L’UOMO DEL TRENO – THE COMMUTER
Michael MacCauley è un bravo marito e un buon padre, prende ogni mattina da dieci anni il treno per andare a lavorare a New York in una società di assicurazioni. Una sera, nel tornare a casa, sale sul treno di cattivo umore: è stato da poco licenziato perché ormai, a 60 anni, costa troppo all’azienda. Viene avvicinato da una donna che lo invita a fare un gioco apparentemente innocuo: trovare un passeggero che non è un pendolare e che ha con se una borsa. Se avrà successo riceverà 100.000 dollari. Messo alle strette dalle sue recenti disavventure lavorative, Michael accetta un anticipo della somma e inizia a cercare il misterioso passeggero. Quando intuisce che dietro quella insolita richiesta c’è qualcosa di losco e decide di lasciar perdere, una voce lo informa al suo cellulare che ormai è troppo tardi: o prosegue con la ricerca o i suoi familiari rischieranno la vita….
Un tranquillo impiegato che da dieci anni prende sempre lo stesso treno, si trova coinvolto in un intrigo più grande di lui. Un thriller senza respiro che guarda a Hitckcock ma che non rinuncia ai cazzotti ben piazzati che sa dare Liam Neeson
THE PICTURE COMPANY
IN ASSOCIAZIONE CON OMBRA FILMS
IN COPRODUZIONE CON TF1 FILMS PRODUCTION
Valori Educativi
Un tranquillo padre di famiglia sfodera tutte le risorse a sua disposizione per salvare la famiglia
Pubblico
10+Qualche situazione di tensione potrebbe spaventare i più piccoli
Giudizio Artistico
Un thriller ben congegnato che si avvale soprattutto della presenza di Liam Neeson
Cast & Crew
Produzione
THE PICTURE COMPANY
IN ASSOCIAZIONE CON OMBRA FILMS
IN COPRODUZIONE CON TF1 FILMS PRODUCTION
Regia
Jaume Collet-Serra
Our Review
Nell’incipit del film, molto ben costruito, vediamo il protagonista che discute con apprensione ma serenamente, con la moglie sul futuro dei loro figli: le loro sostanze sono modeste ma è giusto fare tutto il possibile per mandare la figlia all’università. Poi Michael si immerge nella folla che si accalca alla stazione cercando di salire in tempo sul treno che lo porterà alla Grand Central di New York. La sequenza iniziale introduce molto bene quest’ uomo dal vestito grigio che compie la sua routine giornaliera con la consapevolezza di essere uno fra i tanti, appena venato di un velo di malinconia per l’autunno della vita che è ormai iniziato. Una premessa indispensabile per mettere in piedi una delle componenti più classiche del thriller, come ci ha insegnato Alfred Hitchcock: un uomo tranquillo coinvolto in un complotto più grande di lui (L’uomo che sapeva troppo, La finestra sul cortile).
Altro componente molto sfruttato nei thriller è il treno (L'altro uomo – Delitto per delitto, Intrigo internazionale, per citare sempre Hitchcock, ma ovviamente anche Assassinio sull’Orient Express) che offre il grande vantaggio di compattare il racconto all’interno di una rigorosa unità di luogo, fornire il mistero di tanti volti sconosciuti dove tutti possono venir sospettati e infine, nel caso in cui sia necessario dare un po’ di adrenalina al racconto, il treno può sempre deragliare fragorosamente.
Altro ingrediente chiave è la presenza di Liam Neeson. Il volto suggerisce calma ed equilibrio ma grazie al fisico prestante, può subito trasformarsi in un micidiale lottatore anche perché da ormai troppi film si trova impegnato a raggiungere lo stesso, drammatico obiettivo: salvare la vita dei propri familiari (basti ricordare Taken realizzato con lo stesso regista Jaume Collet-Serra).
Con questi tre importanti ingredienti, non resta che farsi trascinare dalla trama che scorre veloce come il treno e che ruota sempre intorno alla stessa ossessione: riuscire a trovare in tempo il passeggero sconosciuto, pena la condanna a morte della moglie. Se il regista fa bene il suo mestiere riuscendo a non allentare mai l’attenzione dello spettatore, la ricerca di continui risvolti in grado di stupire rischia di andare a discapito la coerenza narrativa, così diligentemente costruita.
Michael è sì l’uomo tranquillo coinvolto in un affare più grande di lui ma è anche un poliziotto, così il regista non rinuncia a deviare verso l’action movie, costruendo momenti di violenta colluttazione. Inoltre il film sembra inizialmente concentrarsi sulla componente di mistero che è insita nella storia, grazie ai metodi ingegnosi con cui Liam cerca di scoprire chi è il nemico da combattere ma poi la tentazione per la spettacolarità è troppo forte e inevitabilmente il treno finisce per deragliare fragorosamente.
Un film quindi con pregi e difetti ma comunque avvincente nel suo genere, con un risvolto insolito, quello sociale, tutto concentrato nella prima parte, quella pre-thriller: quegli uomini che si accalcano per prendere il treno sono componenti della middle-class schiacciata dalla crisi del 2008 (feroce la satira verso un passeggero diretto a Wall Street, molto impegnato, fra cellulare e PC, a gestire transazioni finanziarie) e che si affanna per arrivare alla fine del mese.
Autore: Franco Olearo
Details of Movie
Titolo Originale | The commuter |
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Paese | GRAN BRETAGNA USA |
Etichetta | Non classificato |
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