Dante è un simpatico pony express di Torino che però deve restituire un debito alla malavita. Nina, hostess di un non precisato paese di lingua spagnola, ha sempre un po' la testa fra le nuvole. In loro incontro è fatale non solo per i loro cuori, ma perché hanno solo 24 ore per restituire 30.000 Euro...
Salvo, accompagnato da sua moglie e dalla figlia, assieme al suo amico Valentino hanno dovuto lasciare Palermo perché entrambi hanno perso il lavoro e hanno deciso di tornare a Monforte, il loro paese natale, dove verranno accolti nella casa dei rispettivi genitori. Monforte è un piccolo paese dove i giovani se ne sono andati e sono rimasti tanti anziani che si godono in tranquillità la loro pensione. Salvo ha un’idea che gli sembra irresistibile: ospitare in casa i tanti parenti che vivono nel paese per avere in cambio accesso alle loro pensioni….
“Mi chiamo Phaim, ho 22 anni, sono 50% italiano, 50% bangla e 100% Torpignattara, il quartiere più multietnico di Roma”. Così si autodefinisce il protagonista all’inizio del film. La sua famiglia gode di un discreto benessere con un negozio che gestisce in proprio, lui lavora come guardia in un museo e quando è libero suona con degli amici in un complesso di musica multiculturale. Quindi tutto va bene tranne che per una cosa: vorrebbe tanto incontrare una ragazza con cui stare insieme ma sa anche bene che per la sua religione, quella islamica, bisogna praticare la castità prima del matrimonio...
Subito dopo aver individuato i componenti di una banda di rapinatori tra i pescatori di tonni di un’isoletta del Sud Italia, un commissario di polizia registra l’inspiegabile sparizione del loro capobanda. S’insospettisce quando, andato a interrogare la giovane moglie Olivia di prima mattina, trova a farle compagnia Gilda, una nota prostituta del paese, e Crocetta, timida e scontrosa impiegata della tonnara. Mai queste tre donne erano state viste insieme. Come mai, proprio in concomitanza della sparizione del bandito, iniziano a fare sempre più spesso comunella? Ohibò, qui gatta ci cova.
Lady Susan Vermon è rimasta vedova da poco; Il suo soggiorno presso i signori Manwaring deve venir interrotto a causa di alcune maldicenze intorno a una sua presunta relazione con il bel lord Manwaring. Susan e sua figlia Frederica si recano quindi a Churchill, per chiedere ospitalità a suo cognato Charles Vernon e sua moglie Catherine. La fama di Susan come donna scaltra e seducente l’ha preceduta e non poche perplessità suscitano le lunghe passeggiate con le quali il giovane Reginald, fratello minore di Catherine, si intrattiene con la nuova arrivata. Ancora una volta Susan riesce a dirottare le attenzioni degli altri verso su sua figlia Frederica, in età da marito. Esiste già uno spasimante, il ricco sir James Martin che Susan vede come soluzione ideale per sua figlia ma Frederica non lo sopporta perché si tratta di uno sciocco sprovveduto. Alla fine le cose si mettono male per Susan perché compaiono prove documentate della sua relazione con Lord Manwaring; Susan non si perde d’animo ed è così scaltra da rivoltare la situazione a suo favore...
Pietro è un medico chirurgo di successo devoto alla carriera, vive in una bella casa e si è lasciato alle spalle un matrimonio fallito e una figlia adolescente. Francesco, invece, non ha un soldo, lavora nel mondo del cinema come stuntman ed è un dongiovanni. Non sarebbero potuti essere così diversi, eppure sono fratelli, anche se antichi rancori li hanno divisi sino a cancellare il dialogo tra loro.
Carlotta, detta Caro, nell'estate del suo tredicesimo anno, ha ricevuto il suo primo bacio. Ora che inizia l'anno scolastico e si ritrova con le sue inseparabili amiche, Clod e Alis, l'argomento ricorrente è: "come sarà la prima volta? Quando avverrà?". Nel dubbio va in giro per le librerie a documentarsi e proprio mentre sta ascoltando un disco vede un ragazzo molto carino, Massi, che la ricambia con un sorriso; potrebbe essere lui il ragazzo da mettere in testa alle sue classifiche...
A/R è il secondo lavoro dello sceneggiatore/regista di Avigliana Marco Ponti, dopo il buon successo di SantaMaradona (2001). Ritroviamo subito il suo stile personale ed inconfondibile di scrivere i dialoghi: botte e risposte veloci, ironiche ma spesso surreali, sempre giovanili come sono tutte le sue storie. In Santa Maradona il soggetto era assolutamente semplice e banale: giovani laureati in materie letterarie eternamente disoccupati che affrontano con goliardica filosofia i loro amori giovanili. Anche adesso, in andata+ritorno, la storia è fatta di niente: un ragazzo che anche questa volta non riesce a pagare l'affitto a fine mese (anzi ha dei debiti con la malavita) e una ragazza hostess di linea, che non riesce ad atterrare mai in una storia d'amore un po' seria. Questa volta la comicità del racconto è meno intellettuale del precedente lavoro e più diretta, più vicina alla commedia all'italiana (tutta l'ultima parte del film è un omaggio a I soliti ignoti (1958) di Mario Monicelli. C'è il rischio che il film venga dimenticato subito dopo l'uscita dal cinematografo? C'è il rischio di un effetto Pieraccioni, che graditissimo al pubblico nelle sue prime opere (I laureati, il ciclone) ha finito per venir travolto dalla sua stessa insostenibile leggerezza del narrare? Sono cosciente del fatto che A/R è stato mediamente giudicato inferiore alla prima opera, ma io voglio andare contro corrente : il lavoro è sì leggero ma questo costituisce la sua forza: una leggerezza che è stata trasformata in poesia romantica, come quando lui è invitato con un biglietto a salire sul tetto del museo egizio di Torino ad un'ora precisa, per poter vedere il volo di lei che passa sul cielo; "ma le hostess sanno anche tornare". Marco Ponti ha mostrato finora di saper raccontare benissimo le storie ; la prossima volta lo aspettiamo per un impegno meno minimalista.
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