FRAGILE A GHOST STORY

Amy arriva da Londra nell’isola di Man per sostituire un’infermiera dimissionaria presso il Mercy Falls Children’s Hospital, ospedale pediatrico in via di chiusura. Un disastro ferroviario ha rallentato il trasferimento degli ultimi bambini in degenza. Durante il turno di notte, si verificano puntualmente strani eventi: ad alcuni dei bambini si fratturano le ossa nel sonno. Maggie, la paziente apparentemente più strana, racconta a Amy una leggenda inquietante, la colpevole dei traumi sarebbe Charlotte, una “bambina meccanica” che solo lei può vedere, vive in un’ala abbandonata dell’ospedale e  non vuole lasciarli partire.

Valori Educativi



Un film di genere, che gioca crudelmente con tutte le paure tipiche dell’infanzia

Pubblico

14+

Svariati effetti di tensione tipici del genere horror, potenzialmente impressionanti per i bambini.

Giudizio Artistico



Bisogna riconoscere al regista un certo talento nel creare suspense con effetti speciali azzeccati e seminati al momento giusto ma la sceneggiatura è debole per struttura e per ritmo

Cast & Crew

Our Review

Chi cavalca così tardi nella notte e nel vento? E’ l’infermiera Amy (Calista Flockhart), eroina di Mercy Falls, che cercherà di proteggere i bambini rischiando la vita, pur non avendo subito chiaro da cosa li sta proteggendo. Inutilmente chiederà alle colleghe e al medico responsabile cosa accada la notte nel fatiscente ospedale vittoriano: ottiene soltanto risposte scettiche e mezze verità, tanto più che la chiusura dell’edificio è imminente e non serve esser troppo zelanti. Maggie, invece, piccola ribelle del reparto pediatrico e malata senza possibilità di guarigione, i fantasmi li vede benissimo e non chiede motivazioni scientifiche.

Da una parte le evidenti influenze di The Kingdom e The Ring, dall’altra il contraltare della favola nera (un po’ il Goethe del Re degli ontani, un po’ Disney della Bella addormentata nel bosco) rendono il soggetto di questa terza prova di Jaume Balaguerò potenzialmente interessante. La rielaborazione di motivi noti al genere è però in questo caso più debole, meno originale rispetto ai precedenti Nameless (2001) e Darkness (2002).

Eppure sono motivi ben scelti e sempreverdi: l’ospedale maledetto e semiabbandonato è un’ottima fonte di corridoi lunghissimi, poco illuminati da fiochi, tremolanti neon e praticati da strani personaggi, la bambina malefica o posseduta o revenante è un ritornello che con The Ring ha raggiunto piena diffusione.

Si aggiunga a questi la presenza soprannaturale che non se ne vuole andare (Il sesto senso, capolavoro del tema e a seguire, ma non alla stessa altezza, The Others) e non ultimo: l’obbligo del turno di notte (e per giunta sull’isola di Man).

Il materiale da costruzione insomma c’era, anche se non di prima mano, così come si conferma un certo talento del regista nel creare suspense con effetti speciali azzeccati e seminati al momento giusto, e c’era anche un’idea nuova nella rappresentazione dei poteri del “mostro”. Non proprio nuova, però brillantemente riadattata da Unbreakable: le ossa si spezzano come fossero di vetro, è la stessa sindrome che affligge Samuel L. Jackson nel film di Shyamalan.

Detto questo, bisogna ammettere che la sceneggiatura è debole per struttura e per ritmo (e ci risparmieremo gli impietosi giochi di parole col titolo), le contraddizioni si fanno sentire soprattutto nello scontro finale e l’unico personaggio disegnato con un minimo di attenzione è quello della protagonista. Va segnalato il tentato colpo di scena finale e il parziale lieto fine, ormai in controtendenza. Il resto sono scricchiolii e rumori strani nel silenzio, ma questi ci sono in tutte le vecchie case.

Autore: Franco Olearo

Details of Movie

Titolo Originale Fragile - a Ghost Story
Paese Spagna
Etichetta
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