Dante è un simpatico pony express di Torino che però deve restituire un debito alla malavita. Nina, hostess di un non precisato paese di lingua spagnola, ha sempre un po' la testa fra le nuvole. In loro incontro è fatale non solo per i loro cuori, ma perché hanno solo 24 ore per restituire 30.000 Euro...
Ogni uomo è un’isola. Ognuno è protagonista del suo show personale in cui tutto il resto del mondo fa da comparsa. Questa è la filosofia di vita sfacciatamente enunciata da Will, trentottenne benestante (grazie ai diritti di un’orribile jingle natalizio composto dal padre) e nullafacente, il cui unico impegno è trovare il modo di riempire in modo interessante le lunghe giornate di perenne vacanza.
Holly Berenson, proprietaria di una pasticceria ed Eric Messer, operatore televisivo di un canale sportivo non si possono sopportare ma hanno in comune una coppia di amici sposati che da poco ha avuto una figlia di nome Sophie e non mancano di invitarli ad ogni festa della bimba. Grande quindi è la loro sorpresa quando scoprono che alla morte per un incidente d'auto dei due genitori sono stati nominati tutori della figlia. Non resta loro che fare buon viso a cattivo gioco, trasferirsi nella casa di Sophie e cercare di sopportarsi a vicenda per amore della piccola...
Alice Lantins, 38 anni, un ex marito e una figlia piccola, vive per il suo lavoro di redattrice di una rivista di moda. Il suo capo, in partenza per gli Stati Uniti e in cerca di una sostituta, favorisce, però, una collega più brillante e disinibita… Sulla via del ritorno da un viaggio di lavoro in Brasile Alice conosce Balthazar, un simpatico ventenne studente di architettura. Complice un equivoco, i suoi colleghi credono che lei abbia una relazione con il ragazzo e, visto che la cosa sembra finalmente aprirle la strade per la promozione, Alice decide di continuare a fingere…
Alan e Valérie, divorziati da anni, sono in viaggio sullo stesso aereo per recarsi in Grecia al matrimonio di Cécile, la figlia ventenne. L’eruzione del vulcano finlandese Eyjafjallajökull rende impossibile la circolazione aerea e li costringe ad atterrare in Germania. I due ex coniugi si ritrovano così a condividere un rocambolesco viaggio on the road, che riporterà a galla sentimenti passati.
Marta si è laureata con 110 e lode in filosofia. In attesa di partecipare a un concorso statale e rimasta sola (il suo compagno, un ricercatore, ha vinto una borsa di studio per gli Stati Uniti) accetta di entrare in un call center dedicato alla vendita a domicilio di un elettrodomestico tanto inutile quanto costoso. Gli inizi sono buoni, lei impara in fretta i piccoli trucchi che servono per convincere ingenue casalinghe a comperare il prodotto ma poi, anche con l'aiuto del sindacalista Giorgio, capisce cosa vuol dire avere un contratto a progetto: da un giorno all'altro si rischia di ritrovarsi senza un lavoro...
Will Hayes, pubblicitario newyorkese di successo sull’orlo del divorzio, viene preso alla sprovvista dalla figlia di dieci anni Maya, che vuole sapere come lui e sua madre si siano conosciuti e innamorati. Will, allora, le racconta la storia del suo arrivo a New York come giovane politico idealista per la campagna presidenziale di Clinton e le tre relazioni sentimentali con le donne più importanti della sua vita: Emily, la sua fidanzatina del college, April, compagna di lavoro brillante e apolitica, e Summer, giornalista brillante e anticonformista. Ma quale delle tre sarà la mamma di Maya? E soprattutto, Will ha ancora una possibilità di essere felice e ritrovare l’amore?
A/R è il secondo lavoro dello sceneggiatore/regista di Avigliana Marco Ponti, dopo il buon successo di SantaMaradona (2001). Ritroviamo subito il suo stile personale ed inconfondibile di scrivere i dialoghi: botte e risposte veloci, ironiche ma spesso surreali, sempre giovanili come sono tutte le sue storie. In Santa Maradona il soggetto era assolutamente semplice e banale: giovani laureati in materie letterarie eternamente disoccupati che affrontano con goliardica filosofia i loro amori giovanili. Anche adesso, in andata+ritorno, la storia è fatta di niente: un ragazzo che anche questa volta non riesce a pagare l'affitto a fine mese (anzi ha dei debiti con la malavita) e una ragazza hostess di linea, che non riesce ad atterrare mai in una storia d'amore un po' seria. Questa volta la comicità del racconto è meno intellettuale del precedente lavoro e più diretta, più vicina alla commedia all'italiana (tutta l'ultima parte del film è un omaggio a I soliti ignoti (1958) di Mario Monicelli. C'è il rischio che il film venga dimenticato subito dopo l'uscita dal cinematografo? C'è il rischio di un effetto Pieraccioni, che graditissimo al pubblico nelle sue prime opere (I laureati, il ciclone) ha finito per venir travolto dalla sua stessa insostenibile leggerezza del narrare? Sono cosciente del fatto che A/R è stato mediamente giudicato inferiore alla prima opera, ma io voglio andare contro corrente : il lavoro è sì leggero ma questo costituisce la sua forza: una leggerezza che è stata trasformata in poesia romantica, come quando lui è invitato con un biglietto a salire sul tetto del museo egizio di Torino ad un'ora precisa, per poter vedere il volo di lei che passa sul cielo; "ma le hostess sanno anche tornare". Marco Ponti ha mostrato finora di saper raccontare benissimo le storie ; la prossima volta lo aspettiamo per un impegno meno minimalista.
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