DAMSEL

2024110 in14+   Emancipazione femminile

"Damsel" è un fantasy che presenta momenti visivi suggestivi e buone performance, ma è afflitto da una narrazione  spesso piatta che favorisce il messaggio dell’emancipazione femminile andando però a scapito di uno sviluppo concreto della storia. Su Netflix

La principessa Elodie (Millie Bobby Brown), vive nel regno di Inophe in una situazione di profonda povertà. Per garantire sostegno economico ai suoi sudditi, accetta di sposare il principe Henry, ma il suo matrimonio si trasforma in un incubo quando scopre che una maledizione grava sulla dinastia del marito: un drago richiede in sacrificio le eredi reali. Ingannata, Elodie viene gettata nell’antro della montagna, determinata a lottare per la sopravvivenza e a vendicarsi di coloro che l’hanno tradita…


Valori Educativi



Il formato fantasy potrebbe trarre in inganno perché il film è troppo violento per risultare adatto per tutta la famiglia e troppo incentrato sul tema del sacrificio umano

Pubblico

14+

Immagini particolarmente violenti e sanguinose.La trama fa perno sul tema del sacrificio umano

Giudizio Artistico



Nonostante alcune performance degne di nota, ed in particolare quella di Millie Bobby Brown, la sceneggiatura mette troppa carne al fuoco e la pellicola soffre di mancanza di profondità che la privano del suo pieno potenziale. Il film beneficia comunque di alcuni momenti suggestivi dal punto di vista visivo, come il design accattivante del drago e l’ambientazione oscura e pericolosa della montagna.

Cast & Crew

Our Review

Nell’immaginario delle fiabe, l’eroe valoroso che sconfigge i nemici e salva la damigella in pericolo è stato a lungo il fulcro di numerosi racconti, concludendo con il tradizionale “e vissero felici e contenti”; ora, l’avvento dell’epoca del girl-power e dell’emancipazione femminile cinematografica ha ribaltato questo schema consolidato. Ora, non è più il prode guerriero ad agire come salvatore, ma sono le donne stesse, forti e indipendenti, a risolvere le proprie vicende, in un evidente rinnovamento delle trame narrative, ed è questo il caso di Damsel.

Damsel

In questa trasformazione di paradigma, la protagonista non è affiancata da amici o alleati; fin dall’inizio del racconto infatti, mediante un chiaro voice-over, essa rivendica la propria determinazione, un’intenzione che permea e amplifica la narrazione, tanto da conquistare immediatamente il pubblico di Netflix e far balzare Damsel in vetta alla lista dei titoli più visti. Il merito va in gran parte all’ambientazione fantasy, con draghi e imprese cavalleresche, e alla presenza di Millie Bobby Brown nel ruolo principale, desiderosa di svincolarsi dall’iconico ruolo di Eleven in Stranger Things.

Il regista Juan Carlos Fresnadillo, noto per film come “28 settimane dopo” (2007) e “Intruders” (2011), guida questa produzione attesissima, ma resta da chiedersi se ogni aspetto sia stato gestito nel migliore dei modi.

Damsel

Il film, con un prologo che richiama lo stile classico, evolve progressivamente in un survival-movie, mostrando una violenza cruda tra fughe e combattimenti, mentre la cocciuta Elodie si trasforma in una eroina improvvisata. Tuttavia, la rapidità con cui si sviluppano coraggio ed eroismo lascia poco spazio alla crescita dei personaggi (che rimangono per lo più abbozzati) ed alla complessità della trama. Nonostante l’enfasi sul messaggio di fondo infatti, ossia la capacità dell’eroina di difendersi con coraggio da sola contro ogni sopruso, una maggiore cura per il contesto avrebbe reso certamente il mondo fantastico più accattivante e avrebbe permesso al pubblico di simpatizzare ulteriormente con la coraggiosa principessa.

Tuttavia il film offre certamente anche alcuni momenti suggestivi dal punto di vista visivo, come il design accattivante del drago e l’ambientazione oscura e pericolosa della montagna. Tuttavia, la mancanza di varietà nelle sfide affrontate e la prevedibilità dell’epilogo sminuiscono l’impatto complessivo del racconto. Inoltre, nonostante alcune performance degne di nota, ed in particolare quella di Millie Bobby Brown che guida in modo convincente la quasi totalità del film, la pellicola soffre di forzature e di una mancanza di profondità che la privano del suo pieno potenziale.

In conclusione, sebbene Damsel possa attrarre un pubblico specifico, come dimostra il suo successo su Netflix, il film risulta essere un’occasione mancata, incapace di realizzare pienamente le ambizioni che aveva, in favore di un aspetto grafico curato nel dettaglio ma con conseguente perdita di personaggi significativi.

Autore: Davide Amenta

Details of Movie

Tipologia
Titolo Originale Damsel
Tematiche (generale)
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