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Brain Heart, World è un documentario diviso in tre parti visibile gratuitamente in rete (con invito a fare donazioni), sugli impatti negativi che causa il consumo di pornografia sul singolo individuo, sulle relazioni umane, sull’intera società. Il documentario è disponibile sul sito dell’associazione Fight the New Drug, che si autodefinisce “non-religious and non-legislative”. In effetti, nella sua lotta alla pornografia non si appoggia a motivazioni religiose o etiche ma fa un ampio uso di interviste a professionisti che hanno studiato il problema da un punto di vista medico, psicologico e sociale e si avvale della testimonianza di persone che hanno vissuto sulla propria pelle gli effetti devastanti della dipendenza dalla pornografia o che hanno lavorato nell’industria del porno.
Questo documentario suddiviso in 8 puntate di 50 minuti ciascuno ci fa visitare gli angoli della terra e degli oceani dove gli animali possono vivere ancora indisturbati ma pone anche in evidenza come negli ultimi cinquanta anni queste zone si siano paurosamente contratte, tante specie animali siano sparite e il trend distruttivo sia in continua crescita.
Un giorno Jorge e il suo piccolo figlio Natan raggiungono il nonno Matraca, che è un anziano pescatore del Banco Chinchorro nel mar dei Caraibi. Insieme trascorrono alcuni giorni nella palafitta di Matraca dedicandosi con lui alla pesca.
Nel 1162 nelle steppe della Mongolia nasce Temugin, che diventerà un condottiero temuto e rispettato con il nome di Gengis Khan e che alla testa del suo popolo conquisterà oltre la metà del mondo allora conosciuto. Figlio di un capotribù, ma rimasto presto orfano e divenuto schiavo, Temugin, sempre guidato da una misteriosa predestinazione divina, conquista la libertà e pian piano si impone come capo giusto e autorevole. Al suo fianco, la moglie Borte, che sarà la sua compagna e la sua consigliera più fidata negli anni delle sofferenze e poi del riscatto.
Il film ricorda ed analizza il periodo tra gli anni settanta ed il 2001, investigando i motivi della decadenza economica, sociale, politica e culturale che sta affliggendo l'Argentina al giorno d'oggi. Un duro atto d'accusa verso le selvagge privatizzazioni del Paese, la gestione del debito pubblico e la recessione economica fino alla caduta del governo De La Rùa
Nella prima puntata, ci troviamo in Messico, nello stato di Guerrero, dove seguiamo la polizia comunitaria combattere contro i trafficanti che vendono sul mercato internazionale l’oppio coltivato dai contadini. Nelle lotte fra le varie bande e con la polizia, si sono contati più di 33.000 omicidi nel solo 2018. Nella seconda puntata le telecamere si spostano a Catatumbo in Colombia, dove si produce il 70% della droga mondiale e vediamo bambini di 10-13 anni raccogliere le foglie della coca per poi portarli ai centri di smistamento per 3-5 euro al giorno. Nella terza puntata si ritorna in Messico, nel villaggio di Jicayan de Tovar (Guerrero) dove i contadini coltivano l’amapola, il papavero da oppio conteso fra cartelli in perenne lotta mortale fra loro. Nella quarta puntata ci si sposta in Albania, dove la mafia locale sta assumendo il controllo esclusivo del traffico di eroina e cocaina sulla rotta dei Balcani. La quinta ed ultima puntata è un viaggio a ritroso nel tempo sulle tracce dell'autobus scomparso in Messico con 43 studenti perché a bordo probabilmente era carico di eroina e sui risvolti dell'omicidio di Javier Valdez, uno dei giornalisti messicani più noti e più esposti nella denuncia dei cartelli di narcotrafficanti
Il documentario percorre le vicende che hanno visto coinvolta la società anglo-americana di analisi dati e comunicazione elettorale Cambridge Analytica (CA), la quale aveva acquisito tramite Facebook dati personali di circa 50 milioni di utenti utilizzandoli senza alcuna autorizzazione in occasione della campagna elettorale di Donald Trump del 2016 e a sostegno della Brexit e del partito di Nicolas Farage in Gran Bretagna. Il documentario si concentra su alcune personaggi chiave della vicenda: David Carroll, professore della Parsons School of Design di New York che aveva chiesto per vie legali che CA gli restituisse i suoi dati personali; le testimonianze di Brittany Kaiser e di Christofer Wylie ex dipendenti della Cambridge Analytica; Carole Cadwalladr giornalista investigativa che ha pubblicato i risultati delle sue indagini su The Guardian.