EYES WIDE SHUT

195'Diseducativo  

Bill è un giovane medico; i suoi pazienti fanno parte dell’alta borghesia della Manhattan di oggi. La convenienza di coltivare la sua clientela lo obbliga a prender parte a tutte gli eventi sociali a cui è invitato. Quando Bill e la sua bella moglie Alice partecipano alla festa del loro amico-paziente Ziegler, restano coinvolti nel gioco più in voga in questi ambienti, cioè le schermaglie sessuali: lui viene circuito da due belle indossatrici dalle quali si libera a stento mentre lei, lasciata momentaneamente da sola, subisce le attenzioni di un signore desideroso solo di dimostrarle che il matrimonio è stato istituito per il solo gusto di render più stimolante il tradimento.

Valori Educativi



Il Kubrick scienziato-positivista analizza i due protagonisti presi da oscure passioni come si studierebbero due topi di laboratorio

Pubblico

Diseducativo

Per le molte scene a contenuto sessuale

Giudizio Artistico



Film ben fatto ma complesso nei suoi risvolti psicoanalitici

Cast & Crew

Our Review

Tornati a casa, Bill manifesta a Alice la sua formale sicurezza: egli non si sente intaccato da questo ambiente, né per sé né per sua moglie: dichiara orgogliosamente che non la tradirà perché la ama, perché sono sposati ed hanno un bella figlia di 9 anni. A questo punto è proprio lei ad intaccare la sua sicurezza: gli rivela che l’estate precedente ha provato attrazione per un giovane ufficiale di marina visto di sfuggita e poi subito ripartito. Nonostante la fugace apparizione, da allora questo desiderio inappagato è fonte per lei di veri e propri incubi notturni, dove il desiderio e la fantasia più incontrollati debbono combattere con il suo senso di colpa. Bill resta sconcertato dalla scoperta di questa forza irrazionale più forte del loro legame, dalla presenza di questo avversario che non è fatto di carne e di ossa ma che è tutto nella mente di lei.

Inizia allora a girovagare per le strade di una cupa New York notturna, alla ricerca della conferma o meno dell’esistenza, negli altri ed in sé stesso di questa forza oscura che adesso ha attecchito anche nella sua fantasia, facendogli lampeggiare la visione di sua moglie che si unisce con l’ufficiale fantasma. Nel suo peregrinare, prova ad accettare l’invito di una prostituta ma la cosa non va in porto soprattutto a causa della scarsa convinzione da parte sua. Con un sotterfugio riesce ad entrare in una festa molto riservata dove uomini e donne, celando la propria identità dietro una maschera, partecipano ad un elaborato rituale satanico che serve a vestire di eleganza un’orgia per persone altolocate. Egli ha ora conferma che quel mondo di ricchi nel quale cercava di limitare il suo coinvolgimento a pure prestazioni professionali ha un altro volto, forse più vero di quello che appare alla luce del sole, dove viene dato libero sfogo a desideri non manifestabili a chi ne è escluso. All’angoscia della scoperta si aggiunge il sospetto che la loro organizzazione sia stata anche capace di rapire un suo amico ed uccidere una ragazza che aveva partecipato al festino. Quando torna finalmente a casa dalle sue peregrinazioni, la tensione si scioglie davanti a sua moglie e fra le lacrime promette che le "dirà tutto" ora che anche lui non è più diverso da lei ma ritrova proprio nella comunanza degli stessi incubi quella intesa che scaturisce da un comune destino.

La famiglia è di nuovo unità e si avvia a celebrare i rituali natalizi andando tutti insieme a comperare regali per la figlia. Essi hanno ritrovato il valore ed il significato della loro unione, e con esso la capacità di tenere a bada i fantasmi delle loro fantasie passionali.

"Ringraziamo il destino per questo" dice Alice e quando lui le chiede "che cosa faremo adesso ?", lei risponde "andiamo a fare l’amore" (a dire il vero usa un termine più diretto).

Di difficile decifrazione questo film, se analizzato nell’ottica dei valori espressi. Potrebbe essere la storia della crisi di due coniugi che alla fine ritrovano in sé stessi le ragioni della loro unione.

In realtà Kubrick, questo regista-filosofo, regista-psicologo, ha un interesse ad analizzare le passioni che partono dal subconscio e che agitano il nostro essere. Per buona parte del film, a causa soprattutto del tono angoscioso con cui viene visto lo sprigionarsi della forza del desiderio, pare trasparire l’influsso di una formazione protestante, la scoperta cioè della concupiscenza come peccato originale e l’incapacità dell’uomo di farne fronte.

Poi, solo alle ultime battute del film, si intravede più chiaramente l’atteggiamento del regista: non vi è nessuna presenza divina nel nostro mondo, le vicende dei protagonisti e di noi stessi sono nelle mani del destino, un destino cieco che se temporaneamente contribuisce alla riunificazione di Bill ed Alice, con la stessa imperscrutabilità potrebbe tornare a dividerli, ponendo il nostro vivere in un continuo oscillare fra situazioni mai definitive. Nel contempo la cruda risposta finale che Alice da all’interrogativo "che cosa facciamo ora?" , che porta a simbolo della riconciliazione la carnalità della loro unione, fa ipotizzare un Kubrick materialista, che se da una parte ci fa partecipare criticamente alle orge dei ricchi, vede anche i "buoni" chiusi all’interno della forza attrattiva/repulsiva delle passioni dei sensi.

Autore: Franco Olearo

Details of Movie

Titolo Originale EYES WIDE SHUT
Paese USA/Gran Bretagna
Etichetta
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