WHERE HOPE GROWS – NULLA E’ PERDUTO

“La vita è breve e va vissuta con coraggio, non soffocata con la paura. La vita è fatta per essere vissuta pienamente. Nel cimitero ci sono due date: quella di nascita e quella di morte. Ad ogni essere umano spettano queste due date ma è quel trattino al centro che definisce la nostra vita. Date un senso al vostro trattino”.

È questo il sermone preparato dal pastore in occasione della morte di uno dei protagonisti..

In questo Christian film le tematiche di fede scaturiscono da Produce, il ragazzo con la sindrome di Down, che con affetto e semplicità, invita gli altri ad andare a messa e a leggere la Bibbia. Calvin e Katie sono come sedotti da Produce, comprendono che ci sono problemi che non possono risolvere da loro stessi e iniziano a pregare. Ma Il Signore li esaudirà? Si domandano padre e figlia, un tema che ricorre più volte nei Christian film americani. “ A che serve pregare se non ottieni quello che hai chiesto?”: domanda Katie. “Dio non è il mago della lampada, non è lì per soddisfare ogni nostro desiderio” è la risposta di Calvin alla figlia, che le ricorda quando lei era piccola: un padre non sempre soddisfa tutti i desideri della figlia, anche se le vuole un gran bene. ”A volte c’è da prendere una decisione difficile perché   quello che vuoi non sempre è il meglio per te”.

Contrariamente a quanto si possa pensare, le tematiche di fede non sono espresse in forma predicatoria e sono concentrate negli ultimi quindici minuti del film. Il tema che sostiene tutto il racconto  è invece quello di un uomo, Calvin, che ha perso la fiducia in sé stesso  e la ritrova gradualmente nel modo meno prevedibile: incontrando periodicamente al supermercato ogni volta che va a fare la spesa, l’addetto alla frutta e verdura, un giovane affetto dalla sindrome di Down. È quel modo semplice e quasi infantile di esprimere affetto di Produce che allarga l’orizzonte di Calvin, lo spinge a uscire da se stesso e ad avere una visione più ampia e generosa verso il mondo e le persone che lo circondano.

Il film ha i pregi e i difetti di molti Christian film americani: raggiunge l’obiettivo di avvicinare lo spettatore a tematiche religiose ma non riesce a evitare di scivolare nei toni forti del melodramma, come quando i chirurghi cercano in ospedale di mantenere in vita ben due dei protagonisti della storia fra le apprensioni di amici e parenti.