Vessato da un superiore arrogante e dispotico, un curatore di mostre londinese decide di giocargli un tiro mancino facendogli acquistare per dodici milioni di sterline un’imitazione dei Covoni di Monet. Sembra un colpo perfetto ma niente andrà secondo le previsioni.
Una commedia leggera, remake del Grande furto al Semiramis con i fratelli Coen in gita di piacere. Bravi Colin Firth e Cameron Diaz
Alice Lantins, 38 anni, un ex marito e una figlia piccola, vive per il suo lavoro di redattrice di una rivista di moda. Il suo capo, in partenza per gli Stati Uniti e in cerca di una sostituta, favorisce, però, una collega più brillante e disinibita… Sulla via del ritorno da un viaggio di lavoro in Brasile Alice conosce Balthazar, un simpatico ventenne studente di architettura. Complice un equivoco, i suoi colleghi credono che lei abbia una relazione con il ragazzo e, visto che la cosa sembra finalmente aprirle la strade per la promozione, Alice decide di continuare a fingere…
Pietro è un medico chirurgo di successo devoto alla carriera, vive in una bella casa e si è lasciato alle spalle un matrimonio fallito e una figlia adolescente. Francesco, invece, non ha un soldo, lavora nel mondo del cinema come stuntman ed è un dongiovanni. Non sarebbero potuti essere così diversi, eppure sono fratelli, anche se antichi rancori li hanno divisi sino a cancellare il dialogo tra loro.
Subito dopo aver individuato i componenti di una banda di rapinatori tra i pescatori di tonni di un’isoletta del Sud Italia, un commissario di polizia registra l’inspiegabile sparizione del loro capobanda. S’insospettisce quando, andato a interrogare la giovane moglie Olivia di prima mattina, trova a farle compagnia Gilda, una nota prostituta del paese, e Crocetta, timida e scontrosa impiegata della tonnara. Mai queste tre donne erano state viste insieme. Come mai, proprio in concomitanza della sparizione del bandito, iniziano a fare sempre più spesso comunella? Ohibò, qui gatta ci cova.
Marta si è laureata con 110 e lode in filosofia. In attesa di partecipare a un concorso statale e rimasta sola (il suo compagno, un ricercatore, ha vinto una borsa di studio per gli Stati Uniti) accetta di entrare in un call center dedicato alla vendita a domicilio di un elettrodomestico tanto inutile quanto costoso. Gli inizi sono buoni, lei impara in fretta i piccoli trucchi che servono per convincere ingenue casalinghe a comperare il prodotto ma poi, anche con l'aiuto del sindacalista Giorgio, capisce cosa vuol dire avere un contratto a progetto: da un giorno all'altro si rischia di ritrovarsi senza un lavoro...
Deborah , una affascinante e giovane madre, e’ preoccupata, anzi disperata, per suo figlio Ciro. Il bambino, dopo la morte del padre, un popolare cantante che ha perso la vita lanciandosi dal palco per fare stage diving, appare turbato, a scuola si comporta in modo strano e non mangia più, neanche il tipico ragù domenicale. La donna allora, consigliata dagli insegnanti, decide di portarlo da Tommaso, un giovane e timido psicologo esperto in disturbi dell’infanzia. In seguito ad alcune sedute , lo specialista capisce che a tormentare il piccolo Ciro, non e’ solo la scomparsa del papà, ma anche il malessere per le prime inquietudini amorose. I due giungono così ad un accordo: Tommaso aiuterà il bambino a conquistare il cuore della bella compagna di classe Ludovica Mancini, mentre lui gli darà una mano per farlo fidanzare con sua madre.
Carlotta, detta Caro, nell'estate del suo tredicesimo anno, ha ricevuto il suo primo bacio. Ora che inizia l'anno scolastico e si ritrova con le sue inseparabili amiche, Clod e Alis, l'argomento ricorrente è: "come sarà la prima volta? Quando avverrà?". Nel dubbio va in giro per le librerie a documentarsi e proprio mentre sta ascoltando un disco vede un ragazzo molto carino, Massi, che la ricambia con un sorriso; potrebbe essere lui il ragazzo da mettere in testa alle sue classifiche...
Una commedia leggera, senza pretese; peccato che ogni tanto cede alla volgarità
Pubblico
14+
allusioni sessuali e scene di nudo parziale.
Giudizio Artistico
I fratelli Coen, per una volta solo sceneggiatori, graffiano meno del previsto e sembrano più che altro in gita di piacere. Colin Firth è perfetto nel ruolo dell’inglese che non perde mai il suo aplomb mentre Cameron Diaz dimostra come sempre di saperci fare
Remake, di grana più grossa, del film Gambit – Grande furto al Semiramis (1966) con Michael Caine e Shirley MacLaine, rimpiazzati qui da Colin Firth e Cameron Diaz. C’è aria da anni Sessanta già dai titoli di testa, realizzati a cartoni animati come nei vecchi film della serie della Pantera rosa diretti da Blake Edwards e interpretati da Peter Sellers. C’è molto di entrambi – del grande regista di Hollywood Party e del suo attore-feticcio – in questa commedia frizzante. Peccato solo che qualche accenno di volgarità impedisca a questo film di diventare un passatempo godibile per tutta la famiglia, lì dove invece maestri come Blake Edwards e Billy Wilder, nell’epoca che il film cita, riuscivano a essere sottili senza essere impudenti. Altri tempi, altra classe.
La storia è quella di una stangata all’inglese: il compassato esperto d’arte Harry Deane (grande interpretazione di Colin Firth, in un ruolo in cui Peter Sellers avrebbe spadroneggiato) decide di vendicarsi delle prepotenze del suo capo, il magnate Lionel Shahbandar (un uomo meno orribile, comunque, di come Harry lo descrive) coinvolgendo in una truffa milionaria la cow-girl texana P.J. Puznowski (una bionda apparentemente tonta, che dimostrerà di avere molte frecce al suo arco). La ragazza dovrà far credere al riccone di volergli vendere una copia autentica dei Covoni di Monet (il pittore ne dipinse diversi), in suo possesso per averlo ereditato da un ufficiale dell’esercito americano, che lo aveva confiscato a un gerarca nazista durante la Seconda guerra mondiale. Il quadro, in realtà, è stato dipinto dal maggiore Wingate (Tom Courtney, visto recentemente in Quartet), vecchio amico di Harry, falsario eclettico che spazia da David a Pollock.
Nei primi minuti del film assistiamo al colpo perfetto, così come lo prefigura l’ottimista Harry in un flashforward (il contrario del flashback: una pre-visualizzazione di un evento futuro). Il resto del film non farà altro che giocare sulla discrepanza tra le rosee previsioni del truffatore dilettante e la dura realtà dei fatti, fatta di equivoci e complicazioni di ogni genere. Non solo – per dirne una – il riccone è tutt’altro che insensibile al ruspante fascino della ragazza, ma quest’ultima sembra non avere nulla in contrario all’essere sedotta, con scorno del timido Harry, che è già cotto di lei. Tutto il divertimento, al di là dell’intreccio giallo-rosa, nasce dal contrasto tra l’inappuntabilità di Colin Firth e la rumorosa concatenazione di disastri che lo avvolge, dall’inizio alla fine, senza fargli perdere l’aplomb. Si raggiunge l’acme nella scena ambientata al Savoy – lussuoso albergo di Londra in cui viene alloggiata la ragazza texana – teatro di riuscitissime gag che vedono coinvolti i “cospiratori”, la vittima del raggiro, gli incolpevoli clienti e gli allibiti concierge.
Una commedia leggera, senza pretese, che ogni tanto cede alla volgarità ma che riesce a far ridere di gusto grazie a un umorismo “di situazione”. Il regista Michael Hoffman non è un fuoriclasse ma sa tenere la rotta. Colin Firth è perfetto nel ruolo dell’inglese impettito che non si scompone davanti ai disastri più colossali. Cameron Diaz dimostra di saperci fare sempre e comunque. Alan Rickman è un cattivo di gran classe. I fratelli Coen, per una volta solo sceneggiatori, graffiano meno del previsto e sembrano più che altro in gita di piacere. Ogni tanto fa bene anche a loro.
There are no reviews yet.