Ewell, esageratamente violento, ubriacone e intollerante). L’abilità dello sceneggiatore si coglie invece molto bene nella costruzione narrativa sviluppata ad altezza di bambino (l’io narrante è la stessa Scout che, ormai adulta, ricorda gli eventi passati). I figli di Atticus con il loro amico Dill si preoccupano sopratutto di  scoprire I misteri racchiusi nella casa del loro vicino e di  mascherarsi a dovere in occasione della festa di Halloween.  Ma assistono anche al processo dalla tribuna che delimita la gente di colore e quando il processo termina e Atticus, sconfitto, è l’ultimo ad uscire, lo stesso Jem viene sollecitato a mettersi in piedi: “alzati c’è tuo padre che passa”.

Il capitolo finale del film che vede coinvolto il misterioso Boo, potrebbe venir percepito da qualche spettatore come un’anomalia, un’uscita fuori dal tema portante. In realtà è lo stesso tema che si allarga, sollecitandoci a estendere la nostra  attenzione  non solo verso chi ha un colore della pelle diverso dal nostro ma anche verso chi ha fragilità mentali o fisiche.

Il film è stato distribuito nel ’60 e racconta fatti avvenuti negli anni 30. Si tratta di una “distanza” rispetto alle sensibilità di oggi e che si percepisce  in alcuni momenti. All’interno di una conversazione viene indicata come consuetudine comunemente accettata il regalare  un fucile al figlio che compie  13 anni. Viene solo invitato a non uccidere gli usignoli (da qui il titolo originale del film).

In un’altra sequenza si vede Atticus che uccide un cane randagio. E lui che viene invitato ad usare il fucile perché da ragazzo era stato vincitore di di campionati di tiro al bersaglio.

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Details of Movie

Titolo Originale To Kill a Mockingbird
Etichetta
Paese  USA
Tematiche (generale)
Tipologia
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