GUIDA GALATTICA PER AUTOSTOPPISTI

Arthur  Dent (Martin Freeman) è un tranquillo ragazzo impegnato, come tanti, a cercarsi una ragazza durante un party quando la sua vita viene improvvisamente sconvolta: la terra sta per essere distrutta semplicemente perché una autostrada galattica deve passare per la sua traiettoria . Per fortuna Mos Def (Ford Perfect), il suo amico extraterreste, lo aiuta a fare l'autostop fra le galassie....

Valori Educativi



Scetticismo nel riuscire a dare significati soprannaturali alla nostra vita. Tutta la fiducia va riposta nelle capacità dell’uomo

Pubblico

10+

Giudizio Artistico



Buon ritmo del regista alla sua opera prima. Gli attori sono volutamente poco conosciuti per dare spazio esclusivo allo spirito "british"

Cast & Crew

Our Review

Il libro "Guida galattica per autostoppisti" di Douglas Adams è uscio in Inghilterra ormai 25 anni fa. Poco noto in Italia,  ha avuto in madrepatria un grande successo grazie sopratutto a una trasmissione radiofonica a puntate ispirata alle avventure/disavventure di Arthur Dent e dei   suoi vagabondaggi per lo spazio, con l'aiuto della famosa  "Guida Galattica" appunto.

Il primo impatto per chi  conosce ben poco dei gloriosi antecedenti dell'opera di Arthur Dent, è quello di un film comico-demenziale-satitico sul tipo di quelli realizzati dai MontyPython:, ma non starebbe male anche uno sguardo ad "Alice nel paese delle meraviglie", per l'elevato simbolismo racchiuso in ogni sequenza .
Con la versione italiana si fa indubbiamente fatica  a cogliere in pieno sia le battute che le situazioni surreali che si susseguono con un ritmo incalzante, quasi a compensare una forma di "horror vacui", ma alcuni personaggi sono realmente divertenti: il robot perennemente depresso, il burbero generale spaziale che scrive poesie incomprensibili, il capitano dell'astronave che ha non solo metaforicamente, ma anche fisicamente due "facce" per ogni situazione,  i soldati extraterrestri molto burocratici che non prendono una decisione senza prima aver ricevuto una comunicazione scritta dal comando.

Dove il film lancia le sue frecce più acuminate  è verso ogni forma di credenza religiosa: nell'episodio principale, interpretato da John Malkovich, una setta  invoca  la divinità…. facendo tutti uno starnuto. Fra i vari volumi di cui è composta la fondamentale Guida Galattica, ce ne è uno che si intitola: "Dove ha sbagliato Dio" e la voce di sottofondo esplicita chiaramente lo scetticismo dell'autore: "Le speranze di scoprire che cosa ci stia realmente accadendo sono così assurdamente remote che la sola  cosa da fare è infischiarsene e darsi da fare". E più oltre: "E' meglio essere felici che avere la verità in tasca". Infine, quasi una chiosa finale: "Ma chi è questo Dio in fin dei conti?".

La risposta dell'autore è ben espressa nella fantasiosa sequenza finale: tutto il mondo viene sapientemente ricostruito, questa volta dall'ingegno dell'uomo e la vita sboccia di nuovo nei fiori degli alberi, nei pesci del mare, negli animali da terra e gli uccelli del cielo, in una Genesi ormai interamente umana.

Autore: Franco Olearo

Details of Movie

Titolo Originale The Hitchhiker's Guide to the Galaxy
Paese Gran Bretagna/USA
Etichetta
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