Dante è un simpatico pony express di Torino che però deve restituire un debito alla malavita. Nina, hostess di un non precisato paese di lingua spagnola, ha sempre un po' la testa fra le nuvole. In loro incontro è fatale non solo per i loro cuori, ma perché hanno solo 24 ore per restituire 30.000 Euro...
New York, anni Settanta. Il truffatore Irving Rosenfeld e la sua partner (lavorativa e sentimentale) Sidney Prossert (che si spaccia per inglese con lo pseudonimo “Lady Edith”), vengono incastrati dall’agente dell’ FBI Richie Di Maso e costretti a impiegare le loro “arti” per incastrare altri delinquenti ma anche politici in odore di corruzione. Le cose si complicano quando Sidney inizia un gioco di seduzione con Richie e la gelosissima e instabile moglie di Irving, Rosalyn, viene coinvolta nella faccenda. Tra falsi sceicchi, politici corrotti e mafiosi dal grilletto facile, tutti cercano di fregare tutti e capire cosa è la verità e cosa l’apparenza diventa sempre più difficile…
Will Hayes, pubblicitario newyorkese di successo sull’orlo del divorzio, viene preso alla sprovvista dalla figlia di dieci anni Maya, che vuole sapere come lui e sua madre si siano conosciuti e innamorati. Will, allora, le racconta la storia del suo arrivo a New York come giovane politico idealista per la campagna presidenziale di Clinton e le tre relazioni sentimentali con le donne più importanti della sua vita: Emily, la sua fidanzatina del college, April, compagna di lavoro brillante e apolitica, e Summer, giornalista brillante e anticonformista. Ma quale delle tre sarà la mamma di Maya? E soprattutto, Will ha ancora una possibilità di essere felice e ritrovare l’amore?
Firenze del ‘400. Un notabile, un aristocratico, un padre di famiglia, un oste e un medico ingannano il tempo organizzando burle. Così, capita che le monache del convento trovino nella culla, al posto d’un orfanello, un nano di spiccata virilità, e che il figlio adolescente di uno dei cinque mattacchioni sia spedito a bottega da quello che si sa esser “buco”, cioè “sodomita”… Tutto per fugare il pensiero della morte, come faranno secoli dopo gli Amici Miei di Monicelli.
Jamie è una “cacciatrice di teste” newyorkese; convince Dylan, giovane art director di siti web, ad accettare un’offerta dalla prestigiosa rivista GQ e trasferirsi a New York. I due diventano amici e, uscendo entrambi da relazioni disastrose e sentendosi emotivamente indisponibili, decidono di condividere una serie di incontri sessuali senza coinvolgimento sentimentale. Ma sarà una promessa difficile da rispettare…
50 A.C. Giulio Cesare ha ormai completato la conquista della Gallia ed anzi si sta apprestando ad attraversare la Manica per intraprendere nuove conquiste in Inghilterra. La situazione non è però del tutto sotto controllo; vi è un villaggio che non solo non paga i tributi a Cesare ma riesce sempre a sgominare tutte le truppe romane che cercano di attaccarlo. Il motivo è ben noto; il venerabile druido Panoramix è in grado di preparare pozioni magiche che conferiscono una terribile forza ad i suoi abitanti ed in particolar modo all’eroe Asterix nonchè al suo amico Obelix che nella pozione magica c’è addirittura caduto dentro quando era piccolo. Dopo una serie di tentativi per aver ragione del piccolo villaggio, tutti falliti, Giulio Cesare concede loro, quasi antesignano della real politik, (anche perché questi galli sono molto simpatici e lo hanno aiutato a smascherare il traditore Detritus) ampia autonomia secondo moderni criteri di "federalismo europeo"
Xavier, che durante il periodo Erasmus a Barcellona aveva convissuto con amici di diverse nazionalità, cinque anni dopo cerca lavoro in patria come scrittore. Parallelamente ai suoi complessi tentativi di scrivere una soap per una rete televisiva, sperimenta nella vita che uscire con tante donne è come giocare con le matrioske: solo alla fine del percorso si capisce qual è l’ultima, quella più piccola, che era stata sempre nascosta in tutte le altre, sempre cercata in tutte le altre. Resta da capire quando finisce il “percorso.
A/R è il secondo lavoro dello sceneggiatore/regista di Avigliana Marco Ponti, dopo il buon successo di SantaMaradona (2001). Ritroviamo subito il suo stile personale ed inconfondibile di scrivere i dialoghi: botte e risposte veloci, ironiche ma spesso surreali, sempre giovanili come sono tutte le sue storie. In Santa Maradona il soggetto era assolutamente semplice e banale: giovani laureati in materie letterarie eternamente disoccupati che affrontano con goliardica filosofia i loro amori giovanili. Anche adesso, in andata+ritorno, la storia è fatta di niente: un ragazzo che anche questa volta non riesce a pagare l'affitto a fine mese (anzi ha dei debiti con la malavita) e una ragazza hostess di linea, che non riesce ad atterrare mai in una storia d'amore un po' seria. Questa volta la comicità del racconto è meno intellettuale del precedente lavoro e più diretta, più vicina alla commedia all'italiana (tutta l'ultima parte del film è un omaggio a I soliti ignoti (1958) di Mario Monicelli. C'è il rischio che il film venga dimenticato subito dopo l'uscita dal cinematografo? C'è il rischio di un effetto Pieraccioni, che graditissimo al pubblico nelle sue prime opere (I laureati, il ciclone) ha finito per venir travolto dalla sua stessa insostenibile leggerezza del narrare? Sono cosciente del fatto che A/R è stato mediamente giudicato inferiore alla prima opera, ma io voglio andare contro corrente : il lavoro è sì leggero ma questo costituisce la sua forza: una leggerezza che è stata trasformata in poesia romantica, come quando lui è invitato con un biglietto a salire sul tetto del museo egizio di Torino ad un'ora precisa, per poter vedere il volo di lei che passa sul cielo; "ma le hostess sanno anche tornare". Marco Ponti ha mostrato finora di saper raccontare benissimo le storie ; la prossima volta lo aspettiamo per un impegno meno minimalista.
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